E’ stato inaugurato questa mattina il reparto di emodialisi dell’Ospedale Santa Maria Annunziata di Firenze a conclusione dei lavori di ristrutturazione, grazie ai quali è stato realizzato il nuovo sistema di dissalazione a doppia osmosi inversa con pretrattamento e anello di distribuzione per il trattamento dell’acqua ad uso dialitico.
L’intervento rientra nell’ambito dell’appalto per la riqualificazione dei reparti di emodialisi, dopo quello del Nuovo San Giovanni di Dio.
I lavori di riqualificazione in reparto, diretto dal dottor Pietro Dattolo, hanno interessato una superficie di circa 480 mq in cui hanno trovato spazio 6 camere di trattamento con 20 posti letto. Sono previsti ulteriori 4 posti letto che verranno utilizzati in futuro per la dialisi peritoneale. E’ stata inoltre realizzata la nuova centrale di biosmosi , al piano seminterrato, per una superfice complessiva di 100 metri, oltre alla nuova sede per gli operatori del 118, presente sempre allo stesso piano. Con i nuovi spazi in emodialisi è possibile trattare fino a 80 pazienti al giorno (mattina e pomeriggio).
Presente all'inaugurazione il presidente della Toscana Eugenio Giani, insieme a lui erano presenti il Sindaco di Bagno A Ripoli Francesco Casini, il dottor Paolo Morello, Direttore generale Asl centro, il dottor Andrea Bassetti, Direttore sanitario Ospedale Santa Maria Annunziata, il dottor Pietro Dattolo, Direttore nefrologia e dialisi, il dottor Vittorio Pavoni, Direttore anestesia e rianimazione, il dottor Marco Scatizzi, Direttore chirurgia generale, la dottoressa Tania Chechi, Direttore cardiologia e emodinamica, la dottoressa Fiorella Piani, Direttore medicina interna, Marco Mugnaini, Direttore ortopedia, Germana Ruggiano, Direttore pronto soccorso, Patrizia Grassi, Direttore assistenza infermieristica, Clara Bianchi, coordinatore infermieristico dialisi, Silvia Pecorini responsabile servizio amministrativo.
“Da un anno in prima linea nella lotta al Covid con i suoi professionisti, il nostro ospedale non lascia indietro ma anzi potenzia le cure ordinarie. Come il servizio di dialisi che da oggi potrà contare su un reparto completamento nuovo, ancora più efficiente, all’avanguardia e a misura di cittadini. Un ringraziamento a Regione e Ausl Toscana Centro che con questo nuovo investimento continuano a rafforzare l’Osma e a tutti gli operatori sanitari che con il loro lavoro stanno rendendo Ponte a Niccheri un presidio di riferimento per la salute a livello regionale”, ha dichiarato il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini.
“L’Osma è un ospedale di grande eccellenza per le tante specialistiche mediche presenti al suo interno. Oggi sono soddisfatto per essere riusciti a completare l’innovazione della dialisi, nonostante il momento complicato. Qui la tecnologia è presente al meglio, i pazienti presi in carico hanno a disposizione macchinari e un sistema tecnologico d’avanguardia- sottolinea il direttore generale Morello.
L’importo dell’intervento è stato di € 645.000,00 per i lavori e di 120.000,000 per l’impianto di biosmosi, per un investimento complessivo di oltre 900.000,00 €.
Il progetto d’intervento è stato coordinato dall’Ing. Luca Meucci, Direttore Area tecnica Firenze, Ausl Toscana Centro.
I lavori hanno consentito di effettuare un adeguamento funzionale e impiantistico del reparto nonché quello relativo alle norme di Prevenzione Incendi, migliorando complessivamente il comfort e la sicurezza dei pazienti ed operatori.
Il numero di trattamenti annuali di emodialisi sono circa 12500 all’OSMA, mentre 18500 totali nella struttura complessa di Nefrologia Firenze 2 che comprende anche l’Ospedale di Figline e di Borgo San Lorenzo. 30 mila sono invece i trattamenti dialitici totali compresi quelli di dialisi peritoneale; quest’ultimi sono più di 10000 solo all’Ospedale Santa Maria Annunziata.
Grazie alla presenza in reparto di apparecchiatura di ultima generazione è possibile eseguire trattamenti avanzati come la emodiafiltrazione online (convettivo avanzato) che consente la fornitura al momento (on-line) del volume di infusione necessario, preparato a partire dal liquido di dialisi con enormi vantaggi per il paziente, tra i quali: una maggiore tolleranza cardiovascolare, una riduzione delle complicanze intradialitiche, un più efficiente controllo dell’anemia. E’ possibile eseguire anche trattamenti di aferesi terapeutiche utili per pazienti affetti da malattie autoimmuni, malattie del sangue, intossicazioni da farmaci e in futuro anche per pazienti affetti da piede diabetico.
Il team dei professionisti sanitari è composto da 11 medici e circa 30 infermieri, che hanno seguito un percorso di formazione dedicato all’uso di macchine complesse in emodialisi. Sono presenti anche 4 specializzandi.Per poter completare i lavori, effettuati in parte in piena pandemia, al fine di minimizzare il disagio per i pazienti, è stato allestito un vero e proprio reparto provvisorio, adiacente a quello in manutenzione.