In 400 alla visita delle sette chiese © n.c.
Mentre Borgo San Lorenzo, venerdi 25 marzo 2016 era sulle cronache regionali per la presenza di Rai tre nella trasmissione “Mimandaraitre” dove il comune borghigiano, ha ricevuto riconoscimenti per la campagna “Vivere a spreco zero” sostenendo il progetto dell’associazione Le Mele Di Newton, dall’altra parte della cittadina e precisamente nello spazio antistante il Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo, oltre 400 persone (per l’esattezza 413), giovani e giovanissimi, ragazzi e ragazze, bambini piccolini in carrozzina con i loro genitori e tanti altri, hanno preso parte alla tradizionale “ Visita delle Sette Chiese ” nel giorno del venerdi Santo per la cristianità, quando cioè morì Gesù Cristo. Dopo aver oltrepassato Borgo per raggiungere la collinetta dei Cappuccini a San Carlo e la Casa di Riposo San Francesco, il lunghissimo corteo si è poi portato alla chiesa di Santa Maria a Fagna, quindi la Propositura di Scarperia, dove poi hanno consumato il pranzo al sacco, per poi rimettersi in cammino verso la chiesetta di San Michele a Figliano, raggiungendo la Pieve di San Giovanni Maggiore per poi rientrare a Borgo San Lorenzo nel Santuario del SS. Crocifisso. Al loro arrivo la stanchezza si leggeva nei volti di tutti, ma nello stesso momento la gioia e la felicità di esserci stati, come ha detto un ragazzino riconoscendoci “ c’ero anch’io!” Nei giorni in cui al sacerdote di Londa, dopo essere stato irriso e offeso sui vari social, dopo avergli vietato la benedizione pasquale, Borgo ha risposto con questa lunga camminata, senza irrisioni, senza offese, ma in modo umano, civile, ma più che altro sereno, pregando. Non è questa la casa dell’odio; è in altre parti. Tre cavalieri e un bel brizzolino precedono il corteo verso la collina di San Carlo . Genitori e bambini in carrozzina Suor Prudente delle Suore Stigmatine (98 anni!!), voleva partecipare alla visita delle Sette Chiese, ma Graziano l’ha sconsigliata!
Alfredo
complimenti Giovannini, senza paure per nessuno ma a testa alta