Un quartiere tutto al femminile quello che sta per prendere vita nel complesso della Manifattura Tabacchi: la scelta di intitolazione toponomastica delle vie, delle piazze e dei giardini che prenderanno vita tra poche settimane è ricaduta su sette donne.
Il primo lotto degli edifici ad uso abitazioni, uffici e negozi del progetto di riqualificazione urbana che sta trasformando l’ex fabbrica di sigari di Firenze in un nuovo quartiere contemporaneo, sta per essere consegnato e chi andrà ad abitarci o a lavorare si affaccerà su piazza delle Sigaraie, piazza Francesca Morvillo, via Elsa Morante, via Grazia Deledda, via Rita Levi Montalcini, giardino Emanuela Loi e il giardino pensile Gae Aulenti.
"La memoria collettiva non può fare a meno del contributo delle donne alla vita pubblica dell'Italia - ha sottolineato il sindaco Dario Nardella - siano esse architette, artiste, operaie, poliziotte, o scienziate. É la toponomastica che racconta chi siamo, qual è stato il nostro passato. Questa scelta è un segno concreto dell’attenzione di questa amministrazione alla figura della donna e al suo ruolo nella società".
“A donne che hanno fatto la storia del nostro Paese - spiega l'assessore alla toponomastica e alla cultura della memoria Maria Federica Giuliani - il Comune di Firenze vuole dedicare i nuovi spazi che si apriranno alla città con la fine dei lavori di rigenerazione urbana in atto nell’area della ex Manifattura Tabacchi. Un nuovo quartiere che sorge dove con l’occasione vogliamo riconoscere a donne del nostro tempo vie, piazze e giardini per colmare in parte quella differenza enorme che c’è nella toponomastica italiana in stragrande maggioranza al maschile. Anche da una strada intitolata a una donna passa il riconoscimento valore delle donne”
Piazza delle Sigaraie è la prima in cui ci si imbatte entrando nel complesso, quella con la torretta con l’orologio, e rispondendo positivamente alla richiesta avanzata dalla Cgil fiorentina di dedicare un luogo alle lavoratrici che in migliaia occuparono questi edifici per anni quando era attiva la lavorazione dei tabacchi per i sigari è stata di intitolare loro la piazza centrale, con il loro appellativo, rendendogli omaggio.
A 31 anni dalla strage di Capaci è dedicata al magistrato Francesca Morvillo, morta a neanche 50 anni compiuti insieme al marito Giovanni Falcone e ai tre uomini di scorta in quell’attentato. Per riaffermare la lotta alla mafia, nell’anno in cui ricorre il trentennale della strage di via dei Georgofili, il Comune di Firenze vuole dedicare a futura memoria questo spazio che prenderà vita in un quartiere nuovo per la città ricordando gli eroi del nostro tempo.
Con lo stesso spirito è dedicato a Emanuela Loi uno dei giardini del complesso: poliziotta 25enne morta in servizio nella strage di Via D’Amelio mentre faceva la scorta a Paolo Borsellino insieme ad altri 4 colleghi, 57 giorni dopo l’attentato a Capaci. È stata il primo agente donna della polizia di Stato a cadere in servizio, e fu una delle prime che venne scelta per i servizi di scorta.
Alla figura della grande scrittrice e poetessa del ‘900 Elsa Morante sarà intitolata una via. Autrice di importanti romanzi della storia della letteratura italiana, impegnata nella vita civile e sociale, è stata la prima scrittrice donna a vincere il Premio Strega nel 1957 con ‘L’Isola d’Arturo’, a Firenze mancava un’area a lei dedicata (era intitolato solo un Istituto professionale oggi accorpato nell’Istituto statale di istruzione superiore in via Chiantigiana “Morante-Ginori Conti”).
Alla scienziata Rita Levi Montalcini, morta a 103 anni nel 2012, è dedicata un’altra via: Premio Nobel per la Medicina, unica italiana ad essere insignita di tale titolo. Riuscì a studiare nonostante l’entrata in vigore delle leggi razziali la costrinsero a lasciare l’università di Torino per proseguire a Bruxelles, e nel 1943 scampò alla deportazione rifugiandosi a Firenze. Molte le sue battaglie sociali per l’emancipazione femminile, fu nominata senatrice a vita dal presidente Ciampi come riconoscimento della nazione.
Scrittice a cavallo tra il diciannovesimo e ventesimo secolo, Grazia Deledda rientra a buon diritto tra le figure della letteratura italiana da celebrare a Firenze. Premio Nobel in questo campo nel 1927 con questa motivazione: “Per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale, e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”.
All'architetta Gae Aulenti, morta nel 2012, che aveva iniziato i suoi studi al liceo Artistico di Firenze, è dedicato giardino pensile progettato dal paesaggista Antonio Perazzi, che sta crescendo, sul tetto dell’edificio posto al centro di Piazza Morvillo. Lo scenografico giardino sarà uno spazio verde aperto al pubblico che conterà 100 alberi, 1.300 tra arbusti e perenni e 250 mq di piante tappezzanti. Tre fasce di vegetazione, cascate di fiori leggeri, cespugli dalle foglie aromatiche e piante della tradizione orticola fiorentina. Alla grande architetta e designer italiana conosciuta e apprezzata in tutto il mondo è intitolato il luogo più evocativo del complesso.