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Venerdi d'eresia - Presentazione del libro “Villa del Seminario” di Sacha Naspini

Salone dei Tendaggi – Palazzo dei Vicari - Scarperia

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il 19 maggio 2023 alle ore 21:00
Venerdi d'eresia Venerdi d'eresia © locandina
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Sacha Naspini presenterà la sua opera letteraria “Villa del Seminario” venerdì 19 maggio 2023 alle ore 21 nel Salone dei Tendaggi del Palazzo dei Vicari a Scarperia. Ingresso libero.

Libro presentato al Premio Strega 2023 da Paolo Petroni.

Dopo i saluti dell’Assessore all’Associazionismo del Comune di Scarperia e San Piero Elena Serotti e della Vice-Presidente della Sezione Soci Coop di Borgo San Lorenzo Francesca Poli. Modera Ezio Alessio Gensini (Vice-Presidente dell’Associazione Culturale “I colori delle stelle” e Direttore Artistico della rassegna Venerdì d’Eresia). Letture estratte dal libro a cura di Sandra Vigiani.  

Una storia d’amore, riscatto e Resistenza 

Villa del seminario evoca fatti realmente accaduti: Grosseto fu l’unica diocesi in Europa ad aver stipulato un regolare contratto d’affitto con un Gerarca fascista per la realizzazione di un campo d’internamento. A Roccatederighi, tra il 1943 e il 1944, nel seminario del vescovo furono rinchiusi un centinaio di ebrei italiani e stranieri destinati ai lager di sterminio. Soprattutto Auschwitz.

 

Maremma toscana, novembre ’43. Le Case è un borgo lontano da tutto. Vista da lì, anche la guerra ha un sapore diverso; perlopiù attesa, preghiere, povertà. Inoltre si preannuncia un inverno feroce ... Dopo la diramazione della circolare che ordina l’arresto degli ebrei, ecco la notizia: il seminario estivo del vescovo è diventato un campo di concentramento. René è il ciabattino del paese. Tutti lo chiamano Settebello, nomignolo che si è tirato addosso in tenera età, dopo aver lasciato tre dita sul tornio. Oggi ha cinquant’anni. Schivo, solitario, taciturno. Niente famiglia. Ma c’è Anna, l’amica di sempre, che forse avrebbe potuto essere qualcosa di più ... René non ha mai avuto il coraggio di dichiararsi. In realtà, non ha mai avuto il coraggio di fare niente. Le sue giornate sono sempre uguali: casa e lavoro. Rigare dritto. Anna ha un figlio, Edoardo, tutti lo credono al fronte. Un giorno viene catturato dalla Wehrmacht con un manipolo di partigiani e fucilato sul posto. La donna è fuori di sé dal dolore, adesso ha un solo scopo: continuare la rivoluzione. Infatti una sera sparisce. Lascia a René un biglietto, poche istruzioni. Ma ben presto trapela l’ennesima voce: un altro gruppo di ribelli è caduto in un’imboscata. Li hanno rinchiusi là, nella villa del vescovo. Tra i prigionieri pare che ci sia perfino una donna ... Settebello non può più restare a guardare.

Libro recensito tra gli altri da: Ansa, Rai Cultura, La Repubblica, Rai News, Internazionale, Maremosso di Feltrinelli, Corriere Fiorentino, L’Espresso, Corriere della Sera, Rai Isoradio, Rai Radio 3, Venerdì di Repubblica, Il Manifesto, Left, InToscana, Il Tirreno, Mangialibri e Io Donna.

Villa del Seminario di Sacha Naspini è stato presentato da Paolo Petroni all'attenzione del comitato direttivo del Premio Strega 2023 con le seguenti parole:

«Un libro che, riportando alla luce un dimenticato, curioso, vergognoso fatto del nostro passato, ha un suo valore che si aggiunge a quello letterario, alla limpida scrittura dell’invenzione del personaggio e la storia di René e della sua presa di coscienza nell’ultimo periodo della guerra e del fascismo. Per questo, ho deciso di candidarlo al Premio Strega. A Grosseto Monsignor Galeazzi accettò di stipulare un regolare contratto di affitto con un gerarca fascista, che prevedeva la trasformazione della Villa del Seminario di Roccatederighi in un campo d’internamento per ebrei, che poi si scoprì da lì sarebbero partiti per Fossoli e infine per i lager nazisti di sterminio.

René è Renato Cappelli 50 anni nel 1943, detto Settebello e preso in giro al bar del paese per quelle tre dita mancanti alla mano destra, perse da ragazzino al tornio, ciabattino dalla vita tranquilla e quasi appartata di Le Case (il luogo dove Naspini ambienta molte delle sue storie di Maremma), innamorato della sarta Anna, che gli prepara un’amata frittatina, con cui condivide amicizia e incontri quasi quotidiani, senza mai trovare il coraggio di dichiararsi. Lei è donna chiusa in casa dopo essere stata segnata dalla vita e dalla storia, prima vedova di un marito morto durante la Grande Guerra, poi madre straziata dalla uccisione da parte dei tedeschi del figlio andato sui monti da parigiano, che decide di vendicare prendendone il posto e gli ideali e lasciando a René l’incarico di coprire la sua sparizione. E lui continua le sue giornate abitudinarie, parlando da solo con l’amica assente, facendo fantasie gelose e scrivendole lettere che, non sapendo dove spedire, invia per l’aria bruciandole nel camino (...)».                https://www.premiostrega.it/libro/villa-del-seminario/

 

Sacha Naspini è nato a Grosseto nel 1976. È autore di numerosi racconti e romanzi, tra i quali ricordiamo L’ingrato (2006), I sassi (2007), Cento per cento (2009), Il gran diavolo (2014) e, per le nostre edizioni, Le Case del malcontento (2018 – Premio Città di Lugnano, Premio Città di Cave, finalista al Premio Città di Rieti; da questo romanzo è in fase di sviluppo una serie tv), Ossigeno (2019 – Premio Pinocchio Sherlock, Città di Collodi), I Cariolanti (2020), Nives (2020), La voce di Robert Wright (2021), Le nostre assenze (2022) e Villa del seminario (2023). È tradotto o in corso di traduzione in Inghilterra, Canada, Stati Uniti, Francia, Grecia, Corea del Sud, Cina, Croazia, Russia, Spagna, Germania ed Egitto. Scrive per il cinema

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