Più di un successo, un trionfo quello della Compagnia delle Formiche al Corsini di Barberino sabato 20 ottobre con la prima della versione 2018-19 de "La spada nella roccia" il musical che nel 2016 vinse il primo premio del concorso nazionale del musical originale "PrIMO". La storia del figlio del re cresciuto come garzone, che riesce a salire sul trono d'Inghilterra per essere riuscito ad estrarre la spada dalla roccia è conosciuta da tutti, ma in questo caso è resa straordinaria da uno spettacolo dal vivo che riesce a trasmettere ...magia! Belle le musiche, belle le canzoni e belle le scenografie per due ore di spettacolo che hanno tenuto grandi e piccini a bocca aperta. In un teatro Corsini esaurito già dal mattino l'avventura teatrale della Compagnia delle Formiche ha preso il via tra gli applausi scroscianti di un pubblico rapito dalla bellezza di alcuni quadri degni di uno dei migliori spettacoli di Broadway. La spada nella roccia ha tutto il necessario per piacere a tutti, ha il riscatto, l'amore, la musica, il ballo, le bolle di sapone, la mongolfiera e naturalmente il cattivo di turno, in questo caso Morgana interpretata dalla borderline Claudia Naldoni. Ho usato il termine "Fuorilinea"perchè i pezzi dark della strega staccano completamente dagli altri temi dello spettacolo garantendo alla bravissima cantante assordanti applausi e l'onore di rimanere impressa come spesso succede agli antagonisti dei supereroi (si ricorda più Batman o il Pinguino?). Grande l'idea dei pupazzi del Gufo, della gattina cantante lirica e del cane dormiglione che vanno a sommarsi ad un cast strepitoso di cantanti-attori. Sul palco gli eccezionali Matteo Ostuni, Benedetta Boschi, Simone Marzola, Claudia Naldoni, Lapo Braschi, Gianni Mini, Benedetta Chiari, Ginevra Quaquarini e la scuola di danza M.D.T. che diretti da Andrea Cecchi sono riusciti a divertire, commuovere e soprattutto a trasportare tutti in un mondo incantato, dove gli animali parlano e la musica vola alta nell'aria, dove cantando ci si innamora e dove il bene trionfa sempre perché si sà, le favole finiscono sempre con "E vissero tutti felici e contenti". Se non è magia questa!