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21 febbraio 1775, apre alla Specola il Museo di Storia Naturale

Uno dei luoghi più fantastici della città.

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Il museo della Specola Il museo della Specola © Facebook
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Entrare in quei grandi saloni desta una certa impressione, tra fossili preistorici, teche d’insetti tropicali che sembrano usciti da un film di fantascienza e animali di cui, mai, avremmo neanche ipotizzato l’esistenza.
Il Museo di Storia Naturale della Specola è, se visto con gli occhi di un bambino, un luogo del mistero e delle meraviglie, dove tutto avvince, dove storia e scienza insegnano ma è l’immaginazione che dipinge gli scenari più affascinanti.

E per un adulto?
Chi è un po’ più grande vi può trovare le testimonianze dei propri studi, recenti o meno, la complessa bellezza della natura, la consapevolezza di come il conoscere corrisponda all’arricchirsi.
Tutto questo lo dobbiamo alla volontà del Granduca Pietro Leopoldo che, spinto dal pensiero di Galileo e influenzato dai crismi illuministi dell’epoca, pensò bene di riunire, nella prima storica sede di Palazzo Torrigiani in via Romana, varie collezioni scientifico - naturalistiche risalenti addirittura ai fasti medicei.
Le collezioni spaziano tra le più varie tematiche, dalla zoologia all’anatomia, dalla botanica alla geologia e mineralogia, dalla biomedicina all’antropologia e etnografia. L’abate Felice Fontana, primo storico direttore del museo, lo definì un “teatro della natura”: aveva proprio ragione.

Da 1° settembre 2019 il Museo 'La Specola' è stato chiuso al pubblico per lavori di riqualificazione, con un notevole ampliamento espositivo del 1° e 2° piano, anche per ospitare la collezione di Mineralogia e Litologia adesso in via La Pira e una ricca offerta museale con attività didattico-educative per le famiglie e laboratori per i più piccoli.

Oggi, 21 febbraio, era prevista la cerimonia di inaugurazione della riapertura della Specola al pubblico, con quasi un anno d'anticipo sulle celebrazioni del 2025, quando il museo festeggerà i 250 anni di attività. A seguito della tragedia di Via Mariti del 16 febbraio, in segno di rispetto per le vittime, la cerimonia è rinviata a lunedì 26 febbraio.

 

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