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Autolinee Toscane compie un anno e festeggia. Sale la protesta di autisti e utenti: "Nessun festeggiamento"

I Cobas annunciano un presidio: "Gli autobus non passano e loro festeggiano". L'azienda nega i festeggiamenti, ma i disservizi per gli utenti continuano.

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Autolinee Toscane autobus Autolinee Toscane autobus © Ok!News24
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A un anno dall'inizio della gestione del trasporto pubblico da parte di Autolinee Toscane, che fa capo al gruppo francese Ratp, che gestisce anche il sistema tramviario cittadino, e che è diventato così dal 1 novembre 2021 gestore unico del trasporto pubblico locale su gomma di tutta la Toscana scattano le polemiche.

L'azienda oggi 3 novembre, fanno sapere i sindacati, ha organizzato un evento per festeggiare la ricorrenza alla Fortezza da Basso. Ma c'è davvero poco da festeggiare raccontano gli autisti che molte volte in quest'anno hanno denunciato il peggioramento delle condizioni di lavoro. Poi ci sono gli utenti sul piede di guerra. Davvero tantissimi quelli che denunciano ritardi e corse saltate ogni giorno!

Due notti fa davanti alla storica sede ex Ataf di viale dei Mille sono comparsi degli striscioni di protesta: 'dodici mesi di vergogna, tornatevene in Francia', 'Spegnete pure la vostra candelina, ma il desiderio lo esprimiamo noi: AT - Ratp via dalla Toscana', si legge.

I sindacati non le mandano a dire dietro al gestore francese in un volantino diiffuso. "Dopo un anno di attività di Autolinee Toscane salari da fame, discriminazioni retributive e normative, contratti precari, tagli dei riposi, incrementi dei tempi di lavoro, percorrenze da Formula 1, centinaia di turni in bianco e variazioni che escono nel pomeriggio inoltrato.

Un anno di clima da guerra, tra insulti e percosse che hanno dovuto subire gli autisti da utenti e passeggeri a causa dei disservizi frutto della mala gestione di Autolinee. Questa azienda, a suo dire leader nel settore mondiale, invece di riconoscere qualcosa ai propri dipendenti per i sacrifici fatti e chiedere scusa ai cittadini e utenti per le migliaia di corse saltate cosa fa?
Invita, in clima istituzionale, politici e amici degli amici a festeggiare, alla Fortezza da Basso, tra tartine champagne, l'anniversario per il raggiungimento di questo 'fantastico anno trascorso in movimento'. Vergognatevi".

La stessa sigla autonoma ha organizzato per oggi in contemporanea ai "festeggiamenti", una contromanifestazione con presidio di fronte alla Fortezza, in piazza Bambini e Bambine di Beslan.
"Gli autobus non passano e loro festeggiano, non permetteremo di distruggere un servizio pubblico così importante. Noi non siamo invitati ma saremo lì fuori a rammentar loro disservizi e incapacità di gestione", concludono i Cobas.

E' stato decisamente un anno difficile per  Autolinee Toscane che replica denunciando di avere trovato, al momento del subentro, una situazione pessima sia a livello patrimoniale che di numero degli autisti disponibili.

Ma nonostante queste "giustificazioni", la protesta contro l'azienda non è arrivata solo da autisti, sindacati ed utenti, ma anche dai vertici delle istituzioni politiche fiorentine e toscane, a partire dall'assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli fino al sindaco di Firenze Dario Nardella.

Sono state numerose le occasioni nelle quali il primo cittadino ha pesantemente criticato la gestione di AT, parlando a più riprese di "livello di inefficienza indecente" fino ad arrivare ad ammettere che la gara regionale per la gestione unica del trasporto pubblico locale non andasse fatta, perché così "non è più possibile per il comune controllare il servizio".

Parole come macigni alle quali hanno subito replicato i Cobas: "Lacrime di coccodrillo, perché anche lui, da vicesindaco di Renzi, fu l'artefice della privatizzazione di Ataf, dalla quale tutto è iniziato".

Autolinee Toscane non ci sta e replica smentendo con forza quanto diffuso dal sindacato di base. "Festeggiamenti? E' completamente falso. Non ci sarà alcun festeggiamento - precisa l'azienda -, ma un incontro istituzionale nel quale tracceremo le linee del bilancio del primo anno di gestione. Né tartine, né champagne. Solo crudi numeri sul primo anno di gestione del servizio pubblico".

I disservizi restano, così come le attese infinite degli utenti alle fermate con corse saltate a gò gò.

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