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Dico/Tuodì. Ieri il vertice: Barberino per ora resta aperto, ma a rischio quattordicesima e paga di luglio

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Dico/Tuodì. Ieri il vertice: Barberino per ora resta aperto, ma a rischio quattordicesima e paga di luglio Dico/Tuodì. Ieri il vertice: Barberino per ora resta aperto, ma a rischio quattordicesima e paga di luglio © n.c.
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Ieri (mercoledì 26 luglio) si è svolto l'incontro al Ministero dello sviluppo economico sulla vicenda Dico / Tuodì, un gruppo che occupa complessivamente circa 4.000 lavoratori fra diretti e indiretti e diversi punti vendita anche in Toscana e nella provincia di Firenze (come sanno i lettori anche a Barberino di Mugello). Spiega il sindacalista Cgil Fabio Fantini che per ora a Barberino è stato deciso di tenere aperto il punto vendita, con i dipendenti rimasti dopo che è stato interrotto il rapporto con le cooperative. Ma ecco la nota della Cgil:

L'azienda era rappresentata da alcuni consulenti del lavoro, commercialisti ed avvocati che hanno tentato di chiarire la reale situazione in cui versa l'azienda e il piano industriale, visto che è stato chiesto un concordato in continuità. Seppur cosa importante che la discussione si sia svolta al ministero (un elemento di garanzia), l'incontro è stato deludente perché i consulenti non hanno ben chiarito la situazione e non hanno dato risposte esaustive alle nostre domande e richieste di interventi per evitare che succeda il peggio. E' stato confermato che nell'immediato alcuni punti vendita rimarranno chiusi fino ai primi di settembre, e nel frattempo verranno fatti nuovi accordi con i fornitori per il ripristino della consegna della merce. Nei prossimi giorni l'azienda farà una richiesta di cassa integrazione per portare avanti questa fase, e non è stato chiarito chi sarà coinvolto in questa misura. Dietro nostra specifica richiesta di chiarimento, è stato detto che non è assicurato il pagamento della quattordicesima e di una parte dello stipendio di luglio proprio a causa della richiesta del concordato. La situazione rimane ovviamente molto complicata e di incerta soluzione, ci sono decine di posti di lavoro a rischio tra Firenze e Mugello; noi solleciteremo sempre l'azienda a presentare un piano serio. In attesa di ricevere la richiesta di cassa integrazione abbiamo fissato il prossimo incontro al ministero per il 19 settembre".

 

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