Con un cerimonia dignitosa e profondamente partecipata da tutte le persone presenti, sabato scorso 25 maggio 2024, è stato commemorato a Ronta di Mugello, l’80° Anniversario del tragico bombardamento aereo, che causò la morte nel piccolo rione detto “Il Poggio” di trenta inermi civili, alcuni dei quali all’interno dell’Oratorio di San Giuseppe attiguo alla vecchia Casa di Riposo.
Sembra ieri quando 30 anni orsono, 25 maggio 1994, eravamo presenti nel 50° anniversario, in mezzo a tanti cari amici che non sono più, e con il tempo che vola, ma fortunatamente in tempi aridi di valori, ancora non cancella, abbiamo ritrovato lo stesso spirito solidale e cristiano, in tutti i presenti che non hanno dimenticato il sacrificio dei loro cari.
L’amministrazione comunale era presente con il sindaco Paolo Omoboni, che ha voluto porre l’accento sull’inutilità delle guerre, citando gli scenari bellici in atto nel mondo proprio in questi giorni, e che all’odio – chiosa il primo cittadino - si risponde con l’impegno, la cooperazione, con il darsi una mano gli uni gli altri nella pace e nel vivere civile. Accanto al sindaco anche l’assessore Patrizio Baggiani, residente a Ronta, che ha ricordato l’impegno dell’amministrazione comunale per questi anniversari ed eventi storici.
Dopo la deposizione di una corona d’alloro sotto la lapide esterna sulla facciata dell’Oratorio dove sono scolpiti i nomi delle vittime civili, presenti anche una delegazione del Gruppo Alpini di Borgo San Lorenzo, è stata celebrata la Santa Messa in suffragio delle vittime, officiante il cappellano della Pieve di San Lorenzo don Francesco Alpi, che ha sostituito il parroco di Ronta don Nicolò Santamarina, in pellegrinaggio con un gruppo di rontesi al Santuario di Lourdes. Al termine della funzione religiosa, è stato molto emozionante la lettura dei nomi dei trenta rontesi morti sotto le bombe. Una particolarità di questa cerimonia è stata la presenza di alcuni congiunti facenti parte dell’antica e nobile famiglia Edlmann, che avevano beni e possessi a Ronta, compreso la loro villa al Poggio attigua all’Oratorio della RSA d San Giuseppe, fra cui la gentile e carissima signora Bona Eldmann, figlia primogenita del Signor Franco Edlmann che morì sotto il bombardamento, che alla bella età di 100 anni (auguri e complimenti), ha ritrovato la signora Anna Hilda Magnani Canesi, che giovanissime furono testimoni oculari di quel tragico evento.
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Presenti anche, fra gli altri, i componenti della famiglia Tucci, che ebbero due congiunti morti ricordati in un piccolo libretto che fu scritto dal Maestro Fulvio Tucci, uno dei comandanti della Brigata Rosselli Giustizia e Libertà. Siamo felici di aver collaborato per questa cerimonia, terminando questa recensione con la pubblicazione della foto della lapide dove sono impressi i nomi delle vittime affinché ne resti testimonianza, cosi come facemmo 30 anni orsono su il settimanale “Il galletto”.