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Ancora una lite tra clienti in un bar del centro: naso rotto e 30 giorni di prognosi per uno dei contendenti

Il Questore Maurizio Auriemma sospende nuovamente la licenza al pubblico esercizio.

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Nuova sospensione allo stesso bar. Nuova sospensione allo stesso bar. © Ufficio stampa
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Dalla mezzanotte del 22 ottobre è scattata, per 10 giorni, la sospensione della licenza per un esercizio pubblico del centro di Firenze disposta, ai sensi dell’art. 100 del T.U.L.P.S., dal Questore della provincia di Firenze Maurizio Auriemma.

Il provvedimento, predisposto dalla Divisione Polizia Amministrativa e Sociale della Questura di Firenze e notificato ieri dalle volanti di via Zara, è stato adottato a seguito di quanto riscontrato la notte di sabato scorso dagli agenti della Polizia di Stato impegnati nei servizi di prevenzione e controllo del territorio.

Proprio le volanti, poco dopo la mezzanotte, sono intervenute nell’esercizio pubblico a seguito di una violenta lite tra due clienti.Secondo quanto emerso, uno dei due sarebbe stato aggredito dall’altro. L’aggressore, di probabili origini straniere, si sarebbe poi allontanato facendo perdere le proprie tracce, mentre la vittima dell’episodio sarebbe finita in ospedale con il naso rotto.
L’uomo, un 35enne, sarebbe stato poi dimesso con una prognosi di 30 giorni per la frattura delle ossa nasali.

Appena un mese fa, più precisamente il 21 settembre, lo stesso pubblico esercizio era stato oggetto di un altro provvedimento di sospensione dell’attività per 5 giorni, poiché all’interno si erano verificati fatti analoghi, complice - nella circostanza - anche l’abuso di alcol.

Anche in questo nuovo provvedimento adottato dal Questore Maurizio Auriemma è evidenziato come sia emersa una situazione di “pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica” - essendo il pubblico esercizio in questione stato “teatro di un fatto di eccezionale violenza, a seguito del quale un avventore ha riportato importanti lesioni al volto”.

Proprio sulla base dell’articolo 100 del TULPS, il Questore può infatti sospendere la licenza ad un pubblico esercizio dove siano avvenuti disordini o che sia ritrovo abituale di persone pregiudicate o pericolose o che costituisca comunque un pericolo per l’ordine pubblico, per la moralità pubblica, il buon costume o per la sicurezza dei cittadini.

Nel caso in cui gli episodi che hanno portato a tale sospensione si ripetano nel tempo, la licenza può anche essere revocata.

Dall’inizio dell’anno il Questore Maurizio Auriemma ha disposto ben 27 sospensioni della licenza a bar, discoteche, locali e market della provincia di Firenze.

I provvedimenti, che in alcuni casi, anche recenti, hanno inoltre interessato l’hinterland del capoluogo toscano, sono stati tutti emessi a seguito di fatti accertati o dalla Polizia di Stato o dall’Arma dei Carabinieri o dalla Polizia Municipale di Firenze.

Gli agenti, in alcuni casi e i militari in altri, nel corso degli ultimi dieci mesi, sono intervenuti anche per sedare violenti liti e tafferugli, spesso anche tra giovani in stato di ebbrezza; è stata inoltre talvolta accertata la presenza di persone considerate pericolose in alcuni di questi locali e, infine, in diverse circostanze le donne e gli uomini in divisa si sono trovati a soccorrere dei minorenni finiti poi in ospedale a seguito dell’abuso di sostanze alcoliche.

Tutte queste tipologie di episodi, che apparentemente possono sembrare eterogenei, hanno tutti in comune il forte allarme sociale che ne deriva.

La incauta e vietata somministrazione di alcol a minori, ad esempio, si è rivelata, in ben 8 diverse situazioni, causa di tale allarme, con pericolo per la salute dei giovanissimi e ovvie ripercussioni sull’ordine pubblico e la sicurezza di tutti i cittadini.

Secondo quanto emerso negli ultimi mesi, sempre il “fattore alcol” sarebbe stato il denominatore comune alla base di almeno altri 8 episodi, sfociati nei casi specifici anche in fatti di violenza, che sono costati la sospensione della licenza agli esercizi teatro di queste vicende accertate dalle Forze di Polizia fiorentine.

Quest’ultime, forti della loro stretta collaborazione, segnalano di volta in volta in via Zara gli avvenimenti di particolare gravità che si sono verificati nell’ambito di esercizi pubblici; la Divisione Polizia Amministrativa e Sociale ricostruisce le vicende, fa un’attenta analisi dei presupposti ed elabora i provvedimenti emessi infine dal Questore su tutta la provincia.

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