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Scuola senza zaino: festeggiato il decennale (+1) a San Godenzo

Dal rischio di chiusura della scuola, a caso di eccellenza nazionale. Il successo del modello della scuola "Senza Zaino" ha coeso ancora di più la comunità di montagna

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Gli alunni della scuola senza zaino Gli alunni della scuola senza zaino © okmugello
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Una bella giornata di sole ha accompagnato la sfilata dei bambini delle classi della Scuola Senza Zaino di San Godenzo, protagonisti dei festeggiamenti che si sono svolti presso il Circolo Don Bosco di San Godenzo per ricordare i traguardi realizzati in questi 11 anni dal progetto del Senza Zaino.

Una sala gremita di genitori e cittadini di San Godenzo che è stata occasione per una festa a misura di bambino con tanto di torta e musica a cura della Banda Giuseppe Verdi. Un’occasione per toccare con mano quello che si può fare in una piccola comunità: la gioia e la serenità legata all’ambiente scolastico; la partecipazione e la condivisione di un metodo che ormai non è più un esperimento ma è ‘storia’ degli adolescenti, adulti di domani. Obiettivi raggiunti grazie all'impegno e lungimiranza dell'amministrazione comunale, alle insegnanti, a tutti i genitori e cittadini di San Godenzo.

“Dopo dieci anni, più uno, di Senza Zaino i risultati che si sono ottenuti nei ragazzi di oggi che lo hanno frequentato, sono stati molto soddisfacenti - dichiara Emanuele Piani Sindaco di San Godenzo - e hanno premiato il nostro impegno. I bambini di ieri sono gli adolescenti di oggi e gli adulti di domani che avranno modo di trasferire l’approccio del Senza Zaino nelle loro scelte future”.  

Ecco la lettera di presentazione scritta dai bambini della loro scuola:

Caro/a, 
ti vogliamo raccontare la nostra scuola Senza Zaino. Senza Zaino vuol dire che non si porta lo zaino, ma una cartellina con scritto il nome dell'alunno.
La maggior parte della roba la lasciamo a scuola dove ci sono "Isole" con oggetti per scrivere e colorare per tutti. Lavoriamo molto in gruppi, a coppie, da soli o con altre classi e sempre ci aiutiamo a vicenda quando siamo in difficoltà.

Nella nostra scuola non si tengono le scarpe, ma delle comode ciabatte. Non abbiamo i grembiuli blu, ma delle pettorine fatte di jeans con la tasca davanti. Prima di andare in classe a lavorare, si canta tutti insieme suonando la chitarra. Nelle aule i banchi sono attaccati a quattro o sei posti, stabiliti dalla maestra perché il lavoro sia utile per tutti. Non c'è la cattedra della maestra, ma in un angolo c'è l'agorà per rilassarsi, conversare e leggere un libro. Le nostre aule sono molto spaziose, colorate e luminose; in ognuna c'è una LIM dove ci possiamo scrivere, mettere della musica, dei giochi e studiare.

Ogni classe elegge un rappresentante che trova dei modi per migliorare la scuola. In un corridoio c'è un'agorà comune, dove si prendono le decisioni del giorno e ci si raccontano le cose la mattina appena entrati. Nella nostra scuola ognuno può esprimere le proprie opinioni. Lavoriamo con musica in sottofondo, le materie sono facili e facciamo tanti progetti belli.

Durante la ricreazione, la merenda ce la portano dalla mensa: frutta o yogurt e poi giochiamo nel corridoio o nel cortile. Siccome siamo molto liberi, bisogna essere più responsabili e dividersi gli incarichi. Il venerdì durante la ricreazione mangiamo i creckers portati da noi, non si mangia a scuola e ci danno i compiti per casa. Gli altri giorni, alla mensa, siamo senza maestre, divisi in gruppi verticali: un bambino grande controlla cinque bambini più piccoli.

C'è una chef bravissima che prepara dei manicaretti buonissimissimi e dopo mangiato ci ritroviamo in agorà per valutare il nostro comportamento alla mensa: il capotavola dice se è andato tutto bene. In bagno si può andare solo se il semaforo è verde e se è rosso vuol dire che è occupato. Nella nostra scuola non si deve alzare la voce e si deve alzare la mano per chiedere il silenzio. La nostra scuola è una scuola molto buffa perché è tutto di tutti, è molto bella perché ci si diverte e se verrai anche tu ci si divertirà di più.

Speriamo di poterti vedere in questa scuola. A presto! 
'Gli alunni/e della scuola primaria di San Godenzo 

Qui a seguire la diretta Facebook dei vari interventi:
 

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