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Cresce l’accoglienza dei rifugiati da Gaza nel territorio fiorentino, tra solidarietà e criticità

Sul piano internazionale, l’associazione sottolinea come la situazione nella Striscia di Gaza continui a essere...

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 Striscia di Gaza Striscia di Gaza © Associazione Amicizia Italo Palestinese
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La presenza di rifugiati provenienti dalla Striscia di Gaza nel territorio fiorentino continua ad aumentare, delineando un quadro complesso che richiede interventi di accoglienza strutturati e di lungo periodo. Secondo quanto riportato dall’Associazione di Amicizia Italo-Palestinese Onlus, il progetto di supporto attivo sul territorio segue attualmente 149 persone, numero destinato a crescere con l’arrivo imminente di nuovi nuclei familiari.

Tra gli eventi più significativi delle ultime settimane si segnala la nascita, il 12 novembre, di Aslan, il secondo bambino originario di Gaza nato a Firenze, mentre una terza nascita è attesa a breve. Parallelamente, nuove famiglie sono giunte attraverso percorsi sanitari e umanitari, con ingressi registrati anche presso l’ospedale Meyer e a Viareggio tramite il PCRF. Un ulteriore nucleo familiare composto da sette persone è in arrivo, ampliando ulteriormente la comunità seguita.

Alcune famiglie sono state recentemente trasferite in una struttura della Fondazione Giovanni Paolo II a Reggello, dove hanno trovato un’accoglienza considerata positiva grazie al coinvolgimento di una rete di associazioni locali. Rimane invece più problematica la situazione di altri nuclei arrivati nei mesi precedenti e ospitati in emergenza presso l’Opera Madonnina del Grappa. Per queste famiglie non è stata ancora individuata una sistemazione abitativa stabile, nonostante le segnalazioni e le richieste avanzate anche in sede istituzionale e attraverso i mezzi di informazione.

Sul piano internazionale, l’associazione sottolinea come la situazione nella Striscia di Gaza continui a essere estremamente critica. Nonostante annunci di accordi e cessate il fuoco, viene evidenziata l’assenza di condizioni che consentano un ritorno sicuro dei rifugiati nel breve periodo. Questo contesto rende necessario un sostegno continuativo alle famiglie accolte, che va oltre la semplice assistenza emergenziale e punta a favorire integrazione, autonomia e il mantenimento di legami con i familiari rimasti nei territori di origine.

In tale prospettiva, l’associazione ha avviato una campagna di sostegno economico, presentata anche come gesto solidale in occasione delle festività natalizie. L’iniziativa si affianca a un ampio fronte di solidarietà già attivo, che coinvolge realtà associative, eventi culturali e soggetti privati, contribuendo a rafforzare una rete di supporto fondamentale per affrontare una situazione umanitaria complessa e destinata a protrarsi nel tempo.

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