
Diciotto ottobre 2015, via il tagliando assicurativo dal cruscotto delle auto; un piccolo segno ma molto significativo, perché sta ad indicare che ormai il problema della liberalizzazione del settore assicurativo si è messo veramente in movimento e spetta adesso agli assicurati dare la spinta finale con la loro partecipazione attiva per il cambiamento. In questo anno si attendono le decisioni governative per regolarizzare la posizione fra assicurato e sua compagnia per la soluzione degli interventi sugli incidenti coperti da RCA. L’Assicurato non dovrà più affrontare la Compagnia Assicuratrice degli altri coinvolti negli incidenti, ma tratterà solo con la propria. Dopo la ricostruzione post-bellica degli anni 50, lo sviluppo edilizio, l’avvento dell’era della motorizzazione per la mobilità degli umani, la necessità di assicurarsi contro i rischi di incidenti, calamità, furti, incendi ecc. ha preso un posto talmente ampio nel contesto socio economico mondiale, da farle divenire obbligatorie per molti comparti, come ad esempio quello dei veicolare. Un avvento di proporzioni così notevoli, non poteva che creare grandi problematiche e richiamare l’attenzione delle Istituzioni Governative nazionali ed internazionali per legiferare adeguate normative. L’Unione Europea dalla sua costituzione ha infatti perseguito l’obiettivo della liberalizzazione realizzando ben 3 generazioni di direttive comunitarie, atte a produrre le condizioni per la costruzione di un mercato unico delle assicurazioni ed altrettante discipline comuni. La prima di queste risale al 1973, l’ultima al 1992. In questo lungo lasso di tempo, in alcune nazioni europee come il Regno Unito prima e Francia poi, si è raggiunto lo scopo a far data dal 1995; in Italia, la resistenza e talvolta il contrattacco della potente Lobby delle Compagnie (come ad esempio il forte aumento delle tariffe, in presenza di esplicite richieste governative di possibili applicazioni di ribassi) proprio in contemporanea con le liberalizzazioni messe in atto negli altri Paesi, ci ha fatto rimanere prigionieri del modo di distribuzione monomarca anziché di dar vita a metodi plurimarca, magari fatta da una ampia rete intermediaria, capace di offrire gli stessi prodotti in modo concorrenziale,e sono venuti in luce i pesanti difetti del sistema gestionale assicurativo in atto:
- L’impossibile applicazione di una chiara concorrenza;
- L’errato sistema di risarcimento dei danni effettuato dalla parte contraria e non dalla propria assicurazione;
- La nebulosa e dubbia applicazione di listini trasparenti sugli interventi di riparazioni danni.
- Obbligo di almeno 3 preventivi da presentare agli automobilisti
- Lotta alle frodi
- Guerra ai risarcimenti gonfiati
- Agevolazioni per chi installa la scatola nera a bordo del veicolo.
Giordano Saccardi