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Bombardamento Borgo: i 109 morti sono ancora 'da valutare'

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Bombardamento Borgo: i 109 morti sono ancora 'da valutare' Bombardamento Borgo: i 109 morti sono ancora 'da valutare' © n.c.
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Fra qualche giorno Borgo San Lorenzo commemorerà il 75esimo anniversario del bombardamento aereo (come scriviamo in altra pagina), avvenuto il giovedi del 30 dicembre 1943, quando la nostra cittadina fu sottoposta ad un pesante bombardamento aereo alleato; una squadriglia di B/23 e B/25 scaricò nugoli di bombe nel tentativo di distruggere la linea ferroviaria Faentina e i suoi viadotti, per rallentare la ritirata delle armate tedesche verso la Linea Gotica, ma purtroppo la parte nord Est di Borgo venne completamente distrutta (viale della Stazione IV Novembre, via Giotto Ulivi, via don Minzoni, via di Collina, via Faentina, etc, etc, causando, oltre al crollo di tanti edifici compreso le famose Manifatture Chini San Lorenzo e parte delle Fornaci Brunori, causando dicevamo la morte di 109 persone fra cui molti bambini (anche una nostra pro cugina Maria Luisa Modi di 16 anni) e famiglie intere, come i sei componenti della famiglia Poli. Sono 75 anni che quel giorno nefasto viene commemorato e nel 1993 lo scrivente di queste note, insieme ad un gruppo di amici ( purtroppo alcuni non ci sono più), decisero d’accordo con l’amministrazione comunale e le autorità preposte di innalzare, in occasione del 50° anniversario, un Monumento, un Cippo in ricordo e in memoria (a Borgo in quel periodo c’erano i Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale ed ai Caduti partigiani), di questo nostri sfortunati concittadini. Fu proprio in quegli anni che lanciammo l’idea di far insignire il Gonfalone Municipale (che fino a prova contraria è l’emblema di tutti e non solamente di una parte), facendoci interpreti verso l’amministrazione comunale ad iniziare a far le pratiche per ottenere questo degno riconoscimento. Erano gli anni in cui il Presidente Ciampi prima e il Presidente Napolitano poi insignirono alcuni comuni italiani con la medaglia al Valor Civile (vedi fra gli altri Monzuno in provincia di Bologna, Lenola in provincia di Latina, Venafro in provincia di Isernia, Castelnuovo Parano in provincia di Frosinone, etc, etc), che ebbero morti e distruzioni durante la seconda guerra mondiale e ci pareva giusto che ciò avvenisse anche per il nostro martoriato paese. Nonostante le nostre sollecitazioni (abbiamo tutta la documentazione in merito), le ultime due amministrazioni non si attivarono, mentre l’amministrazione attuale tre anni orsono dopo un ulteriore invito, inviaò il plico documentativo agli uffici statali preposti. Sono passati ancora quattro anni e dopo l’ennesima sollecitazione la riposta al Comune, che abbiamo in copia, oltre alle consuete frasi burocratiche, termina con “…… la proposta è tutt’ora in attesa di essere sottoposta alle valutazioni della Commissione al Valore e al Merito Civile”. Sono passati 75 anni è ancora i nostri morti devono essere valutati!! Con questo non vogliamo imputare a nessuno (ci mancherebbe), questi spasmodici ritardi burocratici, ma dopo questa immane tragedia che colpì tantissime famiglie e dopo tanti atti eroici dei nostri compaesani (vedi fra i tanti il leggendario dott. Guglielmo Sanguinetti, al quale San Giovanni Rotondo ha addirittura dedicato una strada), com’è nostro costume, lasciamo liberamente ai nostri lettori le loro deduzioni. Siamo talmente rattristati, amareggiati ed arrabbiati, che non vogliamo passare allo sproloquio in tempi natalizi! (Foto e archivio A.Giovannini)

 

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Commenti 9
  • Commemorato il 75° anniversario del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943 – OK!Mugello

    […] ancora uno spiraglio per conferire al Gonfalone Municipale una sacrosanta medaglia al valor Civile (clicca qui per saperne di pi), come stata consegnata a diversi comuni italiani, anche se il sindaco Paolo […]

    rispondi a Commemorato il 75° anniversario del bombardamento aereo del 30 dicembre 1943 – OK!Mugello
    gio 3 gennaio 2019 11:26
  • Marcello

    Signor Patrizio, vero che il gonfalone merita il riconoscimento ( sono d'accordo con Lei) ma il comune si doveva muovere molti anni prima, non aspettare che un cittadino qualsiasi, bench meritevole, lo ricordasse. O mi sbaglio! Figuruccia.

    rispondi a Marcello
    mer 26 dicembre 2018 10:17
  • Maurizio

    Roba da pazzi!! Da non credere!

    rispondi a Maurizio
    mer 26 dicembre 2018 09:53
  • Patrizio

    L'anno successivo il 25 Maggio anche Ronta al Poggio sub un bombardamento alleato con distruzione e morti. I nomi sono riportati sulla chiesetta delle suore al Poggio. Anche per questo il gonfalone comunale merita il riconoscimento.

    rispondi a Patrizio
    mar 25 dicembre 2018 08:33
  • Natalino

    Un paese dove non c' voluta memoria un paese che non d molte speranze. Una memoria oggettiva insegna al presente e al futuro, sopra a ideologie e strumentalizzazioni di parte. STORIA,cos si chiamava, conoscerla, insegnarla, forse non troppo tardi per ricominciare. Natalino

    rispondi a Natalino
    mar 25 dicembre 2018 08:15
  • Luigi

    MOLTI SI DOVREBBERO VERGOGNARE E ABBASSARE LA TESTA.

    rispondi a Luigi
    mar 25 dicembre 2018 05:28
  • Carlo

    Roba da nascondersi per la vergogna

    rispondi a Carlo
    mar 25 dicembre 2018 05:19
  • GILBERTO

    DUE FATTORI SONO INSITI IN QUESTA VICENDA: IL "CANCRO" DELLA BUROCRAZIA E IL MENEFREGHISMO DELLE PRECEDENTI AMMINISTRAZIONI. QUESTA E' LA REALTA'. COMUNQUE GRAZIE SIGNOR ALDO, DAVVERO GRAZIE, PER QUESTO RICORDO.

    rispondi a GILBERTO
    mar 25 dicembre 2018 11:58
  • Tommaso Messeri

    Complimenti a Giovannini, unico, tra tanti, che ha sempre un pensiero e ricordo per tutte le "parti"...superando le stupide ideologie che vorrebbero esaltare solo alcuni. Grazie e auguri P. Tommaso Messeri

    rispondi a Tommaso Messeri
    mar 25 dicembre 2018 10:16