Rumore e sonno © Andrea Cannata
Scrive una lettrice (della quale conosciamo i riferimenti) con una lettera firmata alla nostra redazione dopo l'articolo di ieri (clicca qui) e spiegando di riportare il punto di vista di alcuni cittadini residenti nel centro di Barberino: Sono doverose alcune puntualizzazioni su cosa è stato scritto riguardo alla multa fatta al locale Chiringuito, perché è GIUSTO conoscere le realtà dei fatti in modo completo prima di trarre qualsiasi conclusione.
Tutti sappiamo che il codice penale può multare chiunque, abusando di strumenti sonori o mediante urla e schiamazzi, disturba le occupazioni o il riposo delle persone. Questa ammenda può salire (a 516 euro mi pare) se a disturbare la quiete pubblica è chi esercita un’attività rumorosa contro le disposizioni di legge.
L’azione penale per disturbo della quiete pubblica, o denuncia, può scattare solo quando le molestie acustiche sono tali da disturbare tutto il vicinato, quindi non un singolo cittadino, ma tutti gli edifici circostanti. Inoltre questa azione penale avviene se i gestori non fanno niente per evitare tale disturbo, dopo essere già stati avvertiti.
Detto questo, prima di parlare di “provvedimenti ingiusti” e “dialogo con i residenti” pensiamo a cosa significa GIUSTIZIA, civiltà e cooperare insieme per il bene comune.
Senza dubbio è bene organizzare eventi per rendere più vivo un paese, ma in SPAZI ADEGUATI (ne abbiamo molti poco sfruttati), non in aree confinanti con civili abitazioni.
Sarebbe anche giusto tutelare e rispettare chi in quelle abitazioni ci vive, ci lavora e ci vorrebbe riposare.
Sì, perché ognuno a casa sua dovrebbe avere il diritto di poter svolgere le normali attività quotidiane: lavorare, poter guardare un film, fare una telefonata o stare con le finestre aperte se fa caldo… Tutte cose impossibili da quando apre il Chiringuito (da giugno a settembre), dato che la musica alta e gli schiamazzi lo impediscono. E non solo il fine settimana, ma ogni sera.
Per non parlare del non poter riposare. Aver bisogno di 7 ore di sonno e riuscire a dormirne a malapena 3 a causa della confusione, a lungo può creare problemi. Problemi sul lavoro o problemi di salute.
E vogliamo dire tutta la verità? Quest’estate la situazione è stata più tollerabile rispetto alla scorsa non grazie al dialogo, ma a causa del Covid che ha impedito la musica dal vivo e limitato la folla.
Questo problema per i residenti nella zona va avanti da anni. Chi si è rivolto al comune, chi ha raccolto firme, chi ha chiamato l’Arpa per misurare i decibel. Alcune famiglie si sono trasferite in altre zone del paese per trovare tranquillità, ma non tutti possono farlo. Quindi per favore, prima di parlare di giustizia e del bene del nostro paese, ricordiamoci che il nostro paese è fatto da persone, le quali hanno diritto di vivere, lavorare e riposare nelle loro case.
Lettera firmata


