
Una giornata ricca di emozioni per la Valdisieve quella del 27 gennaio 2020, Giorno della Memoria con il conferimento della "Medaglia d'oro alla Memoria" in due città diverse della Toscana nel ricordo di due cittadini del nostro territorio; entrambe militari internati nei lager nazisti tra il 1943 e il 1945.
Alla cerimonia "Giorno della memoria 2020" svoltesi lunedì (27 gennaio 2020) di cui abbiamo parlato sul giornale nella giornata di ieri. è stata assegnata la prima medaglia d'onore in ricordo di un cittadino di Pelago: Carmelo Gerace, internato nel campo di sterminio di M-Stalag IIIA, Luckenwalde.La medaglia, conferita dal Presidente della Repubblica, è stata consegnata al figlio di Carmelo, Ottaviano Gerace. Presente tutta la famiglia. In rappresentanza del Comune di Pelago presente la Consigliera con delega alla Memoria Giulia Lazzeri.
La seconda medaglia è stata assegnata ad Italo Renzoni, dal Prefetto di Grosseto Fabio Marsilio. A riceverla i familiari in una cerimonia svoltasi a Pitigliano “la piccola Gerusalemme” per il Giorno della memoria 2020. Renzoni è nato ad Arezzo, ha vissuto con la famiglia dagli anni 30 fino al 1988 a Pontassieve e nel periodo della seconda guerra Mondiale risiedeva in via Ghiberti. Si trasferì poi a Grosseto, dove morirà nel 1989. Antifascista, non entra alle ferrovie perché rifiuta la tessera del fascio e continua l’attività edile di mutatore. Partito per la seconda guerra mondiale, dopo i fatti dell’otto settembre viene fatto prigioniero dai tedeschi a Rodi, il 14 settembre 1943, e viene confinato dapprima a Creta, poi internato ad Atene, per poi essere deportato in Germania, nei campi di concentramento di Mappen e poi di Quekenbruck, fino alla liberazione da parte delle truppe inglesi l’11 aprile 1945. Italo rientra a Pontassieve dopo circa 4 mesi, a piedi, sui carretti, dormendo nei fienili o in alloggi di fortuna. Nel giugno 1946 nasce la figlia Nadia, nome scelto in ricordo ad una donna tedesca che lo aiutò durante i lavori forzati in Germania. Continua l’attività lavorativa come edile fino al pensionamento nel 1966. Nel corso della sua vita dedicò tanto tempo al suo paese, impegnandosi per anni in associazioni di volontariato di Pontassieve.
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