C'era il pubblico delle grandi occasioni, parafrasando il linguaggio del calcio, stamani in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione Toscana quando è stata ufficialmente presentata l'Associazione Sportiva Dilettantistica Vaglia e la sua scuola calcio intitolata ad Emiliano Mondonico.
A fare gli onori di casa l'Assessore Stefania Saccardi, grande tifosa viola che non ha nascosto la sua felicità per il fatto che “proprio vicino a Firenze, città amata dal tecnico col cuore viola e la tessera del viola club Settebello in tasca nasce la prima scuola di calcio in Italia intitolata a questo allenatore così amato in tutte le città dove ha giocato e allenato.
Accanto a lei piccola, magra e intimidita Clara Mondonico che quando parla del padre confessa “di non riuscire a farlo al passato”. Del padre ha la voce e il caratteristico naso e non nasconde la sua emozione quando sullo schermo scorrono le immagini degli esordi della Fondazione Mondonico: L'oratorio di Rivolta, le partite con la nazionale amputati, etc...
Clara è una figlia orgogliosa del papà: “lui mi ha insegnato molto, soprattutto nel valore dei bambini che sono il nostro futuro. Sono felice che la prima scuola di calcio in Italia nasca a Vaglia, proprio vicino a Firenze che è stata sempre nel suo cuore”.
E al battesimo ufficiale della scuola calcio Mondonico non poteva mancare il sindaco Leonardo Borchi che ha sottolineato come la sua nascita sia stata “fortemente voluta da me e d al mio predecessore, nell’ottica di dare ai ragazzi del nostro paese un punto di riferimento vero. Una scuola di vita e non solo di sport e in questo Mister Mondonico è stato molto rappresentativo per i suoi valori”.
I giovani dirigenti dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Vaglia, nata solo due anni fa per creare una realtà che “educa, unisce e insegna a crescere” come tiene a sottolineare l’emozionato presidente Andrea Cialdai si distinguono per le loro sciarpe d'ordinanza al collo; vicino alcuni rappresentanti del club Settebello di cui il Mister aveva da anni la tessera in tasca.
Il sogno del Vaglia calcio e del suo presidente verdenero è “crescere secondo ciò che il tecnico di Rivolta d’Adda ci ha insegnato. Abbiamo iniziato con 12 bambini, oggi siamo a 26 e 3 squadre giovanili. E diciamo grazie a tutti, soprattutto al sindaco che ha attivato una fermata degli scuolabus anche davanti al campo sportivo per facilitare le famiglie”.
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In prima fila davanti allo scorrere delle immagini del Mondo tre nomi grossi del calcio italiano che ha attraversato gli anni settanta e ottanta in campo e novanta e duemila in panchina.
C'era il grande amico di una vita e compagno di squadra all'Atalanta anche di Prandelli; quel Giancarlo Finardi oggi coordinatore del settore giovanile dell’Atalanta che come ha raccontato Clara “così vicino alla famiglia che quando sono nata all'ospedale è venuto lui e non papà perché al lavoro”.
Al suo fianco l’ex mister della nazionale già compagno di squadra del Mondo Cesare Prandelli e la storica bandiera fiorentina Giancarlo Antognoni che con Mondonico ha condiviso un pezzo di vita viola.
Non sono mancati i ricordi e gli aneddotti da parte di chi in campo coll'allenatore coi baffi c'è stato da compagno di squadra o da avversario.
Su tutti quello di Prandelli e di quando sedicenne e convocato in prima squadra si sentì dire dal Mondo: “tranquillo chi è stato convocato in prima squadra con me poi ha sempre fatto una grande carriera”. Peccato che, risponde Finardi per gli amanti della Dea semplicemente “il Fina”, quella frase la diceva a tutti...