OK!Firenze

'A cuore libero'. Bobo Rondelli sul palco di Vicchio apre Etnica

Grande successo per l'inaugurazione di Etnica 2021

  • 1108
L'intervento L'intervento © Soccorso Alpino e Vigili del Fuoco
Font +:
Stampa Commenta

Bobo Rondelli sul palco di Vicchio a “Cuore libero”. Sucessone per l’inaugurazione di Etnica 2021con Bobo Rondelli  a Vicchio a presentare il suo nuovo disco “Cuore Libero”.

 

 E’ con “Vento d’autunno” che il cantautore livornese apre il concerto inaugurale di una kermesse interessantissima che prevede oltre a lui anche  Mescaria , Dobet Gnahorè, e Sandro Joyeux.     

Rondelli prosegue  con “Padre Apache” e “C’era un angelo c’era un luogo” in una versione forse un po’ troppo intimista e impastata.

Poi il concerto spicca il volo con “Falso Chagal” e una bellissima versione di “Perfect day” di Lou Reed e da quel momento Rondelli è quello che tutto il pubblico si aspettava e voleva; irriverente, attaccabrighe, sboccato e la cosa che sconvolge è che non si riesce mai a capire quando scherza e quando invece fa sul serio.

“Ho vinto il premio Faber” racconta ”e quando ho visto Dori Ghezzi gli ho chiesto come stava Wess….” (Wess è morto nel 2009) e cosi via  con un pezzo dedicato al poeta fiorentino Manuel Carnevali ed un’escursione operistico-goliardica con “No su De Rica non si può” nella quale interpreta sia lui che lei…che il marito.

È divertente, spiazzante in alcuni momenti, ma divertente  “uno che è venuto a vedere un mio concerto mi ha detto” prosegue nei racconti “sono venuto perché stavo male, ma ora che ho visto in quali condizioni sei tu, mi sento molto meglio”, ed ancora la proposta a Bocelli, ed interpreta “La chiappona” e “Cinghial man” per poi tornare al serio con “Sabrina” la storia di una sua amica tossicodipendente.

Per fortuna torna all’ironico con “Gigolò a Rotterdam” e prosegue con la bellissima “Il cielo è di tutti” di Gianni Rodari concludendo la parentesi con “la canzone dell’amore perduto” di De Andrè che il pubblico ha cantato con lui.

Finale con “Heroes” di David Bowie  e “Vecchio frak” di Modugno che hanno regalato al pubblico che ha applaudito senza riserve, due momenti di grandissimo carisma.

Nonostante abbia scherzato tutta la sera sul gioco del tappo perchè il rumore esterno ogni tanto  arrivava più forte del dovuto, la nuova location dei concerti è bellissima oltre che perfetta sia per pendenza che per acustica.

Una cura per ogni particolare, compresi i camerini che sembrano quelli di un teatro di serie a conferma l’attenzione che gli organizzatori hanno per questo festival che ogni anno propone eventi straordinari come il concerto che ha aperto la rassegna, con uno dei personaggi più particolari della musica italiana che ha offerto al pubblico di Etnica 2021 una serata veramente bellissima.

 

 

 

 

 Durante il concerto Bobo presenterà tutte le nuove canzoni, contenute in Cuore Libero, e i vecchi “Ciuchi di battaglia” come lui ama definire le canzoni più amate dal pubblico.

 

 

 

 

Lascia un commento
stai rispondendo a