L’intervento del sindaco Leonardo Romagnoli © Aldo Giovannini
In un Borgo assolato e semi deserto, lo scorso lunedì 2 giugno 2025, è stata ricordata la festa del ”2 giugno” giorno in cui nel 1946 l’Italia in seguito ai risultati del referendum istituzionale, indetto per il 2 giugno 1946 per determinare la forma di Governo a seguito della fine della seconda guerra mondiale (1940/1945). Per la prima volta in Italia partecipavano anche le donne a una consultazione politica nazionale: risultarono votanti circa 13 milioni di donne e 12 milioni di uomini, pari complessivamente all'89,08% degli allora 28.005.449 aventi diritto al voto.
Nacque così la Repubblica Italiana. Anche se in forma molto ridotta e semplice (ma dobbiamo dare atto, salvo errori & omissioni, che non era mai stata festeggiata), anche l’amministrazione comunale di Borgo San Lorenzo ha voluto ricordare questo evento con una cerimonia con la deposizione di una corona d’alloro al monumento delle Vittime Civili di tutte le guerre in piazza del Poggio. Erano presenti fra gli altri, il sindaco Leonardo Romagnoli, il vice sindaco Silvia Notaro, alcuni assessori e consiglieri, quindi il comandante della compagnia dei Carabinieri Capitano Francesco Ferrara, accompagnato dal Maresciallo comandante la Stazione dei Carabinieri Pietro Vecciarelli, il Luogotenente della Guardia di Finanza Vincenzo Emanuele, dalla Polizia Municipale, e una discreta rappresentanza del Gruppo Alpini con il responsabile capo gruppo Giuseppe Tronconi e non per ultimo dallo scrivente di questa note come delegato del Mugello dell’Associazione “Vittime Civili” in rappresentanza del presidente regionale Cav. Aurelio Frulli.
La sera, eccoci all’interno della splendida chiesa di San Francesco a Borgo San Lorenzo (sempre lungimirante la famiglia Fondi Negrotto Cambiaso per aprire questo unico edificio sacro gotico del Mugello dedicato al Santo D’Assisi nel XIII secolo), per seguire il concerto della “Corale Santa Cecilia 1909”, in programma una delle pagine più belle e affascinanti di Pier Luigi da Palestrina: la “Missa Brevis”; è questa una composizione come ha spiegato il Maestro Direttore e concertatore Andrea Sardi, composta da Giovanni Pierluigi da Palestrina, pubblicata per la prima volta nel 1570 nel Terzo Libro delle Messe di Palestrina e da allora ristampata più volte. Il suo titolo può essere fuorviante, poiché una missa brevis a quattro voci si riferisce comunemente a una breve messa, che non è semplicemente un capolavoro.
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L’esecuzione è stata perfetta, la corale borghigiana si è dimostrata all’altezza e i coristi, sotto la direzione di Andrea Sardi, non hanno avuto una benché minima sbavatura, il percorso è andato avanti con compattezza, fino al termine, accolto da tanti scroscianti applausi dal numerosissimo pubblico presente, con la corale che ha replicato in “bis” il “Gloria”. Una autentica ovazione.
Una nota aggiuntiva, il 2 giugno del 1946 per festeggiare il Referendum, ebbe luogo in piazza Garibaldi a Borgo San Lorenzo un concerto della Banda Musicale “Giuseppe Verdi” da poco ricostituita, concerto che fu diretto da un giovane Maestro Silvano Sardi, prima di partire per Taranto dove nel tempo divenne direttore del Conservatorio musicale “Paisiello”. Si dice il destino dopo ben 79 anni il nipote Andrea Sardi, ha diretto lo scorso 2 giugno 2025 il concerto in San Francesco. Corsi e ricorsi della vita!!


