È stato un concerto affascinante e curioso quello che si è svolto ieri sera, 8 novembre, presso la Sala Garibaldi di Scarperia: tastiere e percussioni che arrivano dalla Sardegna per improvvisare fantasie sonore. Si chiamano “Abà” e rispondono ai nomi di Gianfranco Fedele e Alessandro Cau. “Abà” significa “adesso” in sardo e denomina un progetto musicale di libera improvvisazione che mira a evocare paesaggi sonori; si basa su due approcci musicali principali, uno percussivo-rumoristico e l'altro armonico-melodico, i quali s’intrecciano e si mescolano con una varietà di effetti sonori prodotti da materiali diversi e talvolta di uso comune, come un macinino da caffé, una scopa da caminetto, un campanaccio o una catena che, nell’insieme, producono nell’ascoltatore una sensazione familiare e straniante allo stesso tempo. La serata si è aperta con l’intervento di un esponente del gruppo Emergency di Firenze che ha inaugurato la mostra fotografica che ritrae l’esperienza del nuovo ambulatorio di Emergency a Porto Marghera e ha raccontato gli interventi dell’associazione in Italia e nel mondo. Il concerto è invece partito con l’immersione in un’improvvisazione sonora del famoso video in bianco e nero di Man Ray, “L’étoile de mer”, che ha intrattenuto in silenziosa percezione il pubblico presente. La serata è poi proseguita con una serie di brani che andranno a comporre il CD di prossima uscita del duo sardo, con titoli tanto evocativi e archetipici - “Calispera”, “Terramadre”, “Frattempo”, quanto le sonorità che rappresentano. Il pubblico presente, nonostante non fosse numeroso, ha salutato con apprezzamento e calore l’ondata sonora sarda, che ha portato una ventata di sperimentazione musicale anche nel nostro Mugello. Complimenti quindi a Gianfranco Fedele, pianista e compositore, pugliese di nascita e sardo d’adozione, e ad Alessandro Cau, batterista e percussionista, sardo d.o.c., con un grande in bocca al lupo da parte della nostra Redazione per il CD di prossima pubblicazione!