Nasce a Borgo 'Genitori insieme', per famiglie adottive... e non solo © n.c.
“Su iniziativa di alcuni genitori adottivi, si è costituito a Borgo San Lorenzo il gruppo “Genitori insieme… spazio per famiglie adottive, affidatarie e aperte alla vita”.
Il gruppo si riunirà ogni primo giovedì del mese per confrontarsi, mettersi in relazione reciproca, dialogare ecc su temi riguardanti la loro quotidianità e le loro scelte di vita….
Il gruppo si avvarrà, se lo ritiene opportuno, della consulenza di specialisti del settore: psicologo, psicomotricista, logopedia, neuropsichiatra infantile, facenti capo agli studi medici Studio Elle a all’Associazione Spazio Kalè.
Il prossimo incontro è fissato per il 6 novembre presso lo Studio Elle, via Giovanni XXXIII, n 34 a Borgo San Lorenzo (FI).
Per informazioni :
Ma ecco di seguito un testo informativo, redatto proprio dagli organizzatori del gruppo, utile a capire quali sono sono le sue finalità e quali sono i metodi che utilizzeranno. Ed è già attiva inoltre una pagina su facebook, con tutti gli aggiornamenti avente come nome lo stesso nome del gruppo.
“Sfortunatamente non è possibile riscrivere il passato: non importa quanto doloroso sia stato né quanto ci sentiamo feriti o colpevoli: non possiamo disfarci del danno. Dobbiamo smettere di desiderare di avere situazioni familiari migliori e continuare a vivere il resto della nostra vita. Smettere di pensare (e di desiderare) ciò che sarebbe potuto essere, ci renderà capaci di dare spazio alla realtà e alle persone “vere” che ora sono accanto a noi, sebbene anch’esse potrebbero non essere perfette … ma chi lo è?” (Pensieri di un figlio adottivo) Noi genitori, per far raggiungere una pace con il passato ai nostri figlioli e per capire come esso possa essere una risorsa per “colorare” le relazioni personali del presente, abbiamo bisogno di un consiglio, di un aiuto, di un abbraccio o semplicemente di un sorriso da chi ci è già passato o c’è ancora dentro e conosce le tempeste del nostro vivere. Per questo è nato a Borgo San Lorenzo il CENTRO PER FAMIGLIE ADOTTIVE… AFFIDATARIE…APERTE ALLA VITA! Lo spazio aperto alle famiglie è dunque uno spazio fisico pensato per una struttura gruppale volontaria per il mutuo aiuto e il raggiungimento di obiettivi particolari. E’ nato come una forma di collaborazione solidaristica fra persone che vivono un medesimo problema o situazione e che puntano ad un cambiamento personale e/o sociale. Questo spazio si occupa di EMPOWERMENT, intendendo con questo termine “..un processo di aumento dell’autoefficacia e riappropriazione della propria competenza sociale, tra i membri di una organizzazione, attraverso l’identificazione delle cause alla base del problema e attraverso la loro risoluzione, attuando modifiche organizzative, sociali, personali ecc”. Il principio di funzionamento del gruppo si basa:Non essendosi costituito al momento come associazione, lo spazio, concesso a titolo gratuito da Studio Elle, è, per ora, solo un luogo di incontro le cui chiavi sono state consegnate nelle mani di genitori con esperienza della vita adottiva e affidataria che godono di referenze qualificate e di cui Studio Elle si fida. I componenti del gruppo attivano un processo di problem solving cioè osservano come altre persone affrontano, con le loro stesse difficoltà, le diverse situazioni di vita quotidiana. Gli obiettivi che i partecipanti al gruppo si pongono, sono coscientemente studiati e decisi da loro, non sono cioè “prescritti o suggeriti” dall’esterno o dall’operatore. Vedere altri componenti del gruppo ottenere il successo nella soluzione dei loro problemi, motiva ad affrontare i rischi e le fatiche tipiche di un processo di cambiamento. Il primo passo positivo è la consapevolezza di poter parlare con altri di ciò che più pesa. La comunicazione è uno scambio reciproco di informazioni, racconti, emozioni, a cui tutti possono e devono prendere parte, seppure in maniera diversa a secondo del proprio bagaglio e delle proprie caratteristiche personali. Dove fosse necessario e preventivamente richiesto, potranno essere attivati percorsi di informazione su argomenti d’interesse comune da operatori specializzati.
- Sull’HELPER THERAPY secondo cui esisterebbe un effetto boomerang per cui, chi ha dato aiuto, chi si è mobilitato per gli altri, in realtà riceve aiuto e chi cerca di modificare/cambiare una persona, in realtà cambia se stesso (chi insegna apprende più velocemente e facilmente di chi è oggetto di insegnamento o dell’azione d’aiuto). Così diciamo che non ci sono professionisti dell’aiuto, ma tutti i membri devono partecipare per sé a tale processo di crescita e maturazione.
- Sull’esperienza comune a tutti i membri del gruppo, cioè chi ha condiviso un’identica condizione esistenziale è spesso più efficace e più credibile, nel porsi ed essere accettato come modello nei confronti dell’altro;
- Sull’informazione/educazione riguardo a soluzioni pratiche apprese dall’esperienza diretta che si sono rilevate efficaci
- Su processi di gruppo che costituiscono a loro volta fattori importanti di terapia che possiamo così elencare:
- Identificazione del soggetto in un gruppo primario di riferimento che egli riconosce con vissuti similari al proprio;
- Cadute delle difese psicologiche grazie all’azione, alle discussioni libere, al confronto, all’apertura emozionale;
- Facilitazione della comunicazione, in quanto i membri non sono disposti in gerarchia
- Nuove opportunità di socializzazione e aumento dell’autostima.


