A breve partirà un bel progetto della Pro Loco di Borgo San Lorenzo in collaborazione con le RSA della nostra zona. Si intitolerà “ La memoria si racconta” e proprio di questo si tratta: raccogliere dagli ospiti delle strutture racconti di vita, storie, canzoni, filastrocche, e farli conoscere per fissarli e tramandarli alle nuove generazioni. Si tratterà di un evento on line, trasmesso con cadenza settimanale sulle piattaforme della ProLoco e pubblicizzato e condiviso da molti altri canali.
E' stato ideato dalla Professoressa Marilisa Cantini, che abbiamo incontrato e alla quale abbiamo rivolto alcune domande a questo proposito. “ Come è nato questo progetto?” Da diversi anni con il mio Coro visitiamo gli ospiti della RSA Giotto per animare la Santa Messa del sabato pomeriggio, e in altre occasioni. Da quando la pandemia ci ha impedito di farlo il mio pensiero si è spesso rivolto verso di loro, e alla solitudine che dovevano provare, senza il conforto degli affetti e senza quelle occasioni di spensieratezza venute dal canto.
Ecco quindi che ho pensato a un modo per coinvolgerli nuovamente, e in un'attività preziosa : fissare le tante cose belle che custodivano dentro di loro. “Quali sono stati i passi successivi”? Ho proposto il progetto ai miei nuovi compagni di viaggio della Pro Loco, che lo hanno accolto con entusiasmo e Matteo Guidotti ha collaborato alla stesura. Ho contattato poi le splendide operatrici della struttura : Sara Grassi e Giulia Romano ( Che avrebbero avuto il ruolo di preparare gli ospiti e filmarli) che a loro volta ne hanno parlato coi responsabili.
A tutti l'idea è piaciuta, specialmente agli ospiti che si sono fatti belli per le riprese video. Chi ha cantato, chi ha raccontato, chi ha declamato, con gli occhi che brillavano di contentezza. Abbiamo raccolto un tesoro prezioso, fatto di tante clip (realizzate da Luca Del Tempora) che inonderanno la rete e arricchiranno i cuori di tutti. “
Cosa intendete ottenere con questo progetto? "Innanzitutto vogliamo che gli ospiti si sentano importanti, come lo sono in realtà gli anziani, troppo spesso emarginati anche a causa di questa vita “ di corsa” che non ci permette più di assaporare le gioie semplici, che come dice San Francesco sono le più belle. E poi vogliamo fare un regalo alle nuove generazioni e a noi tutti : far tornare alla luce tante pennellate di vite vissute, che diventeranno parte della nostra".
Come avete fatto ad incontrare gli ospiti durante la pandemia? ”Infatti non li abbiamo incontrati. Le RSA durante la pandemia erano “blindate” e dopo aver illustrato loro il progetto sono state le operatrici a fare il “casting” e a filmare gli “attori”. Quindi un grazie speciale a Sara e Giulia.
Bene, e allora diamo proprio la parola a Sara e Giulia della RSA Giotto per farci dire qualcosa da loro. Come avete accolto questa proposta? La nostra struttura l'ha accolta con molto entusiasmo. L'integrazione tra territorio ed Rsa è fondamentale per sviluppare percorsi di cura . Occorre riflettere che le Rsa non sono “oasi sperdute” ma sono luoghi di vita e di vita vera e vissuta! Gli anziani sono il nostro patrimonio culturale, senza di loro non ci sarebbe memoria storica. Sono fonti di storia orale; insieme alla mia collega amiamo definirli “ libri parlanti”. Ognuno di loro parla della propria vita con piacere, trasmettendo emozioni e sensazioni reali. Penso che il dispositivo autobiografico sia una categoria pedagogica efficace per gli anziani in Rsa. Con questo progetto hanno la possibilità di fermare un attimo della loro vita, di lasciare una traccia di se' nel mondo attuale diventando “educatori” della popolazione Mugellana, non solo per bambini o adolescenti ma comprende tutte le fasce di età.
Il mondo corre veloce, le generazioni sono sempre più diverse e distanti creando una mancata conoscenza del passato. Questa collaborazione la ritengo un'occasione per tornare alle nostre radici, far vedere come erano le abitudini, il lavoro, la scuola fino a qualche anno fa. La Rsa in generale è un ambiente ancora poco conosciuto spesso afflitto da pregiudizi, questa iniziativa avrà anche la funzione di far vedere a chi non è del “mestiere” che gli anziani residenti in strutture assistenziali hanno ancora tanto da dire e raccontare!
Qual è stata la reazione degli ospiti ? Gli anziani sono stati “scelti” in base alla loro volontà. L'adesione è stata alta e la voglia di fare un buon lavoro è apparsa subito evidente. Abbiamo impostato l'attività partendo da un lavoro di gruppo, utilizzando strategie ludiche per non creare situazioni stressanti che possono sfociare in frustrazione.
Ci sono stati episodi divertenti? Ognuno ha parlato di un argomento preferito, “da un pezzo di sé stesso”, senza pressioni ma con accoglienza e spesso risate da parte di tutti! Poi quando partivano aspettavamo il momento giusto e filmavamo! Sicuramente “bona la prima” è stata difficile da far accadere ma più per colpa di noi animatori che degli anziani che con impegno “ hanno bucato lo schermo”! Impostare il lavoro in questo modo ha consentito di stimolare la memoria, il linguaggio, la socializzazione e la condivisione. In itinere abbiamo colto nei loro occhi soddisfazione, felicità, motivazione. E ora un commento finale!
Questo progetto rappresenta un sodalizio tra Rsa e territorio rappresentato appunto dalla Proloco che con passione si occupa di lanciare idee innovative di coinvolgimento sociale. L'ultimo anno è stato impegnativo, il Covid 19 ha portato ad un allontanamento dalle abitudini quotidiane, dalle relazioni sociali. È bene ripartire con entusiasmo e collaborazione proprio da chi prima di noi ha vissuto situazioni difficili come la guerra.
Cogliamo l'occasione per ringraziarvi tutti! Bene, tutto è pronto e allora........Che la Memoria si racconti!!!!