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Due settimane sold out per "Venere nemica" con Drusilla Foer

Lontano dall'Olimpo e dai suoi parenti, ha trovato casa a Parigi, fra gli esseri umani, che invidia per la loro mortalità, che li costringe...

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Drusilla Foer Drusilla Foer © Massimiliano Miniati
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Alla fine, siamo rimasti tutti nel dubbio, dopo aver assistito alla straordinaria performance di Gianluca Gori nei panni di Drusilla Foer, a sua volta nei panni di Venere, Dea della bellezza e dell'amore che, dopo essersi truccata in camerino, esce e comincia a raccontare a noi “Mortali” o “Umani” la storia del figlio e della sua relazione con Psiche, mortale dalla bellezza eguale alla suocera/dea.

Lontano dall'Olimpo e dai suoi parenti, ha trovato casa a Parigi, fra gli esseri umani, che invidia per la loro mortalità, che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze, sentimenti.

Drusilla Foer è come tutti se l’aspettavano: Straordinaria! È simpatica, mai volgare, lontanissima da ogni cliché da Drag Queen, elegantissima, anzi per citare il suo libro “Tu non conosci la vergogna. La mia vita eleganzissima” e recita, canta e balla perfettamente, prima in un abito bianco anni 50 per poi chiudere in paillettes nere questo spettacolo bellissimo che ha totalizzato due settimane sold out al Teatro Puccini, pieno di “Mortali” di tutte le età e riprova della grandezza di un personaggio veramente particolare che si dimentica uno Chanel nell’armadio e parla di “Impiantito” ma solo a Firenze (perché nel resto d’Italia non capirebbero) in un susseguirsi di battute e le tremende vendette narrate da Apuleio nel II° secolo d.C.

Servita in scena da una bravissima Elena Talenti (il destino nel cognome), Venere racconta acida di Psiche (la nuora) che viene raggiunta da Amore sposo innamorato, ma che non le rivela la propria identità: e che, dopo aver trascorso la notte con lei, la saluta avvertendola che i loro incontri avverranno sempre al buio, e che la ragazza non dovrà mai cercare di vederlo né conoscerne il nome. (Praticamente Tinder 2000 anni fa).

Gli applausi, anzi le ovazioni di un pubblico estasiato, hanno salutato Drusilla ed Elena al termine di una serata veramente speciale, lasciando però tutti con un dubbio che ci arrovellerà per i prossimi mesi: come si fa a dimenticarsi uno Chanel nell’armadio?

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