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Tutto pronto per la prima presentazione del nuovo libro del giornalista della Valdisieve Riccardo Clementi

È ufficialmente uscito il nuovo libro di Riccardo Clementi “Questa splendida intuizione”:“La DC, 30 anni dopo: disquisizioni su un’idea Democratica e Cristiana"

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Riccardo Clementi ed il suo nuovo libro “Questa splendida intuizione”  Riccardo Clementi ed il suo nuovo libro “Questa splendida intuizione”  © Riccardo Clementi
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È ufficialmente uscito in libreria, e in tutti i principali store online, il nuovo libro di Riccardo Clementi “Questa splendida intuizione (libreriauniversitaria.it Edizioni),  sottotitolato “La DC, 30 anni dopo: disquisizioni su un’idea Democratica e Cristiana”, che, alla conclusione del trentesimo anniversario della fine della Democrazia Cristiana, riflette sulla storia politica e sociale di uno dei più grandi partiti della storia repubblicana.

Dalla penna di Clementi, giornalista e scrittore classe 1982 e residente in Valdisieve, professionista nel settore della comunicazione aziendale e autore di più di dieci opere di saggistica, prende così forma questo volume che lungo tre grandi direttrici tracciate dall’autore interpella più di 30 autorevoli interventi tra scienziati della politica, rappresentanti politici e istituzionali, professori e giornalisti, i cui contributi indagano la storia della DC ma anche l’attualità della partecipazione e la crisi del pensiero politico in Italia con l’obiettivo di interpretare un presente che reclama risposte nuove e che non può ignorare, o peggio rinnegare, le vicende di cui è figlio.

Il libro, che sarà presentato in anteprima domani, sabato 14 dicembre, alle ore 15:00, presso la Biblioteca di Pontassieve (via Tanzini 23), nell’ambito dell’evento “Autori sotto l’albero, un libro per Natale”,

Tra gli interventi, si segnalano quelli di Pier Ferdi­nando Casini, Maurizio Lupi, Giorgio Silli, Lorenzo Cesa, Pierluigi Castagnetti, Bruno Tabacci, Marco Follini, Lorenzo Dellai, David Ermini, Paolo Pombeni, Patrizia Giunti e molti altri. L’opera, prendendo le mosse dalla ricorrenza storica dei 30 anni dal tramonto della DC, si compone di una sezione introduttiva dell’autore, di una premessa concettuale a cura di Andrea Peverada, di una sessione di interviste e di tre grandi capitoli – intitolati “Le ragioni e il primato della politica, il valore di un impegno democratico e cristiano”, “Il senso dei partiti, la crisi del sistema, il futuro delle democrazie”, “Riscoprire la laicità illuminata, forgiare pensiero politico, ricostruire speranza” –, seguiti da alcune testimonianze dal territorio della provincia fiorentina, dalle Conclusioni dell’autore arricchite dall’epilogo “Il tempo del lievito” firmato da Riccardo Saccenti e, infine, dalla postilla di Carlo Fracanzani.

Il libro non è un’operazione di nostalgia – spiega Clementi – ma la volontà di riaffermare che il pensiero non è mai perdente e che, anche quando appare minoritario nei numeri, può rivelarsi lievito in grado di produrre, in silenzio e con il tempo, fermento salvifico per la politica e per la società. Con questo volume, dunque, ho cercato di indagare non tanto le cause della fine della DC, che sono comunque ampio oggetto di analisi, quanto degli oscuri anfratti in cui si è inabissato il pensiero politico. Viaggiando nel tempo e dialogando con persone di spessore, ho provato a suscitare domande che non pretendono risposte definitive, ma che hanno l’obiettivo di attivare processi generatori di pensiero, dibattito, di humus per la mente e per la contemporaneità”.

Per queste ragioni il volume esce proprio alla fine del 2024, al termine dei 30 anni dallo scioglimento della DC, e alla vigilia del Giubileo 2025, non a caso riassunto nel motto “Pellegrini di speranza”, nell’auspicio di innestarsi con l’umanità del nostro tempo in un orizzonte di speranza: come recita la quarta di copertina del tomo, l’autore ha raccolto “30 + 1 interventi e interviste di memoria, speranza e futuro”, dove il +1 rappresenta la voglia di fare un passo di elaborazione del pensiero oltre la nostalgia, per mettere una piccola pietra nella cattedrale che è il nostro domani. Il libro, per come è impostato, si pone così come uno dei più estesi testi contemporanei che elaborano riflessioni intorno alla fine della Democrazia Cristiana a 30 anni dallo scioglimento.

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