Borgo, la 194 e i tagli all'ospedale. Lunedì nuovo presidio... © n.c.
Ancora un volta pubblichiamo direttamente il materiale che ci è arrivato dalle varie forze politiche. In modo che i lettori di OK!Mugello possano, in maniera indipendente, farsi un'idea della questione. I tagli all'opspedale di Borgo San Lorenzo sono infatti ancora al centro del dibattito politico mugellano. Tagli che riguardano il servizio di interruzione della gravidanza ma che investono più in generale anche altri settori. Ricordiamo che lunedì 17 giugno alle 16:30 si terrà un nuovo Presidio davanti all'Ospedale del Mugello.
Comunicato della Società della Salute Mugello:
Sul trasferimento e accorpamento all’Iot di Firenze del servizio di interruzione volontaria di gravidanza all’Ospedale del Mugello prende posizione anche la Società della Salute Mugello con un documento steso stamani dagli amministratori comunali della Giunta.
Gli amministratori mugellani, si sottolinea all’inizio del documento, “hanno appreso da una consigliera comunale di Scarperia e poi da un comunicato ufficiale dell’Azienda Sanitaria Fiorentina del 10 giugno che dal 15 giugno non sarà più effettuato nell’apposito ambulatorio all'interno dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo il servizio di interruzione della gravidanza”.Ancora, nel documento, gli amministratori mugellani esprimono “sconcerto sui modi e sui tempi di tale iniziativa che si riflette su un servizio oltremodo delicato che ha implicazioni non solo sanitarie ma anche - e di tutta evidenza - sociali. L’ambulatorio nel presidio di Borgo San Lorenzo - si evidenzia nel testo - garantisce infatti anche una presa in carico più completa, una funzione educativa e di prevenzione, un ‘dialogo’ anche verso le donne extracomunitarie che vi si rivolgono.
Ulteriore motivo di preoccupazione è dato dalla possibile penalizzazione di questa zona rispetto ai medici ginecologi non obiettori. Il prospettato spostamento di una professionalità con tali caratteristiche dal Mugello a Firenze - sottolineano gli amministratori comunali della Giunta della SdS - renderebbe ancora più precaria la situazione della nostra zona anche rispetto le urgenze da garantire, rimanendo nel presidio una sola figura di medico non obiettore”.
Vista la situazione, gli amministratori comunali della Giunta della SdS hanno chiesto “un incontro con il Direttore generale dell’Azienda Sanitaria Fiorentina 10 al fine di discutere le problematiche relative ai servizi territoriali ed ospedalieri, incontro che è stato da tempo fissato per il 3 luglio. Sarà anche quella l’occasione - chiosano - per esprimere la nostra contrarietà verso scelta fatte in modo completamente avulso da un confronto con il territorio con l’auspicio che in futuro si possa costruire un vero confronto”
Di seguito una mozione congiunta presentata da Rifondazione, Sel, Idv e Pd e che sarà discussa lunedì 17 giugno all'interno del Consiglio Provinciale di Firenze, rivolta alla Regione Toscana:
Oggetto: mozione “ No alla chiusura del servizio di IVG presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, garantire i diritti sanciti dalla L.194/78.”
Il Consiglio Provinciale di Firenze
Appreso che la direzione aziendale Asl 10 Firenze ha previsto per il prossimo 19 giugno 2013 la chiusura del servizio di IVG presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, presidio ospedaliero di riferimento della zona sociosanitaria del Mugello, e il suo trasferimento presso lo IOT di Firenze, con anche il trasferimento immediato di una delle due ginecologhe- che attualmente si occupa principalmente dell’IVG programmata-, presso la sede dello IOT.
Considerato che il servizio di IVG rappresenta, per il territorio della zona sociosanitaria del Mugello, un servizio fondamentale per la garanzia di un diritto sancito dalla L. 194/78, e che la sua chiusura priverà questa zona di un presidio importante a garanzia di tale diritto, soprattutto in considerazione dei disagi, legati alla difficoltà di spostarsi su Firenze, e ai tempi che comporterebbe lo spostamento all’IOT, in particolare per le donne con più difficoltà come le donne straniere domiciliate sul quel territorio che rappresentano il 50% di chi fa ricorso al servizio.
Tenuto conto che il servizio di IVG presso l’ospedale di Borgo svolge anche, in una forte ottica di integrazione con il consultorio territoriale, la funzione di primo approccio per evidenziare eventuali abusi, di educazione alla procreazione consapevole al fine di evitare ulteriori ricorsi all'IVG, dando quindi risposte efficaci alle donne del territorio.
Considerato che, come già evidenziato da questo Consiglio provinciale con la mozione n° 144 approvata il 10.12.2012 “in merito alla piena applicazione della L. 194/78 …. “, che evidenziava il rischio che l'obiezione di coscienza potesse costituire un grave limite al corretto funzionamento delle strutture pubbliche, e che è necessario invece rafforzare la presenza e l'accessibilità sul territorio dei servizi, e garantirne il funzionamento attraverso la presenza di medici non obbiettori non solo nella fase di applicazione della L. 194/78, ma anche nella fase di diagnosi pre natale.
Ribadita quindi anche la necessità di potenziare i servizi consultoriali sul territorio,
Esprime la propria contrarietà alla chiusura del servizio di IVG presso il Presidio Ospedaliero di Borgo San Lorenzo
Impegna il Presidente della Giunta Provinciale
ad attivarsi, con la massima urgenza, nell’ambito delle proprie competenze, nei confronti della Direzione aziendale dell’ASL 10 di Firenze, per chiedere il mantenimento presso il presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo del servizio di IVG;
Invita la Giunta Regionale della Toscana
ed in particolare l'Assessorato alla Sanità a mettere in campo le risorse necessarie a garantire la presenza e l'accessibilità del servizio per l'IVG sul territorio.
PD (Loretta lazzeri, Caterina Conti, Alessandra Fiorentini, Stefano Prosperi)
SEL (Riccardo Lazzerini)
PRC (Andrea Calò, Lorenzo Verdi)
IDV (Alessandro Cresci)
Nota dell'Udc Mugello:
Interruzione volontaria di gravidanza: favorevole alla lotta per un servizio, ma che non diventi una battaglia ideologica che guarda la pagliuzza e si scorda della trave.
Ci riferiamo alla recente mobilitazione, avviata da Rifondazione Comunista e seguita dalla parte ex-DS del PD, circa lo spostamento dell’attività di IVG dall’ospedale di Borgo San Lorenzo all’IOT di Firenze. La perdita è da considerarsi sempre un elemento negativo: a forza di togliere servizi l’ospedale rischia la chiusura.
Proprio per questo non capiamo la mobilitazione su un problema singolo a fronte di un silenzio sulla situazione complessiva estremamente preoccupante dell’ospedale borghigiano. Infatti non è questo il primo servizio, e neppure
il più consistente, che se ne va dal Mugello. Ci sono da mettere sul conto anche gli accorpamenti sul laboratorio di analisi, lo spostamento a Firenze dell'ambulatorio di isteroscopia che contava ben 400 interventi l’anno, un investimento di oltre 20 milioni di euro per l’ammodernamento e l’ampliamento dell’ospedale che non è stato preso e che si sono guardati bene dal far sapere, la non costruzione del nuovo Centro Sangue, le condizioni di grave ristrettezza degli ambulatori e del punto prelievi, un funzionamento non soddisfacente del Pronto Soccorso, e altro
ancora.Inoltre, nonostante i numerosi inviti da parte nostra, nessuno ha detto una parola chiara sulla sicurezza sismica dell'edificio. Come se non fosse importante in un territorio come il nostro, soggetto ai terremoti.
Parlando nello specifco di interruzione di gravidanza, ci piacerebbe che l'impegno improvvisamente messo in campo – ora e solo ora hanno alzato la loro voce Comuni e Società della Salute- si estenda per prevedere efcaci interventi
informativi e formativi per la prevenzione dell’aborto: per evitare, attraverso il sostegno e l’aiuto concreto, che una donna sia costretta a una scelta sempre dolorosa e traumatica.Dal punto di vista più politico, una valutazione. I nostri amministratori dicono di non essere stati informati preventivamente della decisione di accorpamento. Questa non è una scusa accettabile. Dimostra solo quanto si facciano sentire (coerentemente al loro abituale silenzio su questi temi), quanto siano considerati, quanto siano presenti su certi tavoli decisionali.
Fabrizio Nazio
Coordinatore UDC MUGELLO
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