OK!Firenze

Casa della Salute, Valdisieve chiede un progetto definitivo: l'area è le ex ferrovie di Pontassieve

I Comuni di Pelago, Rufina e Pontassieve fanno appello alla Regione per avere il prima possibile le risorse già annunciate per il progetto definitivo della Casa della Salute: ecco cosa prevederebbe

  • 818
Ex area ferroviaria di Pontassieve Ex area ferroviaria di Pontassieve © Ok!Valdisieve
Font +:
Stampa Commenta

I Consigli comunali di Pelago, Pontassieve e Rufina nelle sedute del 29 e 30 aprile hanno approvato un importante ordine del giorno congiunto che richiede alla Regione Toscana le risorse per la progettazione definitiva della nuova Casa della Salute da realizzare nell’ex area ferroviaria di Pontassieve.

Il Presidente della Regione Toscana Giani lo scorso febbraio, durante la conferenza tenutasi a Pontassieve per il nuovo centro di energie rinnovabili, aveva annunciato che le risorse per la trasformazione della ex'area ferroviaria di Pontassieve erano già a disposizione della Azienda Sanitaria. Il progetto prevederebbe, oltre alla Casa della Salute, Proprio per la funzione della Casa della Salute, anche aree verdi, un polo educativo e un parcheggio scambiatore.

L’iniziativa è stata promossa dai gruppi consiliari di maggioranza dei tre Comuni interessati, con il sostegno di sindacati e associazioni del territorio, con l’approvazione di quasi tutte le forze di opposizione, nei tre Consigli comunali.

"Quello della Casa della Salute è riconosciuto da tempo come uno dei progetti chiave, irrinunciabili, per il nostro territorio. Ancora di più lo è diventato oggi, alla luce della gravissima situazione sanitaria, economica e sociale che stiamo affrontando. Le Amministrazioni di Pelago, Pontassieve e Rufina condividono politiche strategiche territoriali più vaste dei loro confini amministrativi, grazie anche al nuovo Piano Strutturale Intercomunale, e si impegnano a lavorare insieme sui temi importanti per tutto il territorio, come quello dei rifiuti, verso un’economia circolare, e quello della rigenerazione delle aree dismesse; iniziando proprio dalla realizzazione della nuova Casa della Salute nell’area ferroviaria di Pontassieve, a servizio di tutta la Valdisieve, ferme restando le necessità di individuare una destinazione adeguata per l’attuale Poliambulatorio di San Francesco e di rafforzare i servizi sanitari di prossimità anche nel distretto sanitario di via Bonanni a Rufina.", spiegano Paolo Belardinelli di Associazione Pontassieve Futura, Francesco Casini di gruppo Democrazia e Solidarietà per Rufina, Giulia Lazzeri di gruppo Siamo Pelago,  Pamela Tozzi del Pd Rufina, Mattia Canestri del gruppo Lista Civica per Monica Marini, Daniele Donnini del gruppo Pd Pontassieve, Teresa Ridolfi di Pd Pelago e Tommaso Valleri del Pd Pontassieve. 

L'appello alla Regione Toscana da parte dei tre Comuni

I gruppi politici di Rufina, Pontassieve e Pelago fanno appello al Presidente Giani e all’assessore alla Sanità della Regione Toscana di avviare la progettazione definitiva della Casa della Salute, arrivare in tempi rapidi alla gara d’appalto e all’inizio dei lavori entro l’attuale legislatura.

"Con questo atto politico importante, approvato unitariamente e contemporaneamente nei tre Consigli comunali, il nostro territorio si pronuncia definitivamente e con chiarezza.", spiegano i gruppi.

L'idea è quella di trasformare in Casa della Salute l’area ex ferroviaria, di proprietà del Comune di Pontassieve, immediatamente disponibile e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici per la sua collocazione strategica, attigua alla stazione, centro di interscambio (hub) metropolitano inserito nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). L’area è già oggetto di finanziamenti e progetti che ne consentiranno il recupero e la rigenerazione complete.

La richiesta è quella di raggiungere l'obiettivo il prima possibile. Oggi stesso. "Occorre iinfatti- spiegano i gruppi politici -sfruttare un’occasione storica, e per molti versi irripetibile, data dalla convergenza di questi fattori determinanti: l’unità di intenti delle amministrazioni locali; il desiderio di un forte sistema sanitario pubblico territoriale; la possibilità di impiego di ingenti risorse europee e, non ultimo, la ricostituzione della Società della Salute nella zona sociosanitaria del Sud Est Fiorentino."

Quale modello dovrà seguire la Casa della Salute

"La Casa della Salute dovrà essere il nuovo punto di riferimento territoriale dei cittadini per la salute pubblica. Sede unitaria di tutte le prestazioni extra-ospedaliere. Un presidio di “Modulo complesso” (secondo le linee guida della Delibera della Giunta Regionale Toscana 117/2015). Dovrà comprendere cioè i servizi attualmente presenti nel Poliambulatorio di San Francesco, nel Consultorio e nel Centro diurno di Pontassieve. A questo vogliamo aggiungere la presenza dei medici di base e il coinvolgimento delle associazioni che si occupano di sociosanitario (Misericordia e Croce Azzurra). La nostra Casa della Salute deve realizzarsi ora. Dopo tanti anni di lavoro, crediamo che i tempi siano ormai maturi per cogliere un’opportunità straordinaria. Su questo impegno, come sul potenziamento del sistema sanitario pubblico in genere, si gioca buona parte della nostra credibilità di centrosinistra e di quella della Giunta regionale. La durissima lezione della pandemia con il suo dramma di vite perse, di economia in crisi, di disagio sociale e di sofferenza psicologica, non può passare invano." , concludono  nella nota congiunta. 

Lascia un commento
stai rispondendo a