Anna Maria Luisa fu l’ultima discendente del ramo granducale dei Medici. Figlia di Cosimo III de' Medici, Granduca di Toscana e di Margherita Luisa d'Orléans, fu soprannominata Elettrice Palatina perché andò in sposa al principe tedesco Giovanni Guglielmo II di Wittelsbach-Neuburg, Elettore del Palatinato (regione storica della Germania occidentale, dominio di conti elettori palatini del Sacro Romano Impero).
Si sposarono nel 1691, prima per procura e poi ufficialmente a Innsbruck. Un contemporaneo così descrisse la principessa: alta, con carnagione chiara, occhi grandi ed espressivi, neri come i capelli.
Quello fra Anna Maria Luisa e Giovanni Guglielmo fu un matrimonio armonioso, anche se senza eredi e Anna Maria Luisa fu una grande mecenate di musicisti e autori di teatro, tra cui Molière.
L'Elettore Palatino morì nel giugno 1716 e Anna Maria Luisa tornò a Firenze nell'ottobre 1717, dove restò fino alla morte, avvenuta nel 1743 e con la quale si estinse il ramo granducale della famiglia Medici.
A lei va il merito della stesura di un atto giuridico, conosciuto con il nome di Patto di Famiglia, stipulato il 31 ottobre 1737 con Francesco Stefano di Lorena, grazie al quale l’ultima erede della casata vincolava allo Stato (il Granducato di Toscana passato nel frattempo ai Lorena in seguito alla morte dell’ultimo esponente maschile della dinastia, Giangastone, avvenuta proprio nel 1737) tutto il complesso dei beni che facevano parte delle collezioni medicee.
Così "Gallerie, Quadri, Statue, Biblioteche, Gioje ed altre cose preziose... della successione del Serenissimo GranDuca" sarebbero rimaste a Firenze "per ornamento dello Stato, per utilità del Pubblico e per attirare la curiosità dei Forestieri e non ne sarà nulla trasportato e levato fuori dalla Capitale e dello Stato del Gran Ducato".
Se oggi milioni di visitatori e chi abita a Firenze possono ammirare dipinti, sculture, arazzi e porcellane, lo devono ad Anna Maria Luisa de’ Medici.