Vaglia, chiude l'Assemblea Giovani: "Un muro di ostacoli e pressioni politiche"

Assemblea giovani Vaglia © AV

Dopo dieci mesi di attività, l'Assemblea Giovani di Vaglia chiude i battenti. Nata con l'obiettivo di dare voce ai giovani del territorio e stimolare la partecipazione politica, l'iniziativa si è scontrata con numerosi ostacoli, tra cui scarso supporto istituzionale, pressioni politiche e difficoltà organizzative. In un lungo comunicato, l'Assemblea denuncia il mancato ascolto da parte delle forze politiche locali, la mancanza di trasparenza dell'amministrazione e persino minacce ricevute nel corso della campagna elettorale.

"Fare politica a 16, 17, 18 anni non è facile", scrivono i giovani attivisti, spiegando come le informazioni spesso non arrivino ai più giovani e come le richieste di un canale di comunicazione diretto con il Comune siano rimaste inascoltate.

L’Assemblea racconta di essersi trovata "davanti un muro" da parte dell’amministrazione comunale, che avrebbe evitato il confronto per mesi. Dall’altra parte, anche la lista di opposizione, seppur più aperta al dialogo, avrebbe tentato di influenzare l'indipendenza del gruppo. A pesare anche la demoralizzazione per la scarsa trasparenza su temi cruciali come la bonifica della cava di Paterno. "Abbiamo scoperto che la bonifica era stata affidata al generale Vadalà, ma la notizia non è stata comunicata ufficialmente. Abbiamo dovuto renderla pubblica noi", accusano.

Le difficoltà organizzative e il calo di partecipazione hanno infine sancito la fine del progetto. Tuttavia, il lavoro dell’Assemblea Giovani di Vaglia non andrà perso: tutti i documenti, i post e il documentario sulla cava di Paterno rimarranno accessibili online. "Ringraziamo chi ci ha sostenuto e incoraggiato in questi mesi", concludono i giovani attivisti. Una chiusura che lascia aperti interrogativi sulla rappresentanza giovanile nel territorio e sul futuro della partecipazione politica delle nuove generazioni a Vaglia.