Barberino: lo strano caso di Via di Lamole. Minacciata anche dal torrente... © n.c.
Scrivono al sindaco gli abitanti di una strada che non si capisce bene se sia pubblica o privata. Strada, in cattive condizioni, che ogni giorno obbliga ad un vero 'rally' oltre 40 persone che devono rincasare. Una strada, poi, minacciata dalle piene del Torrente Aglio. Ecco servito un contenzioso in piena regola; che rischia però di gravare sulle spalle di quaranta cittadini.
Ed ecco la lettera che riceviamo e pubblichiamo:
01 dicembre 2013 • Barberino di Mugello
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al Sindaco del Comune di Barberino di Mugello
Egregio signor Sindaco,
siamo qui a scriverLe in qualità di residenti della località di Lamole, sito nel comune di Barberino di Mugello da lei amministrato.
La nostra comunità è composta da circa 45 persone, ovvero una decina di famiglie, alcune delle quali (come ad esempio noi) residenti ed altre proprietarie di seconde case che trascorrono lunghi periodi sia estivi che invernali in questa località.Come può immaginare siamo una comunità eterogenea di persone affezionate a questi luoghi un po’ remoti dal paese, consapevoli delle difficoltà alle quali andiamo incontro vivendo qui, ma non per questo meno motivati a far si che la nostra comunità possa godere di alcuni diritti importanti, proprio come ogni altro cittadino.
Abbiamo delle persone anziane con limitata autonomia motoria, malati cronici, bambini in età scolare, giovani adulti che come me non intendono rinunciare ai piaceri della campagna e desiderano continuare a vivere qui nonostante i disagi, nonchè lavoratori che affrontano un pendolarismo quotidiano per avere un reddito che consenta loro di pagare, tra le altre cose, le tassazioni che la Sua amministrazione, cosi come quella regionale, impongono annualmente.Come Lei potrà constatare, le nostre case, i terreni e annessi agricoli sono ubicati nella zona montana di Mangona collegata al paese di Barberino di Mugello, soltanto da una strada vicinale sterrata, la quale, con i suoi 2 km consente ai vari frontisti di raggiungere le proprie abitazioni e/o annessi agricoli.
La strada, censita come “Via di Lamole” (ex via di Fresciano , quando ancora era possibile raggiungere tale luogo percorrendola) oggi impraticabile per oggettivo abbandono, non ha più alcuno sbocco, terminando alle ultime abitazioni della nostra comunità, in una folta vegetazione spontanea impenetrabile.
Questa strada è stata classificata dalla Sua amministrazione come VICINALE e come ben saprà, le suddette assumono un carattere pubblico o privato, a seconda dell’uso e delle caratteristiche che hanno. L’art.2 del Codice della Strada fornisce la seguente definizione di strada vicinale: “area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali” dicendo anche che “le strade vicinali sono assimilate alle strade comunali”.
Detto ciò però, è necessario distinguere le stesse come vicinali pubbliche cioè quelle di proprietà privata soggette a pubblico transito e quelle private. Le prime citate, ovvero le pubbliche, sono tali SOLO quando adducono a luoghi pubblici di interesse generale e vengono UTILIZZATE ABITUALMENTE dalla generalità dei cittadini.
In tal caso e SOLO in tale eccezione, vengono assimilate alle strade comunali e per esse il comune è TENUTO a concorrere alle spese di manutenzione, potendo promuovere un consorzio tra i proprietari e partecipando con
una quota proporzionale di spettanza, che va da un quinto alla metà delle spese sostenute.Ad oggi, sia la manutenzione ordinaria che straordinaria è stata totalmente a carico dei frontisti, ma la classificazione della nostra strada è rimasta invariata. Dato che la normativa stessa ammette e riconosce un certo grado di ambiguità e lacune riguardo al tema delle strade vicinali, dovuto proprio alla loro origine
e storia, (trattandosi di strade dette interpoderali, cioè destinate al servizio agricolo), chiediamo una riesamina del nosro caso specifico, avvalendoci della possibilià di reiscrizione della nostra strada nell’elenco comunale come PRIVATA, attraverso la prova dell’inesistenza di un diritto di godimento da parte
della collettività.Pertanto, le chiediamo di inviare dei tecnici da lei ritenuti adatti ad effettuare un sopralluogo, affinchè anche voi possiate rendervi conto della realtà ci ciò che stiamo dichiarando. Inoltre, in conseguenza alle piogge delle ultime settimane, si è verificata un’esondazione del torrente Aglio, cosa che si ripresenta puntualmente ogni
anno nello stesso periodo.Purtroppo in questo ultimo caso, la violenza dell’acqua ha trasportato a valle detriti, pietre, fango e tronchi d’albero, forse rimasti abbandonati dal prece dente intervento della Comunità Montana, (avvenuto circa 5 anni fa) determinando un danneggiamento del ponte sul suddetto torrente e della strada adiacente. Tali danni ci consentono il passaggio con molta difficoltà e pericolo, soprattutto quando il ghiaccio rende la strada molto sdrucciolevole.
Un’eventuale altra esondazione, inoltre, danneggerebbe maggiormente la strada mettendo a repentaglio la nostra possibilità di transito e soprattutto ci priverebbe dell’unica via per raggiungere le nostre abitazioni. La peggiore delle ipotesi, ma non la più assurda, è che impedirebbe addirittura l’arrivo dei mezzi di soccorso, con le ovvie conseguenze.
Nelle scorse settimane abbiamo contattato telefonicamente l’Ufficio Bonifiche Ambientali della Comunità Montana, dato che il ponte che attraversa il torrente Aglio fu proprio da loro costruito alcuni anni fà, (facendole notare che prima del loro intervento la strada riusciva a far defluire l’acqua piovana in maniera naturale, senza creare quelle pozze visibili nelle foto, che stazionano per tutto il periodo autunnale ed invernale) ma nonostante il sopralluogo efettuato, i responsabili del suddetto Ente hanno rifiutato un intervento di manutenzione, considerando il danno di natura straordinaria, tale da non giustificare l’utilizzo dei fondi previsti per le opere di bonifica.
Come può immaginare, questa italianissima situazione ci spinge a denunciare l’indolenza di chi dovrebbe attivarsi per risolvere o contribuire alla soluzione del nostro problema. Non avendo quindi, noi tutti intenzione di farci “ parcheggiare “ su una delle tante scrivanie , abbiamo deciso di inviare copia di questa mail alle seguenti autorità oltre alla Sua.
Regione Toscana
Provincia di Firenze
Comunità Montana
Quotidiani localiNella certezza che Lei voglia seriamente considerare la nostra mail, ci aspettiamo una rapida risposta e quantomeno, un accenno di interessse verso le problematiche dei suoi cittadini nonchè compaesani, unito alla soluzione migliore, che sicuramente lei ed i suoi collaboratori saprete presto trovare.
Cordiali saluti, gli Esausti abitanti di Lamole.


