Borgo. Maxi rissa tra rumeni e nordafricani. Sospesa la licenza al bar La Magnolia © n.c.
Lo scorso fine settimana (il 19 e 20 marzo), una lite scoppiata per futili motivi all’interno del Bar La Magnolia di Borgo San Lorenzo, poi proseguita sulle vie del paese, ha visto coinvolte a più riprese circa 15 persone tra aggrediti ed aggressori.
Lo spiacevole episodio per il quale sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Borgo San Lorenzo, si è concluso domenica scorsa con l’arresto per rissa di 4 rumeni ventenni residenti a Dicomano (FI) tutti in stato di ubriachezza. Sono tre le persone refertate dal personale medico del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Borgo San Lorenzo con prognosi che vanno dai 10 ai 20 giorni.
Intorno alle 22 del 19 marzo all’interno della “Magnolia” si sarebbero ritrovati un gruppo di rumeni per festeggiare il compleanno di uno di loro, quando dopo l’ingresso nel locale di due nord africani del luogo sarebbe scoppiato tra questi un alterco che sarebbe culminato in una lite violenta; a causa della quale uno dei due nord africani, ventenne, ha riportato 10 giorni di prognosi per traumi vari.
Gli stessi aggressori, rimbrottati da alcuni connazionali di Borgo San Lorenzo per il loro comportamento, avrebbero innescato un'ulteriore lite violenta ai danni di questi ultimi a seguito della quale uno di loro ha riportato traumi vari al volto guaribili in 20 giorni.
Quest’ultimo episodio, che avrebbe avuto inizio all’interno del Bar, si sarebbe protratto lungo il tratto dell’area pedonale antistante al locale per finire poi all’interno degli ambulatori della vicina Misericordia.
Qui infatti i due rumeni aggrediti avrebbero cercato riparo e cure dopo la fuga dal Bar dai 4 arrestati. In questo frangente, uno dei volontari della Misericordia, 44enne del luogo, nell’intento di impedire l’ingresso dei quattro facinorosi all’interno degli ambulatori sarebbe stato a sua volta aggredito con un violento calcio al petto che gli ha causato lesioni guaribili in 10 giorni.
Solo l’intervento dei Carabinieri, chiamati in ritardo, ha permesso di porre fine alle liti che a più riprese si protraevano da circa tre ore, avvisati solo da passanti e dal personale della Misericordia quando ormai la vicenda era giunta al culmine. Nessuna segnalazione precedente è infatti giunta al 112 da alcuno dei soggetti coinvolti a vario titolo nella fase iniziale dell’episodio.
Per quanto accaduto, I Carabinieri hanno notificato al Società del Bar La Magnolia un provvedimento di sospensione di 7 giorni della licenza di pubblico esercizio emessa dal Questore di Firenze, che ha ritenuto sussistenti le condizioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica atteso il grave episodio segnalato.
Ecco una nota dei Carabinieri di Borgo, che spiega le ragioni del provvedimento di sospensione:
I provvedimenti di sospensione e revoca delle licenze di pubblici esercizi ai sensi dell'art.100 T.U.L.P.S. hanno natura eminentemente cautelare e mai sanzionatoria e, pertanto, mirano a sradicare una situazione esistente consolidatasi in un certo lasso di tempo (fatta eccezione per l'ipotesi dei tumulti e dei gravi disordini che possono essersi verificati repentinamente come nel caso in esame ) ed ad evitare che la prosecuzione dell'apertura dell'esercizio possa causare il protrarsi di determinate condizioni nocive per l'ordine e la sicurezza pubblica, il buon costume e la moralità pubblica.
L'adozione di tali provvedimenti può prescindere da qualsiasi analisi in ordine alla responsabilità, diretta o indiretta, del gestore dell'esercizio pubblico rispetto ai fatti posti a base del provvedimento stesso (da qui la natura cautelare del provvedimento) che, spesso si verificano al di fuori di qualsiasi possibilità di controllo o di intervento del soggetto destinatario del provvedimento.
Per poter contenere e limitare questi rischi si ritiene utile rammentare che è opportuno per gli esercenti, ove non previsto per legge: favorire la massima collaborazione con le Istituzioni, garantendo il massimo controllo all'interno del locale segnalando alle Forze dell’Ordine ogni irregolarità; esporre in modo visibile il cartello di divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 16; controllare che le bevande alcoliche non siano servite ai minori di anni16; rifiutare di servire e di far entrare le persone in stato d'ebbrezza o in condizioni manifeste di alterazione psicofisica e tali da arrecare un potenziale disturbo alla clientela; vietare l’introduzione di alcool nel locale da parte dei clienti; responsabilizzare il personale addetto alla somministrazione sui divieti di consumo di alcool per i minori e le persone in stato di alterazione psicofisica.
Con lo scopo di mantenere la sicurezza e la tranquillità del trattenimento, è consigliabile valutare l’accesso al locale di ogni persona che ha creato disturbi precedentemente o di coloro che presentino segni d'ebbrezza o uno stato di alterazione psicofisica chiamando tempestivamente le forze dell’ordine ogni qualvolta si ritenga necessario.
Intorno alle 22.00 del 19 marzo u.s all’interno della “Magnolia” si sarebbero ritrovati un gruppo di rumeni per festeggiare il compleanno di uno di loro, quando dopo l’ ingresso nel locale di due nord africani del luogo sarebbe scoppiato tra questi un alterco che sarebbe culminato in una lite violenta a causa della quale uno dei due nord africani, ventenne, riportava 10 giorni di prognosi per traumi vari. Gli stessi aggressori, rimbrottati da alcuni connazionali di Borgo San Lorenzo per il loro comportamento, avrebbero innescato un ulteriore lite violenta ai danni di questi ultimi a seguito della quale uno di loro riportava traumi vari al volto guaribili in 20 giorni. Quest’ultimo episodio, che avrebbe avuto inizio all’interno del predetto Bar si sarebbe protratto lungo il tratto dell’area pedonale antistante al locale per finire poi all’interno degli ambulatori della vicina Misericordia. Qui infatti i due rumeni aggrediti avrebbero cercato riparo e cure dopo la fuga dal Bar dai 4 arrestati. In questo frangente, uno dei volontari della Misericordia, 44enne del luogo, nell’intento di impedire l’ingresso dei quattro facinorosi all’interno degli ambulatori sarebbe stato a sua volta aggredito con un violento calcio al petto che gli causava lesioni guaribili in 10 giorni.
Solo l’intervento dei Carabinieri, chiamati in ritardo, permetteva di porre fine alle liti che a più riprese si protraevano da circa tre ore, avvisati solo da passanti e dal personale della Misericordia quando ormai la vicenda era giunta al culmine. Nessuna segnalazione precedente è infatti giunta al 112 da alcuno dei soggetti coinvolti a vario titolo nella fase iniziale dell’episodio.
Per quanto accaduto, I Carabinieri hanno notificato al Società del Bar La Magnolia un provvedimento di sospensione di 7 giorni della licenza di pubblico esercizio emessa dal Questore di Firenze, che ha ritenuto sussistenti le condizioni di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica atteso il grave episodio segnalato.
I provvedimenti di sospensione e revoca delle licenze di pubblici esercizi ai sensi dell'art.100 T.U.L.P.S. hanno natura eminentemente cautelare e mai sanzionatoria e, pertanto, mirano a sradicare una situazione esistente consolidatasi in un certo lasso di tempo (fatta eccezione per l'ipotesi dei tumulti e dei gravi disordini che possono essersi verificati repentinamente come nel caso in esame ) ed ad evitare che la prosecuzione dell'apertura dell'esercizio possa causare il protrarsi di determinate condizioni nocive per l'ordine e la sicurezza pubblica, il buon costume e la moralità pubblica. L'adozione di tali provvedimenti può prescindere da qualsiasi analisi in ordine alla responsabilità, diretta o indiretta, del gestore dell'esercizio pubblico rispetto ai fatti posti a base del provvedimento stesso (da qui la natura cautelare del provvedimento) che, spesso si verificano al di fuori di qualsiasi possibilità di controllo o di intervento del soggetto destinatario del provvedimento. Per poter contenere e limitare questi rischi si ritiene utile rammentare che è opportuno per gli esercenti, ove non previsto per legge: favorire la massima collaborazione con le Istituzioni, garantendo il massimo controllo all'interno del locale segnalando alle Forze dell’Ordine ogni irregolarità; esporre in modo visibile il cartello di divieto di somministrazione di bevande alcoliche ai minori di anni 16; controllare che le bevande alcoliche non siano servite ai minori di anni16; rifiutare di servire e di far entrare le persone in stato d'ebbrezza o in condizioni manifeste di alterazione psicofisica e tali da arrecare un potenziale disturbo alla clientela; vietare l’introduzione di alcool nel locale da parte dei clienti; responsabilizzare il personale addetto alla somministrazione sui divieti di consumo di alcool per i minori e le persone in stato di alterazione psicofisica.
Con lo scopo di mantenere la sicurezza e la tranquillità del trattenimento, è consigliabile valutare l’accesso al locale di ogni persona che ha creato disturbi precedentemente o di coloro che presentino segni d'ebbrezza o uno stato di alterazione psicofisica chiamando tempestivamente le forze dell’ordine ogni qualvolta si ritenga necessario.


