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Minacciato Rombai presidente di Italia Nostra per aver cercato di opporsi al Viola Park

Il presidente di Italia Nostra Firenze aveva presentato ricorso. Nardella: "No alla violenza". La nota della Fiorentina.

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Leonardo Rombai Leonardo Rombai © Met
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"Non è con le minacce e la violenza che si ottiene ragione". Queste le parole con cui il sindaco di Firenze Dario Nardella commenta la notizia delle minacce ricevute al presidente fiorentino di Italia Nostra Leonardo Rombai, vittima nei giorni scorsi dell'attenzione moltesta di molti haters sui social e con lettere nella cassetta della posta e altro. "Il Comune di Firenze condanna senza se e senza ma queste intimidazioni che non fanno bene né alla città, né alla Fiorentina. Mi auguro che tutti - nessuno escluso - prendano le distanze da questi gesti e dichiarazioni.
In una democrazia - conclude il sindaco - le battaglie si fanno rispettando le regole. E come istituzione della Città Metropolitana porteremo le nostre ragioni a favore della realizzazione del Viola Park nelle sedi competenti e nel pieno rispetto delle leggi".

"A detta dei legali - aveva spiegato così il ricorso Leonardo Rombai, presidente di Italia Nostra Firenze - le varianti approvate dal Comune di Bagno a Ripoli sarebbero in contrasto con la legge urbanistica regionale del 2014".
Peraltro, aveva sottolineato Rombai, "abbiamo dato sempre una valutazione politica molto negativa di tutta l’operazione, come tanti cittadini e associazioni. Siamo in presenza di un’area agricola, fuori dal centro abitato, con un vincolo di tutela del paesaggio: non si può fare un’operazione privata come questa, tutt’al più interventi più limitati, e di interesse pubblico".

Pronta anche una nota stampa della società viola che così commenta. "L' Acf Fiorentina ha appreso, con profondo rammarico, la notizia del ricorso, con richiesta cautelare sospensiva, da parte di Italia Nostra al Presidente della Repubblica per bloccare i lavori del Viola Park. Il Club è rimasto incredulo e scioccato anche perché abbiamo intrapreso questo percorso dedicando persone e risorse economiche più di 18 mesi fa. Sono state seguite tutte le regole e tutte le indicazioni che sono state seganalate a partire da quelle della Soprintendenza."

Come sottolineato anche dal Sindaco Casini, "il procedimento per l’approvazione ha richiesto quasi 4 mesi invece che i canonici 60 giorni. E adesso, dopo aver ricevuto tutte le autorizzazioni necessarie, dopo aver acquistato i terreni, individuato le aziende locali da coinvolgere, già versato quanto necessario e richiesto dal Comune di Bagno a Ripoli, ora che è stato dato il via a questo progetto così importante in Italia, ora vogliono bloccare tutto."

Il Viola Park permetterà non solo alla Fiorentina di avere per la prima volta un centro sportivo di proprietà, di fare crescere i suoi ragazzi e le sue ragazze, ma permetterà anche di generare numerosi posti di lavoro in un momento così difficile per tutte le persone e le famiglie in Italia e per l’economia mondiale in generale.

La Fiorentina ha molto apprezzato il sostegno, sin qui ricevuto, da gran parte delle Istituzioni dello Sport e del Calcio ma anche quelle politiche, Locali e Nazionali e soprattutto dal Popolo Viola, al fianco della società anche in questa situazione e che deve sempre e da tutti essere rispettato.

L'architetto Leonardo Rombai ha rotto il silenzio sulla vicenda stamani nel corso di un'intervista a Controradio dove ha affermato che. “le minacce, insieme agli insulti, sono state tantissime. Francamente me le aspettavo: avevo già sperimentato non solo i primi ma anche le seconde nel 2019 dopo il ricorso al TAR e poi al Consiglio di Stato sulla variante all’art. 13 del Regolamento Urbanistico di Firenze, addirittura per due volte dei cittadini infuriati sono venuti nella nostra sede, con brutte intenzioni. Altri insulti e minacce le ho avute io e altri amici dell’Associazione sul ricorso al doppio ponte sull’Arno e circonvallazione di Vallina, solo per rimanere ai fatti recenti. Quindi – toccando il tifo – mi aspettavo quanto sta accadendo da ieri l’altro, che è anche paradossale perché sono anch’io tifoso viola da quando avevo 10-11 anni (e immagino che capirà perché: dall’anno del primo scudetto)”.
Rombai si dice “dispiaciuto per quanto è avvenuto e sta avvenendo, ma continuo a svolgere un ruolo che ho piena consapevolezza essere doveroso per un volontario della tutela. Vorrei spiegare ai tifosi – e a tutti coloro che lo chiedono – perché abbiamo fatto il ricorso: ho cercato di scriverlo e dirlo almeno ai primi che hanno scritto o hanno chiamato, poi sono stato travolto dall’ondata di contatti, e comunque devo purtroppo verificare che i tifosi hanno sulla questione una certezza tautologica: il Viola Campus è qualcosa di straordinariamente bello e necessario, non solo alla squadra e quindi a loro, ma a tutto il territorio (Bagno a Ripoli, Firenze, la Città Metropolitana). Basta questa incrollabile fiducia e certezza. Si deve fare, indipendentemente dalle leggi e dalle norme di pianificazione. Per questo, una volta tanto esaltano le Istituzioni, a partire dal Sindaco Casini, il vero regista e demiurgo dell’operazione”.

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