
Una marcia di 228 chilometri, 13 tappe e 18 comuni coinvolti tra Toscana e Umbria: parte da Barbiana, il piccolo borgo divenuto simbolo dell’impegno civile e educativo di don Lorenzo Milani, la Marcia Barbiana-Perugia-Assisi, una camminata collettiva per la pace, contro ogni forma di guerra e ingiustizia.
L’iniziativa è promossa da un gruppo di cittadini, associazioni, scuole ed enti locali, con il sostegno dell’Amministrazione comunale di Vicchio, e si concluderà il 12 ottobre ad Assisi, unendosi alla storica Marcia Perugia-Assisi.
“Siamo per la pace. Non basta dire di essere contro la guerra”, afferma il Comitato organizzatore. “Senza agire sulle cause strutturali che alimentano i conflitti – disuguaglianze, sfruttamento, modelli economici violenti – non ci sarà mai una vera giustizia sociale”.
La marcia vuole essere un’iniziativa dal basso, un cammino fisico e simbolico per unire cittadini, scuole, giovani e istituzioni attorno a valori fondamentali come la nonviolenza, la cooperazione tra i popoli e l’uguaglianza.
Tra i comuni coinvolti lungo il percorso figurano, oltre a Vicchio, anche Dicomano, Rufina, Pelago, Pratovecchio Stia, Poppi, Bibbiena, Capolona, Subbiano, Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Tuoro sul Trasimeno, Passignano sul Trasimeno, Magione, Corciano, Perugia, Bastia Umbra e infine Assisi.
Il sindaco di Vicchio, Francesco Tagliaferri, ha espresso il pieno sostegno dell’amministrazione all’iniziativa: “Ribadiamo con forza il nostro impegno per una società che rifiuta ogni forma di violenza e discriminazione, e che costruisce la pace attraverso l’educazione, la giustizia e l’inclusione. Ogni gesto, anche piccolo, può contribuire a cambiare il mondo”.
Oltre a ribadire il no alla guerra, la Marcia si pone obiettivi concreti: rafforzare le reti territoriali per la pace e il disarmo, coinvolgere le scuole e le nuove generazioni, e promuovere modelli alternativi di convivenza sostenibile, denunciando le logiche di spreco e disuguaglianza del sistema economico attuale.
Nel segno del messaggio di don Milani – “Sentirsi ognuno unico responsabile di tutto” – il cammino si fa testimonianza: un passo dopo l’altro, verso un mondo più giusto.