OK!Firenze

Ex sanatorio Banti. Una lettrice scrive al direttore Asl

Sulla questione dei lavori di bonifica dall'amianto, non ancora partiti

  • 1
  • 1185
Il Banti Il Banti © Fotocronache Germogli
Font +:
Stampa Commenta

Una lettrice, Barbara Picozzi, oggi (domenica 1 marzo) ha scritto al Direttore generale della AUSL Toscana Centro Dr. Paolo Morello Marchese, facendo riferimento alla sua lettera del 9 ottobre (qui in immagine) nella quale il direttore dichiarava che la bonifica sarebbe stata effettuata dal febbraio 2020. Scrive la lettrice a OK!Mugello: "Ma ieri il mese è finito e la situazione è sempre in stato di completo abbandono e di conseguenza in mano a vandali e a 'visitatori' con le più disparate intenzioni che, oltre a peggiorare lo stato delle cose frantumando l'amianto per gioco, si mettono in pericolo essi stessi".

Ecco il testo che la lettrice ha inviato questa mattina al dottor Morello Marchese. Aggiunta della redazione di OK!Mugello: secondo quanto appurato dalla nostra redazione nelle scorse settimane, la Asl starebbe aspettando per iniziare i lavori il via libera della Soprintendenza, dopo che la stessa aveva chiesto (pare) delle integrazioni al progetto, poi inviate. Ecco comunque quanto scrive la lettrice a Morello:

Egregio Dr. Morello Marchese,

mi trovo nuovamente a dover chiedere spiegazioni per il mancato inizio dei lavori di bonifica dall'amianto nel e sull'ex Sanatorio Guido Banti di Pratolino (Fi).

Come da Lei dichiaratomi con la Sua del 9 ottobre 2019, i lavori sarebbero stati effettuati "con grande anticipo", "a partire dal mese di febbraio 2020". Ebbene, febbraio è giunto al termine e non è stato neanche aperto il cantiere.

Certamente non si può addurre la colpa all'emergenza coronavirus di questi ultimi giorni. Risale infatti al 16 dicembre 2019 la notizia che la pratica era in attesa alla Soprintendenza e che una volta ricevuta dal Ministero l'autorizzazione a procedere, poichè il capitolato era già pronto, in circa 40 / 45 giorni, sarebbe stato possibile affidare la bonifica alla ditta esterna prescelta (a conti fatti, il 26 / 31 gennaio 2020, quando ancora non c'era nessuna emergenza sanitaria in corso).

Ricordo inoltre che, come da me (ma non solo) denunciato fin dal novembre 2017 (ormai da ben due anni e 4 mesi !) l'amianto gettato e caduto dal Vs.tetto, finisce sul sentiero dell'adiacente Parco comunale della Garena e venendo giornalmente calpestato, sbriciolato e sotterrato dalle persone di passaggio, dagli animali e dagli eventi atmosferici, sospetto che provochi un inquinamento del terreno che dovrebbe essere verificato. Inoltre l'amianto presente nei locali caldaie, facilmente accessibili dai vandali, in quanto aperti e situati al piano terreno, se incendiati (evento già successo nel 2014 e documentato dai giornali fortunatamente in un altro vano), spargerebbero le fibre nell'aria, con grave pericolo per la popolazione.

Potrà trovare filmati di persone che dal tetto gettano pezzi, fotografie di numerose lastre di eternit e mail inviate al Comune di Vaglia, sulla pagina Fb Salviamo l'ex Sanatorio Guido Banti. Più il tempo passa e più la situazione peggiora.

In attesa di conoscere la data che metta fine a questa situazione a Pratolino, paese che vanta un parco patrimonio dell'UNESCO davanti ed una struttura vergognosamente degradata dietro, porgo distinti saluti.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Mugelli Giampiero

    Come tutti sappiamo questa bellissima struttura fu costruita nel ventennio Fascista e era un ospedale per malattie polmonari. Una struttura da recuperare come altre strutture fatte dal fascismo per esempio le colonie marine nei tempi del Bum economico. Ma! purtroppo erano costruzioni fasciste era da abbattere e non da recuperare. tutti sappiamo cosa e che fine hanno fatto queste strutture abbandonate a se stesse pericolanti e inutili che diventeranno una spesa non indifferente abbatterle e bonificarle

    rispondi a Mugelli Giampiero
    mar 3 marzo 2020 09:23