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Borgo San Lorenzo, le telecamere di Italia Uno raccontano l’organo Stefanini

Com’è noto, dopo circa 16 anni di lavori di restauro, sia nella parte lignea che nella parte fonica — difficilissimo ed...

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Il Dott. Massimo Canino, primo a destra, con i componenti del Comitato “Organo Stefanini 1696”. Il Dott. Massimo Canino, primo a destra, con i componenti del Comitato “Organo Stefanini 1696”. © Aldo Giovannini
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Una gradita, anzi graditissima sorpresa lo scorso martedì 16 settembre 2025, per l’arrivo quasi inaspettato di una troupe televisiva di Italia Uno del Gruppo Mediaset, per ripercorrere il lungo ed entusiasmante percorso che ha portato a Borgo San Lorenzo uno dei più prestigiosi strumenti del ‘600 italiano, com’è appunto l’organo “Stefanini”, costruito nel 1696 per la Badia Fiesolana su committenza addirittura di Cosimo III de’ Medici.

Com’è noto, dopo circa 16 anni di lavori di restauro, sia nella parte lignea che nella parte fonica — difficilissimo ed estremamente impegnativo dopo 80 anni di abbandono all’interno della Pieve di Santa Felicita a Faltona — l’organo fu inaugurato lo scorso sabato 26 luglio 2025, con una cerimonia che rimarrà per tanti annali della storia di Borgo San Lorenzo.

In questi giorni diversi sono stati i grandi maestri di musica organistica (l’ultimo in ordine di tempo il Prof. Maestro Lorenzo Ghielmi di Milano, vedi OKMugello, 8 settembre 2025) che sono venuti a visionare questo strumento, unico nel suo genere, per stabilire poi nel tempo un ricco programma di concerti.

Dunque, martedì scorso una troupe televisiva di Italia Uno (Mediaset), composta da tecnici e funzionari sotto la guida del giornalista e redattore Dott. Massimo Canino, responsabile dei servizi per Studio Aperto Mag (in onda sul palinsesto di Italia Uno), dopo aver intervistato gli addetti ai lavori (Marilisa Cantini, Riccardo Lorenzini – parte fonica, Massimo Drovandi – parte lignea e don Luciano Marchetti), ha iniziato le riprese all’interno del Santuario del SS. Crocifisso.

Non sappiamo quando andrà in onda (sarà nostra cura farlo sapere ai nostri lettori), ma una cosa è certa e ne siamo sicuri: il portare a conoscenza in campo nazionale questo meraviglioso e straordinario strumento, unico nel suo genere in Italia, avrà un notevole ritorno di immagine non solo per Borgo San Lorenzo, ma per tutto il nostro Mugello.

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