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25 gennaio 1820, inaugurato il Gabinetto Vieusseux

Un centro culturale d'eccellenza mondiale.

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Il Gabinetto Viesseux Il Gabinetto Viesseux © Facebook
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Prima della sua inaugurazione, non esisteva a Firenze un centro culturale paragonabile a questo: il Gabinetto si proponeva di offrire in lettura con costante aggiornamento il meglio delle pubblicazioni italiane e straniere, con il fine dichiarato di porre in contatto Firenze e la Toscana e più in generale l’Italia, con le più innovative esperienze internazionali.
Non a caso può considerarsi uno dei luoghi di incubazione della letteratura nazionale italiana.
Il Gabinetto Vieusseux diventò nel giro di pochi anni un riferimento essenziale per intellettuali e imprenditori toscani e italiani, proponendosi anche come punto di riferimento per i tanti stranieri in transito a Firenze.

Vi aderirono, infatti, personaggi come Giacomo Leopardi, Gino  Capponi, Pietro Colletta, Pietro Giordani, Vincenzo Gioberti e tanti altri.
Qui infatti si incontrarono, nel 1827, Giacomo Leopardi e Alessandro Manzoni.
Insomma, uno dei luoghi di gestazione della letteratura nazionale, in un processo che, per molti aspetti affiancò, e a volte anticipò, le vicende storico-politiche del Risorgimento.

A volerlo fortemente fu Giovan Pietro Vieusseux, nato a Oneglia (Imperia) da genitori originari di Ginevra, il 28 settembre 1779.
Sin da giovanissimo affiancò il padre nei commerci e nei numerosi viaggi di lavoro che lo portarono in tutta Europa e in Russia, ma i sentimenti liberali e la passione per la cultura lo attirarono a Firenze, dove si stabilì nel 1819.

Nel dicembre di quello stesso anno Vieusseux annunciò l’apertura, a Palazzo Buondelmonti, in piazza Santa Trinita, di un centro culturale di lettura di giornali e libri, italiani e stranieri, animato da approfondimenti, dibattiti e conversazioni.

Il Gabinetto Scientifico Letterario di Giovan Pietro Vieusseux venne quindi inaugurato il 25 gennaio 1820.
Nelle tre stanze destinate alla lettura, al primo piano del Palazzo, Vieusseux dispose 42 giornali "scientifici e letterari".
Il giorno dell’inaugurazione 17 persone sottoscrissero il proprio abbonamento per un anno al Gabinetto.

Il primo nome, registrato personalmente da Vieusseux, fu quello di "Monsieur de Lagerswaerd Ministre de Suède"; seguirono, fra gli altri, le firme di Giovan Battista Niccolini, del banchiere Louis Wolff, di Giovanni Fabbroni, Rodolfo Castinelli, Gaetano Cioni, Cosimo Lazzerini, Tommaso Tonelli..

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