OK!Firenze

Borgo. Ecco come diventerà la vecchia scuola di via Don Minzoni. E un po' di storia

Le foto di epoca della vecchia scuola e quella del nuovo progetto

  • 1
  • 1835
Il bel progetto di riqualificazione dell’ex plesso scolastico. Il bel progetto di riqualificazione dell’ex plesso scolastico. © N.c.
Font +:
Stampa Commenta

Come i lettori ricorderanno, lo scorso 6 aprile 2021, al termine dei lavori di recupero e di ristrutturazione a civili abitazioni, scrivemmo la storia dell’ex Orfanotrofio “Umberto I°” ubicato nel Corso Matteotti, angolo con piazza don Angelo Vallesi (davanti al Santuario del SS. Crocifisso), che negli ultimi 40 anni dello scorso secolo, è stato sede  della “Lucrezia Tornabuoni”, della scuola Infermieristica e ultimamente sede dell’Istituto professionale “Chino Chini”, per giungere  finalmente ad un bell’edificio “liberty” di inizio ‘900 – 1903,  (all’interno c’è un affresco di Galileo Chini), dove sono stati costruiti appartamenti di varia metratura.

Questa volta, eccoci a ricordare il vecchio edificio adibito a Scuola Elementare “Dante Alighieri” in via don Minzoni, con i vecchi borghigiani che chiamano quel posto ancora “Collina”. Costruito al termine negli anni ’30, come “Sanatorio” del territorio (le malattie respiratorio erano all’ordine del giorno), subì alcuni gravi danni durante il bombardamento aereo del 30 dicembre 1943, ma dopo la guerra, fu uno dei primi edifici ricostruiti, in una zona dove quasi tutte le case vennero polverizzate.

I ricordi di quell’epoca sono tanti ed indelebili (in quella scuola abbiamo fatto tutte le Elementari), non solo per gli amici che hanno frequentato la scuola, ma anche per le tante famiglie che in via Don Minzoni (strada questa che porta il  toponimo dell’eroico sacerdote), hanno convissuto con questo storico edificio scolastico che ha caratterizzato, fra gli anni ‘40 e gli anni ’70, l’insegnamento alle giovani generazioni, prima di esser costruito ex novo in via I° Maggio.

E anche se sulle spalle non ha la storia sulle spalle dell’ex Orfanotrofio “Umberto I°”, le sue caratteristiche architettoniche riflettono gli anni della costruzione, con ampissimi locali, grandi vetrate (sembrano  le vecchie colonie marine dell’epoca), aule molto alte, con l’ampio spazio ricreativo. Dopo alcuni anni di abbandono, finalmente il comune ha trovato l’acquirente nell’Impresa Gecof, diretta da conosciuti e stimati impresari edili  borghigiani, impresa non nuova nel Mugello, nel recupero di altrettanti immobili che sono stati molto apprezzati.

Il progetto prevede la costruzione di un certo numero di appartamenti con variegate metrature, attrezzature modernissime, servizi e spazi commerciali, mentre sul retro nell’ampio spazio saranno realizzati ex novo altri appartamenti. La zona è molto ampia, ariosa, di mezza collina in un luogo silenzioso, circondato da molte villette che sono sorte  negli ultimi 30/40 anni.  Non siamo esperti del settore, ma siamo certi che la zona di via don Minzoni, via Trento e sul dietro “Collina”, dove si nota una parte panoramica del paese, sarà valorizzata e riqualificata in maniera veramente bella. Ne siamo convinti. Così come facemmo per l’ex Orfanotrofio “Umberto I°”, ecco alcune  significative immagini di questo vecchio e caro edificio, dove 72 anni orsono frequentammo, con la Maestra Cecchi e  il Maestro Altomare (a Borgo ovviamente lo soprannominarono subito  “bassamarea”), tutti i cinque anni delle elementari.  Ricordo  bellissimi e indelebili.

Lascia un commento
stai rispondendo a

Commenti 1
  • Arch. Franco Poli

    Non capisco il merito di aver trasformato un adificio pubblico in un'0perazione immobiliare privata. Uno dei tanti interventi di svendita del patrimonio edilizio pubblico che a Fireenze e nel suo circondario sta senpre più prendendo campo. Non ci sarebbe nulla di male se queste operazioni fossero accompagnate da operazioni di riqualificazione urbanistica. Purtroppo vedo solo un'operazione di cassa per i comuni che riscuoteranno gli oneri di concessione e la monetizzazione, di quelli di urbanizzazione. Un processo che sfugge alla percezione dei cittadini e spesso alle fonti di informazione, spero, per la complessita dei processi urbanistico-edilizi.

    rispondi a Arch. Franco Poli
    lun 7 giugno 2021 05:16