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La valorizzazione e tutela del verde pubblico secondo Giuseppe Carovani

Il verde nelle idee del candidato sindaco di Sinistra per Calenzano.

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Il verde secondo Carovani Il verde secondo Carovani © ufficio stampa
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Il “verde urbano” viene spesso inteso come semplice decoro. È sembrata questa l’impostazione della maggioranza che ha governato Calenzano negli ultimi anni, quella di dire che in area urbana si potesse fare anche a meno del verde, visto al pari di uno spreco di spazio. Quasi come a sottolineare che chi sceglie di stare nel contesto urbano non può pretendere troppo verde. 

Questo è un concetto che va completamente ribaltato grazie a un nuovo impegno sul piano della progettazione e manutenzione del verde, partendo soprattutto dalle alberature. Da una parte ci sono pericoli e rischi di alberature collocati in contesti sensibili per la presenza di case o luoghi di ritrovo, dall’altra l’esigenza di mitigare gli estremi meteorologici, attenuare le punte di calore e rimuovere gli inquinanti grazie appunto all'esistenza e alle proprietà intrinseche delle piante stesse. 

Purtroppo quello che vediamo sempre più spesso, anche a Calenzano, è il ricorso all’abbattimento come prima scelta.

Occorre anche dire che le alberature più vecchie hanno subito interventi negli anni che spesso ne hanno compromesso la salute e la stabilità. Tecniche di potatura errate, ma molto diffuse, hanno causato l’attacco di funghi, e quindi marciume, che compromettono la struttura dell’albero. Costruzioni e lavori stradali  colpiscono continuamente l’apparato radicale e condizionano fortemente la stabilità della pianta. In più eventi atmosferici imprevisti e forti possono fare il resto.

Una manutenzione costante però ridurrebbe i pericoli e renderebbe più accessibili alcuni spazi pubblici come marciapiedi e piste ciclabili.

Portare avanti un buon lavoro sul verde urbano permetterebbe infatti di dare maggior senso di comunità ai quartieri, con i loro spazi verdi da adibire ad attività ricreative, a momenti di relax, a scambi sociali tra le persone.

Ecco alcune proposte concrete che potrebbero riportare gli spazi verdi al loro ruolo di primaria importanza:

  • Rivedere la gestione e la manutenzione del verde pubblico, cercando anche in fase di bando e/o contratto di appalto di inserire parametri che permettano di innalzare il livello generale di manutenzione, selezionando aziende qualificate

  • Implementare le aree di forestazione nel territorio urbanizzato, in particolare nei pressi dell’autostrada e in prossimità del centro cittadino, creando vere e proprie barriere verdi con essenze che possano abbattere le polveri sottili

  • Tutelare gli alberi come risorsa preziosa per la città, migliorandone il monitoraggio e la cura, con una appropriata azione di potatura, una costante innaffiatura nelle stagioni più secche per le nuove piantumazioni e una verifica più frequente del loro stato di salute; superare quindi gli interventi massivi di abbattimenti di piante ad alto fusto; o, in casi estremi, sostituire con piante di dimensioni adeguate

  • Migliorare le manutenzioni dei prati, delle siepi e delle aiuole anche con una seppur parziale re-internalizzazione del servizio, procedendo all’assunzione di figure qualificate di giardinieri che integrino e verifichino il lavoro svolto dalle imprese appaltatrici

  • Implementare e diversificare le attrezzature di gioco nelle aree a verde pubblico del nostro territorio, che ne sono state per lungo tempo sprovviste a causa di un improvvido intervento di rimozione delle vecchie dotazioni, e garantirne una costante manutenzione ordinaria e straordinaria di giochi, tavoli e panchine; provvedere ad installare una fontanella funzionante in ogni giardino pubblico.

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