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Vicchio capofila di un progetto coworking nel bosco

Una partnership internazionale che conta otto realtà diverse in vari Stati europei.

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La presentazione del progetto La presentazione del progetto © Toscana Notizie
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Lavorare in una casetta di legno nel bosco, in un b&b o in agriturismo in campagna, in uno studio nel centro storico, direttamente dalla bottega di un artigiano o dalla biblioteca di un piccolo comune montano: è il ‘coworking rurale diffuso’ promosso dal progetto europeo BLUE SAMM (Blueprints for Local Green Deal in Small and Medium Municipalities), del quale il Comune di Vicchio (Fi) è soggetto capofila in una partnership internazionale che conta otto realtà diverse in vari Stati europei. Il progetto BLUE SAMM è finanziato dalla Commissione Europea con circa 200 mila euro e parte proprio dalla Toscana, con Vicchio come  primo ‘laboratorio’.

Con BLUE SAMM si vuol creare un modello di governance basato su collaborazione tra pubblico e privato e il coinvolgimento dal basso della cittadinanza in direzione di uno sviluppo, e soprattutto, di un futuro sostenibile, in linea con gli obiettivi dettati dall’Agenda 2030.

“La pandemia ci ha fatto scoprire stili di vita nuovi – spiega l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni – la lotta al Covid ci ha costretti a cambiare abitudini o punti di vista consolidati e  ha mostrato che in molti casi le persone possono lavorare da casa, o comunque da luoghi diversi rispetto alla consueta postazione negli uffici aziendali, senza perdere in produttività. Lo smartworkng oggi è molto diffuso e apprezzato, anche perché permette di conciliare meglio ritmi di vita e di lavoro, diminuire gli spostamenti, contribuisce ad abbattere le emissioni inquinanti. Questo si apprezza ancora di più nelle piccole aree urbane di zone rurali e decentrate, spesso ancora prive di servizi tecnologici. Il progetto BLUE SAMM ha l’ambizione di voler fare di queste aree l’anello di congiunzione con le aree metropolitane, mettendo a disposizione spazi pubblici e privati adeguati per realizzare un “rural coworking” diffuso sul territorio”.

Il progetto trova attuazione attraverso una piattaforma digitale e la condivisione di spazi messi a disposizione da privati e dalla pubblica amministrazione. In questi punti potranno svolgersi svariate attività lavorative (dallo smartworking, all’artigianato locale, al giardinaggio, alle attività culturali etc.), attirando sia ‘nomadi digitali’ che altre tipologie di lavoratori da remoto. In questo modo il progetto rappresenterà sia uno strumento di attrazione sul territorio di turisti/lavoratori digitali, sia un modo per abbattere l’impatto ecologico degli spostamenti fuori comune per lavoro. In entrambi i casi  verrà generato indotto sul territorio.

Vicchio, insomma, si muove  verso una società post-carbonio, green, dando avvio a quella che sarà la prima esperienza a livello europeo che prova ad adeguare le linee guida sulla sostenibilità ambientale alla portata delle piccole municipalità. Dalla Toscana, poi, il testimone passerà alla municipalità croata di Varaždin, partner del progetto che eseguirà il beta test del nuovo sistema di local green deal.

“Stiamo facendo passi decisi per una comunità più green, dalle energie rinnovabili alla mobilità elettrica ad esempio - sottolineano il sindaco di Vicchio Filippo Carlà Campa e l’assessore ai gemellaggi Sandra Pieri -, e lo facciamo anche con questo progetto pilota che ha ottenuto un finanziamento europeo. Le particolarità: promuovere il coworking e condividere spazi, coinvolgere cittadini, associazioni e aziende, valorizzare il territorio, ridurre gli spostamenti, essere più sostenibili, con un format esportabile”.

La piattaforma di coworking rurale sarà pronta a breve, implementata anche in base alle esigenze segnalate tramite un percorso partecipativo di coprogettazione. E a giugno si farà il punto, con una serie di iniziative. Intanto, una delegazione composta dall’Amministrazione comunale vicchiese e dal gruppo di lavoro BLUE SAMM sarà ospite di ICLEI (Organizzazione internazionale non governativa Amministrazioni locali per la sostenibilità) a Espoo in Finlandia per presentare il progetto.

La rosa dei partner di progetto conta quattro realtà italiane, due croate e una austriaca, oltre al Comune di Vicchio come capofila:

• Associazione Cultura REPublic ETS 
• Bluebiloba Startup Innovativa SRL 
• MUDE SRL
• MARKORA SNC 
• Razvojna agencija sjever-dan 
• Wonderland - Platform for European Architecture 
• Municipalità di Varaždin, Croatia

 

 

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