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Vicchio. Caso Forteto, polemica (e accuse) in Consiglio Comunale

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Vicchio. Caso Forteto, polemica (e accuse) in Consiglio Comunale Vicchio. Caso Forteto, polemica (e accuse) in Consiglio Comunale © n.c.
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Polemica nel Consiglio Comunale di Vicchio in merito alla sorveglianza sui minori affidati alla Comunità del Forteto. A sollevarla un'interrogazione presentata nello scorso Consiglio Comunale dalla consigliera di opposizione Caterina Coralli. Interrogazione che chiedeva conto del comportamento della responsabile dei Servizi Sociali di Vicchio nel 2005. Responsabile che fu nominata tutore legale di un minore affidato al Forteto: e che però, secondo l'interrogazione, non avrebbe vigilato in maniera adeguata soprattutto sul concreto affidamento del minore alla famiglia in questione sul concetto di 'famiglia funzionale'. Vista la delicatezza della questione, la seduta del Consiglio Comunale si è tenuta a porte chiuse; ma ha avuto lo stesso risonanza sulla stampa. E' il Galletto del Mugello di questa settimana a riportare un servizio in merito (e prima lo aveva fatto un articolo del Corriere Fiorentino). E alla redazione è arrivata anche una nota del Comune di Vicchuio, che riceviamo e pubblichiamo di seguito:

L’Amministrazione Comunale di Vicchio nella propria azione politico - amministrativa al primo posto ha il rispetto della persona. La persona umana, la sua dignità, il rispetto della sua vita, la solidarietà verso coloro che sono vittime di soprusi, l’attenzione verso i più deboli sono valori che non barattiamo e non sacrifichiamo con niente. La Pira, tanti anni fa ci ha insegnato che la politica è una delle forme più alte di carità, è servizio vero verso la comunità e non può essere ridotta a mera speculazione di parte. E’ questo il motivo fondamentale per il quale, con molta serenità, fin dal primo momento il sindaco di Vicchio sull’argomento Forteto non ha mai rilasciato interviste pur esprimendo, con il Consiglio Comunale, piena solidarietà alle vittime, fiducia nell’azione della Magistratura,  chiesto attenzione e tutela per la Cooperativa, importante realtà economico industriale del nostro territorio, e dei suoi lavoratori. Nel consiglio del 31 gennaio, nel rispondere a una interrogazione presentata dal gruppo consiliare Fratelli d’Italia, dovendo nella narrativa dei fatti nominare persone, per il loro rispetto, secondo i principi irrinunciabili ai quali ci ispiriamo, in accordo con il Presidente del Consiglio Comunale abbiamo deciso di proporre la seduta a porte chiuse, cosa che lo stesso Consiglio Comunale ha accettato. Dispiace e con rammarico costatiamo la poca serietà dell’articolo riportato dal Corriere Fiorentino. L’articolo si prende la licenza di accusare persone che non sono accusate da nessuno, verso le quali esprimiamo la nostra fiducia, sviluppa argomentazioni futili, mistificando la realtà della seduta che si è svolta a porte chiuse. La sensibilità dell’argomento, la gravità dei fatti denunciati, il dramma di tante persone coinvolte, che ripeto, hanno la nostra sincera e umana solidarietà, richiede la massima serietà da parte di tutti, e ognuno secondo le proprie responsabilità deve compiere atti responsabili. In particolare, l’informazione deve essere corretta, fatta con discrezione, privilegiando la verità senza perdersi in banali pettegolezzi, in banali storielle, in mezze allusioni, in piccinerie faziose che non aiutano nessuno, se non continuare a prestare il fianco a una squallida speculazione politica fatta sulla vita delle persone. L’Amministrazione Comunale di Vicchio rifiuta tutto questo ed invita, a qualunque livello si operi, a un comportamento consono alla gravità dei fatti, mettendo in atto atteggiamenti seri, costruttivi, nell’interesse primario di coloro, che a parole, tutti dicono di voler aiutare. L’Amministrazione Comunale di Vicchio
E, come replica al duro comunicato diffuso dal Comune di Vicchio, ecco quanto afferma (e pubblica) il Corriere Fiorentino:
Il Corriere Fiorentino ha fatto solo il suo dovere, cioè la cronaca di un Consiglio comunale, dove sono state fatte domande alle quali ancora non è stata data risposta. Nella sua lettera il sindaco di Vicchio, Roberto Izzo, non ci contesta in concreto alcuna imprecisione, ma ci rimprovera genericamente di aver dato conto della riunione. La vicenda del Forteto è stata “a porte chiuse” per troppo tempo per continuare ancora con i silenzi. Per fortuna la commissione regionale ha fatto entrare un po’ di aria pulita, speriamo che altri seguano l’esempio di quella relazione bipartisan. E aprano porte e finestre. C’è bisogno solo di verità, e di trasparenza. (Giulio Gori)
 

 

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