Un articolo culturale su alcuni quotidiani nazionali ha attirato la nostra attenzione, poichè i nomi dei due grandi artisti inseriti nel testo, toccano – e non poco – anche il nostro Mugello. Infatti leggiamo che ultimamente tre nuove acquisizioni entrano nella collezione di dipinti ottocenteschi delle Gallerie degli Uffizi di Firenze: il “Ritratto di Lorenzo Bartolini” di Giuseppe Bezzuoli e due opere di Francesco Hayez, il “Nudo accademico in atto di disegnare” e la “Barca con i Greci fuggitivi dalla strage di Sciò”. Il ritratto del Bezzuoli, presentato dall’artista all’esposizione annuale di pittura della Regia Accademia di Belle Arti di Firenze (1825), raffigura uno dei più celebri scultori dell’Ottocento italiano, Lorenzo Bartolini (Savignano di Vernio n.1777 – Firenze m. 1850), coetaneo ed amico del pittore, di cui la Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti possiede alcuni capolavori. Bartolini è rappresentato in piedi, in abiti cinquecenteschi, mentre osserva l’effetto di una statua che è intento a scolpire; con una mano regge lo scalpello mentre con l’altra si appoggia a una tavola su cui è posato il mazzuolo.
Dunque scritto questo preambolo entriamo nella mugellanità degli artisti in oggetto. Lo scultore Lorenzo Bartolini (per notare la sua grandezza basta entrare nella Basilica di Santa Croce a Firenze ed osservare le sue straordinarie opere), si unì in matrimonio a 54 anni, con Maria Anna Buoni, l’11 aprile del 1831, ultima discendente della nobil famiglia Buoni di Vicchio di Mugello, abitando per tanti anni nell’antica Villa Beatrice a La Madonna, appena fuori le mura di Vicchio di Mugello, dove nacquero nel tempo le figlie Paolina, Giulia e Maria. All’interno della cappella gentilizia dedicata a Sant’Ivo, ci sono ancora alcuni bassorilievi in marmo che lo scultore realizzava alla scomparsa di alcuni componenti della sua famiglia ivi sepolti, compreso una sua giovane figlia, Paolina.
Invece l’artista Prof. Giuseppe Bezzuoli, responsabile della Granducale Accademia delle Belle Arti di Firenze, che realizzò il ritratto dell’amico Lorenzo Bartolini, è l’autore della bellissima Pala d’Altare, all’interno del Santuario del SS. Crocifisso di Borgo San Lorenzo, raffigurante “L’Angelo Consolatore”. Questa opera gli fu commissionata nel 1835, dopo un forte terremoto che colpì il Mugello, come per “grazia ricevuta” per non avere avuto danni ne alle cose ne alle persone, il Bezzuoli chiamò alcuni popolani di Borgo che gli raffigurò in questa sua magnifica opera. Si racconta che il Bezzuoli, nel tempo che gli ci volle per realizzare l’opera, fu ospite sovente volte del Bartolini nella villa Beatrice a La Madonna a Vicchio di Mugello.
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Tornando al tema iniziale, la tela, dunque, oltre ad essere un notevole esempio della ritrattistica di Giuseppe Bezzuoli, genere nel quale il pittore eccelleva, offre anche una preziosa testimonianza del legame umano ed intellettuale tra due dei maggiori artisti italiani del tempo.