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A Dicomano la pittura scende in strada

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A Dicomano la pittura scende in strada A Dicomano la pittura scende in strada © n.c.
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In una splendida giornata soleggiata, in occasione della Fiera Agricola di Dicomano, fra le tante manifestazioni collaterali in modo particolare nel settore culturale, registriamo la mostra personale del pittore-poeta Fabrizio Scheggi nella grande Sala delle Esposizioni all’interno del palazzo Comunale e una collettiva di alcuni pittori facenti parte dell’associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico”

(fra gli altri Adriano Bolognesi, Enrico Pazzagli, Mauro Baroncini, Marco Chiarini, Andrea Maestrini e Alessandro Aquia), dove avevano allestito con cavalletto, tavolozza e dipinti, l’ultila loro produzione proprio sotto i porticati del centro storico dicomanese. Il pittore Fabrizio Scheggi ci presenta una mostra tradizionale, com’è suo costume, dove la figurazione panoramica e paesaggistica ci inoltra fra casolari sparsi nei vari meandri mugellani, maggiatiche, colline, fra campi di grano e girasoli, campi, dove sembra che il tempo si sia fermato per sempre, come se appunto la civiltà rurale e contadina sia sempre al suo posto immutabile ed eterna. Molto migliorato nel tratto, nel disegno e nel colore; una bella mostra questa di Fabrizio Schegi, autore fra l’altro di un piccolo libretto di racconti. I colleghi di Scheggi ognuno con la sua personalità come sopra scritto si sono distesi sotto i porticati del paese mugellani e guarda caso vicino a tanti affreschi murali che l’indimenticabile pittore Paolo Galli ( “il pittore pazzo “nel senso buono della parola come lo ricordavano gli amici), ha lasciato come testimonianza della sua bravura e dell’amore che portava al paese natio. Una bella giornata culturale quella vissuta a Dicomano. (A.G.)

Foto : Alcuni pittori facenti parte dell’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico” sotto i portici di Dicomano.Da sinistra Mauro Baroncini, Fabrizio Scheggi, Marco Chiarini,Cesare Biondi, Adriano Bolognesi, Enrico Pazzagli. Seduto al cavalletto, Andrea Maestrini.

(Foto A.Giovannini)

 

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