20 MAR 2025
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Consorzi di Bonifica nel mirino: Dalla Lunigiana un Sindaco lancia la sfida per il loro superamento

Sempre più critiche ai Consorzi di Bonifica: inefficacia, costi elevati e gestione politica nel mirino. Il sindaco Mastrini propone un referendum per abolirli

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Matteo Mastrini Matteo Mastrini © MM
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L’iniziativa lanciata da Matteo Mastrini, sindaco di Tresana in Lunigiana, sta raccogliendo consensi anche nel Mugello e nella Valdisieve: superare i Consorzi di Bonifica, ritenuti un carrozzone politico inefficace, è una proposta che trova sempre più sostenitori. Istituiti in Toscana con la legge regionale 75/2012, i Consorzi di Bonifica avrebbero dovuto garantire una gestione più efficace delle risorse idriche e della manutenzione del territorio. Tuttavia, il gradimento popolare nei loro confronti è ai minimi termini, come dimostrato dalla bassissima affluenza alle ultime elezioni consortili.

"La Lunigiana è un territorio strategico, eppure le scelte operate dai Consorzi di Bonifica non riflettono le esigenze reali della zona", sottolinea Mastrini. "Il problema è che questi enti inseguono solo le grandi emergenze, senza pianificare interventi strutturali che evitino i problemi a monte, come il dissesto idrogeologico e l’erosione dei suoli".

Secondo il sindaco di Tresana, i Consorzi avrebbero bisogno di competenze specifiche – naturalisti, ecologi, paesaggisti – per svolgere davvero il loro compito. Tuttavia, questi esperti vengono coinvolti solo in presenza di vincoli ambientali, un approccio che Mastrini definisce "totalmente sbagliato".

La sua proposta è chiara: o i Consorzi vengono riformati in modo radicale, dotandoli di reali professionalità, o si procede con la loro abolizione, abrogando la legge 75/2012. "I tempi sono maturi anche per un referendum di iniziativa popolare – afferma il primo cittadino – e sono certo che, questa volta, i cittadini parteciperebbero in massa".

Nel Mugello e nella Valdisieve, territori che hanno visto all’opera i Consorzi senza risultati tangibili, le parole di Mastrini risuonano come un’eco familiare. I problemi idrogeologici restano, i costi per i cittadini aumentano, mentre la trasparenza e l’efficacia degli interventi lasciano ancora a desiderare. La battaglia per il superamento dei Consorzi di Bonifica è appena iniziata, ma l’onda del consenso cresce rapidamente.

 

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