16 MAR 2025
OK!Firenze

Un'enoteca apre nello storico palazzo che conserva l'affresco trecentesco con il primo ritratto di Dante Alighieri

Un nuovo indirizzo nel panorama della ristorazione del centro storico, con un'identità ben delineata e con una mission precisa: diventare...

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Un momento della presentazione Un momento della presentazione © Galli Torrini
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Nella centralissima via del Proconsolo, af fianco del Bargello e subito dietro Palazzo Vecchio nel palazzo che conserva le tracce dell'antica Firenze romana e l'affresco trecentesco con il primo ritratto di Dante, il 6 marzo apre Innocenti Wine Experiences in quello che è stato lo storico ristorante Alle Murate. 

Un nuovo indirizzo nel panorama della ristorazione del centro storico, con un'identità ben delineata e con una mission precisa: diventare un laboratorio di convivialità fondato sulla buona cucina e su una cantina con 1.200 etichette diverse.
Sessanta coperti per un locale su tre livelli, in cui il valore storico e artistico dell'edificio si sposa perfettamente con i criteri di qualità, stagionalità e ricerca che caratterizzano il menù e la carta dei vini. 

Un nuovo locale che intende dare una risposta alla Firenze-turistica e che punta sulla qualità e sul rivolgersi ai fiorentini anche come risposta all'overtourism.
Una meta per chi desidera bere un calice di vino in un'atmosfera calda e accogliente. Ma non solo. Dalla cucina arriveranno piccoli piatti per un aperitivo sempre diverso oppure le proposte gourmet per il pranzo e la cena.
Il tutto gestito da un team di giovani professionisti capeggiati dallo chef emergente Thomas Palmieri, che si è formato nelle cucine stellate di Gaetano Trovato (Arnolfo) e Maurizio Bardotti (Al 43). 

Il nuovo ristorante è stato presentato alla stampa alla presenza dell'assessore allo Sviluppo economico di Firenze Jacopo Vicini, del presidente del Quartiere 1 Mirco Rufilli e di Umberto Montano, imprenditore che ha sempre creduto nel locale di via del Proconsolo.

L'insegna
Nel nome del locale- Innocenti Wine Experiences Alle Murate - si fondono passato e futuro di questo locale.
Un richiamo a una delle più apprezzate mete gourmet fiorentine dalla metà degli Anni Novanta al 2012 (Alle Murate) e l'imprinting diuna nuova gestione che porta, a un passo dal Duomo, l'esperienza enogastronomica avviata dai fratelli Gianni e Francesco Innocenti a Poggibonsi, prima come importatori e distributori, poi con l’enoteca ristorante che porta il loro nome fondata nel 2018, segnalata dalla Guida Michelin e premiata, nel 2024 e 2025, con le "Tre Bottiglie", ambito riconoscimento del Gambero Rosso per i wine bar.

«Arriviamo sulla piazza fiorentina con grande rispetto per la tradizione enogastronomica che ha reso celebre la città, e consapevoli della molteplicità di pubblici di riferimento che un ristorante del centro storico può avere. Noi ci presenteremo per quello che siamo, con la nostra semplicità e la nostra serietà, con i valori in cui crediamo. Ci auguriamo che anche a Firenze, come è successo a Poggibonsi, il nostro locale diventi uno spazio in cui vivere un'esperienza, scoprire nuovi vini e creare relazioni» dicono Gianni e Francesco Innocenti. 

L'enoteca
I vini sono l'ingrediente protagonista del locale e lo si nota subito entrando: le pareti, tappezzate di bottiglie, sono il frutto di un infaticabile lavoro di scouting che i fratelli Innocenti hanno maturato in oltre 15 anni di ricerca nelle cantine e tra i produttori di tutta Italia, ma anche di Francia, Germania e Austria.
La carta è un viaggio in oltre 1.200 etichette, sempre in movimento, tra piccole aziende con molte cose da raccontare, e realtà più affermate, che si sposano bene con la filosofia del luogo. Una selezione che cresce giorno dopo giorno in profondità e in maniera mirata e progressiva.
Vino e distillati sono disponibili anche da asporto.

Passione e conoscenza hanno contribuito a creare un mix di vini tradizionali e naturali, tutti accuratamente selezionati.
Ogni etichetta sarà l'occasione per avviare un dialogo, creare interesse e divulgare la cultura enologica. Inoltre, grazie alla presenza in sala del sommelier professionista Ivan Sepora, verranno valorizzati gli abbinamenti con i piatti proposti in menu. Si potrà assaggiare tutto, anche al calice, e le bottiglie servite al tavolo avranno esattamente gli stessi prezzi dell'asporto.

«Crediamo che anche le zone vinicole più conosciute possano ancora stupire. Per esempio, in carta abbiamo inserito il Curvone Toscana Igt, un sangiovese di montagna, prodotto sul Monte Amiata da una vigna di soli due ettari. Oppure, passando alla Francia, abbiamo scelto La Belle vie, uno champagne di straordinario carattere che nasce in uno dei più antichi vigneti della zona» dicono ancora i fratelli Innocenti.

Dall'aperitivo alla cena
Il locale sarà aperto tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle ore 11 alle 23. Gli aperitivi – che verranno serviti nella sala principale del piano terra - saranno accompagnati dal menu "Per ogni momento" in cui compaiono selezioni di salumi e formaggi, quiche di verdure e delizioso pan brioche, oltre alle proposte del giorno, sfiziosi amuse-bouche sempre diversi e tutti da provare. 

Pranzo e cena saranno serviti sia nella sala in cui sono state rinvenute le antiche strutture architettoniche romane del I secolo d.C, sia nei grandi soppalchi in cui ci si siede a pochi centimetri dagli affreschi trecenteschi recuperati durante i restauri all'inizio degli Anni Duemila. Il menu del pranzo "Oggi la cucina propone" ruota intorno ai sapori autentici e semplici (dal "Pesce bianco al vapore" con stracciatella e citronette alla "Crespella alla fiorentina" con ricotta, spinaci e noce moscata). La varietà dei piatti di pesce e verdure segue di pari passo la stagionalità, mentre le carni vengono selezionate dai migliori produttori locali. Lo staff preparerà quotidianamente pasta fresca, pane e schiacciata.

Per la sera, tre menu degustazione (40/55/75 euro) e à la carte, con piatti più strutturati come lo "Spaghetto con genovese di polpo" e la "Guancia di manzo, sedano rapa, chips di topinambur e bietola colorata".

In cucina e in sala, solo giovani professionisti
La squadra di Innocenti Wine Experiences - Enoteca ristorante Alle Murate è composta da giovani e dinamici professionisti. A partire dallo chef Thomas Palmieri, classe 1996, che dopo essersi diplomato all’Istituto Statale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Federigo Enriques” di Castelfiorentino (Fi) nel 2015, ha lavorato accanto a famosi chef in ristoranti stellati come “Arnolfo” a Colle di Val d’Elsa (Si), “Al 43” di San Gimignano (Si) e “Albergaccio di Castellina” a Castellina in Chianti (Si).
«Creare qualcosa di bello e importante è la cosa più appagante per me. Fin da bambino la cucina ha fatto parte della mia vita e del mio percorso di crescita. Provengo da una famiglia di contadini e artigiani: è da queste mie origini che ho forgiato la grande passione per questo lavoro» racconta lo chef. 
Palmieri sarà affiancato da Skender Hazizaj, classe 2001 che da grande appassionato di food, considera la cucina «non un lavoro ma un vero e proprio stile di vita.
In sala, il servizio è affidato a tre esperti sommelier: Giacomo Machetti, Ivan Sapora e Riikka-Sofia Liukkonen.

Le tracce romane e il volto ritrovato di Dante: storia del Palazzo dell'Arte dei Giudici e Notai 
In via del Proconsolo, il palazzo è un luogo ricco di storia e di suggestioni.
Siamo a pochi passi dal Bargello e dalla Badia Fiorentina, nel cuore del cosiddetto quartiere dantesco, dove il Sommo Poeta nacque e abitò.
Andando più indietro nel tempo, quando Firenze era Florentia, da qui passava la prima cerchia delle mura romane.
Nel Quattrocento, il palazzo divenne sede dell’Arte dei Giudici e Notai, una delle corporazioni più influenti della Firenze medievale. Da qui anche la denominazione della via, intitolata al Proconsole, capo della corporazione e giudice delle dispute.

Nell'antica sala delle udienze, proprio al piano terra, già a partire dal Trecento venne realizzato un complesso ciclo di affreschi in cui comparivano le arti fiorentine e i loro simboli, e la città veniva rappresentata come la Gerusalemme Celeste. Le pitture rendevano omaggio a Coluccio Salutati, cancelliere della Repubblica Fiorentina e figura di spicco dell’Umanesimo, e celebravano i principali protagonisti della scena culturale dell'epoca: Dante, Boccaccio e Petrarca.

Oggi le tracce di questo antico passato, grazie alla segnalazione della professoressa Maria Monica Donato, docente alla Normale di Pisa, e a un attento lavoro di recupero e ristrutturazione, sono tornate alla luce. Nel piano interrato sono riemersi pavimenti e strutture romane, ma anche pozzi e canalizzazioni che suggeriscono la presenza di un’antica gualchiera per la lavorazione della lana. Al piano superiore, le superfici pittoriche medievali sono state restaurate e con grande sorpresa si è scoperto che il passaggio dei secoli non aveva cancellato il ritratto di Dante Alighieri, sicuramente la prima raffigurazione che possediamo dell'autore della Divina Commedia. Il ritrovamento, avvenuto nel 2005, durante i lavori di ristrutturazione, suscitò grande interesse da parte della stampa e del mondo accademico. E oggi, quelle tracce del glorioso passato fiorentino continuano ad attrarre esperti e appassionati. 

 

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