Emergenza asilo nido a Fiesole: Cecilia Cappelletti, consigliera Lega della Città Metropolitana e commissario Lega sezione Fiesole – Valdisieve - Mugello afferma che: "numerose famiglie residenti nel comune di Fiesole si trovano in estrema difficoltà a causa dell’inagibilità dell’asilo nido nel plesso scolastico di Borgunto; inagibilità comunicata soltanto ad inizio agosto di quest’anno, nonostante i problemi strutturali dell’edificio siano noti all’amministrazione già dal luglio 2022.
La mancanza di manutenzione ordinaria dell’edilizia scolastica ed una comunicazione tardiva a più di quaranta famiglie da parte dell’amministrazione fiesolana se da una parte mette in evidenza la cattiva gestione del problema dall’altro mette decisamente in crisi le famiglie che si trovano, quasi all’improvviso, a trovare sistemazioni di tampone per i loro bambini senza poter usufruire dell’iniziativa “nidi gratis” perché costrette a cercare, e purtroppo difficilmente a trovare “asilo” nei comuni limitrofi .
Nell’attesa che la Sindaca Ravoni, dopo più di un anno, dia risposte concrete a queste famiglie, mi auguro che anche la Città Metropolitana, seppur gli asili nido non siano di sua competenza, possa aiutare nella ricerca di un immobile alternativo così come la Regione Toscana, dal proprio canto, metta in essere quanto di sua competenza."
Prontamente interpellata dalla nostra redazione arriva la replica della sindaca Anna Ravoni.
“Per fare chiarezza sul tema dell’Asilo nido di Fiesole, di cui molto si sta parlando in questo periodo, è necessario fare una rapida sintesi di quanto avvenuto nell’ultimo anno alla Scuola Teodoro Stori di Borgunto” – dice il Sindaco Anna Ravoni.
"Nell’estate 2022 l’Amministrazione si è vista costretta a intervenire sulla scuola, in somma urgenza, per il cedimento di una parte del tetto, effettuando anche le verifiche sulle strutture orizzontali della parte di immobile sottostante, che ne hanno permesso l’uso fino ad agosto di quest’anno.
L’Amministrazione ha poi valutato di farsi carico di ulteriori approfondimenti statici e sismici sull’edificio nel suo complesso, nell’ipotesi di sostituire l’intera copertura, analizzando così anche le strutture verticali dell’edificio.
Appena approvato il Bilancio 2023 e individuate le risorse, è stato predisposto il bando di gara per assegnare l’incarico per le verifiche, effettuate poi tra maggio e giugno e la cui risposta ufficiale è arrivata solo a fine agosto.
“Come ho spiegato ai genitori, nel corso dei colloqui che ho avuto con molti di loro e durante l’incontro che si è svolto lunedì 4 settembre online, per consentire a tutti di poter partecipare in maniera agevole, l’Amministrazione – continua il Sindaco Anna Ravoni – aveva effettuato, in parallelo con l’avvio delle verifiche, una prima mappatura di edifici potenzialmente idonei per poter eventualmente ospitare i bambini, in caso di un loro esito negativo. La comunicazione alle famiglie sulla concreta possibilità di non riaprire l’asilo nido di Borgunto è stata data appena arrivate le prime indicazioni informali sul probabile esito negativo della perizia, ovvero il 4 agosto scorso. Non abbiamo voluto aspettare il deposito ufficiale della relazione del tecnico incaricato (avvenuto il 25 agosto) proprio per consentire alle famiglie di avere più tempo, dato che anche per il Comune è stata una doccia fredda.”
Quello che è emerso, infatti, è che ci sono alcuni parametri (che non erano tra quelli presi in esame nelle verifiche effettuate nel 2022, perché queste non riguardavano le strutture verticali dell’edificio) che non rispecchiano le ultime prescrizioni inserite nella normativa del 2018 e che rendono la struttura inadeguata per l’attività scolastica.
“Fin dai primi di agosto – continua ancora il Sindaco Ravoni - abbiamo ricominciato a cercare nuovamente gli edifici che potessero essere idonei, oltre a quelli già individuati nella mappatura dei mesi precedenti. Abbiamo vagliato tutte le opzioni possibili sul territorio e anche nei comuni vicini, con la volontà di tenere insieme i bambini, perché siamo convinti che la continuità didattica e la territorialità siano elementi fondamentali.
Al momento sono due le soluzioni su cui stiamo concentrando tutti gli sforzi e che vogliamo definire nel corso di questa settimana, come concordato con le famiglie nel corso dell’ultima riunione. Contemporaneamente abbiamo chiesto alla Regione la possibilità di mantenere l’agevolazione dei “nidi gratis” per le famiglie coinvolte, anche qualora decidessero di trovare altre strutture in maniera autonoma. In questi casi, ci siamo impegnati ad aiutarle nel processo di trasferimento a strutture di comuni limitrofi (strutture individuate sulla base anche delle loro preferenze e in collaborazione con la Cooperativa che gestisce il nido) con un sostegno sia amministrativo sia economico”.
Queste le due soluzioni su cui il Comune sta lavorando: la prima, che consentirebbe una soluzione in tempi più brevi, riguarda alcuni locali commerciali a Caldine, di proprietà di un Istituto bancario, che il Comune potrebbe prendere in affitto insieme agli attigui locali di proprietà della Parrocchia, che si è subito resa disponibile; la seconda si concentra su alcuni locali all’interno di Casa San Giuseppe a Borgunto, che richiederebbero però maggiori lavori di adeguamento alle normative vigenti in materia di edifici scolastici. Non viene escluso, però, neppure il ricorso ai container, che tuttavia, richiedono tempistiche molto lunghe oltre ad un maggior impegno economico.