Una bella e appassionata cronaca della gara: È difficile soppesare le parole, trovare un giusto equilibrio tra quanto vissuto, e visto, in campo, e quel che dice il risultato, quanto mai amaro per il Rugby Mugello in questa sesta giornata di campionato. La storia e la ragione, si sa, la dettano i vincitori, ma mai quanto oggi questa dura legge è stata crudele per gli uomini del Mugello, che escono sconfitti solo nel punteggio, un 25-26 che certamente non rende fede a quanto avvenuto al Romolo Landi. Il Mugello arriva a questo importantissimo incontro con la prima in classifica dopo due settimane di stop che hanno lasciato strascichi. Per quanto si voglia credere che il campo ti restituisca quanto sacrifichi per questo sport, alle volte le ricompense sono difficili da vedere o apprezzare, e quindi ci si ritrova ad affrontare una delle partite più importanti con una formazione rimaneggiata, in scarsa salute e con molte soluzioni provate solo in teoria. È però in domeniche come queste che capisci quanto sei fortunato a poter giocare la domenica insieme ai tuoi compagni, che siano in campo o alla staccionata o in capo al mondo. La partita inizia in una nervosa parità, con ambo le squadre che trovano difficile manovrare al largo, e optano per una serie ripetuta di percussioni vicine ai punti d’incontro, alternate all’uso del piede. Quando invece si aprono degli spazi, è il Mugello a saperli sfruttare per primo, sfruttando delle imprecisioni nella maglia difensiva avversaria e costringendo al fallo gli ospiti. Vannini porta dunque in vantaggio il Mugello trasformando l’ennesimo piazzato di questo campionato. Ma come tante, troppe altre volte quest’anno il Mugello si ritrova subito in difficoltà: la scarsa disciplina dei locali, che non sono pronti a riposizionarsi a seguito di alcuni falli loro comminati, consente agli ospiti di risalire il campo e mettere sotto pressione la difesa mugellana. Difesa che comunque tiene duro, e che viene fiaccata infine solo da una coppia di pesanti cartellini gialli. Squadra avversaria che va in vantaggio dunque, non una ma ben due volte, prima al largo e poi a seguito di un calcio mal gestito dalla retroguardia di casa. E 3-12, contro la capolista imbattuta, ma il Mugello non smette di lottare. Superato lo shock dei due cartellini, riprende invece a macinare gioco ed impone il suo ritmo, riuscendo a trovare nuovamente la via dei pali con Vannini, 6-12. La partita si riapre, ma nuovamente, è proprio nel proprio momento migliore che il Mugello si infligge un colpo debilitante. In doppio vantaggio numerico, e territoriale, consente agli avversari di segnare a seguito di una scelta sbagliata in fase di alleggerimento, andando così a chiudere il primo tempo sul parziale di 6-19. Ma nuovamente, con una mischia stanca ed acciaccata, sotto di tre mete senza averne segnate, non è questo il momento in cui il Mugello si piega. Il rientro in campo invece è caratterizzato da un’infinita voglia di raddrizzare un punteggio che assomiglia sempre più ad un torto subito. Questa voglia però non si concretizza subito in punti, ma in una serie di giocate estemporanee e discontinue, che non portano a cambiamenti sul tabellone. Infine, sospinti dal pubblico e da una voglia matta di rivalsa, i padroni di casa trovano la via della meta per la prima volta, segnando su di un cambio di fronte con Maestrini. Il tabellone dice 13-19, e l’impresa è nell’aria, o almeno così sembra. Gli ospiti invece trovano le forze per un ultimo slancio, e dopo aver guadagnato una mischia in loro favore sulla cinque di casa, segnano con una ripartenza della terza centro. A dieci minuti dalla fine, il punteggio è 13-26, ma non è questo il momento in cui il Mugello si piega, perché continuerà a lottare fino alla fine. Prima è Innocenti che segna la sua prima meta in seniores approfittando della mancanza di una guardia in ruck, ed infine è Vannini che schiaccia nuovamente in meta a seguito di una rolling maul nei cinque avversari. Il punteggio è dunque sul 25-26 per gli ospiti, con la realizzazione ancora da calciare, ed è qui che si è fatta la differenza tra vincitori e vinti, su di una palla designata dentro o fuori. Il resto della storia è già stato scritto, ma il Rugby non è solo trovarsi dalla parte giusta o sbagliata di due pali, e domenica questo è stato per tutti a vedersi. “Noi pochi, noi felici pochi, noi banda di fratelli” Man of the Match: Davide Maestrini. Nessun errore, costante avanzamento, grandissima dedizione. LA FORMAZIONE Monaci Simone Di Stefano Alberto Demetri Daniele Vigiani Davide Mazzone Lorenzo Michelutto Davide Carpini Valerio Signorini Emiliano Vannini Lorenzo Ulivi Paride Pikula Dawid Innocenti Pietro Belli Alberto Maestrini Davide Mattera Lorenzo Fratini Marco Vannini Davide Giuliano Daniele Bartoloni Giacomo Trifu Andrea