
Dalla Lista Civica Libero Mugello riceviamo e pubblichiamo questo comunicato. Che ci ricorda l'esistenza di un problema grave e annoso, più volte sottolineato:
L’Ospedale di Borgo San Lorenzo e tutte le abitazioni che si trovano in quel tratto di Viale della Resistenza, compresi il distributore e l’albergo, scaricano i propri reflui nel fosso di San Donnino e dopo poche centinaia di metri finiscono in Sieve senza essere convogliati nel vicinissimo collettore fognario che conduce gli scarichi di San Piero, Scarperia e Barberino lungo il fiume Sieve nel depuratore di Rabatta.
Il fosso di San Donnino non è visibile nel tratto di attraversamento di Viale della Resistenza e Viale Giovanni XXIII perché intubato sotto il manto stradale ma diventa una cloaca a cielo aperto - soprattutto nel periodo estivo - da viale Giovanni XXIII alla Sieve con il suo scorrere accanto alle nuove case in costruzione nell’area limitrofa alla Conad.
Il problema in questi anni è stato più volte sollevato: ricordiamo una interrogazione di Carlo Incagli del 2007 a cui rispose l’allora assessore Romagnoli sostenendo che a detta di Publiacqua il problema si sarebbe risolto in circa 10 giorni.
Ma alla vergogna di un grave inquinamento che Publiacqua avrebbe potuto facilmente risolvere in tutti questi anni, si aggiunge la beffa.
Infatti abbiamo verificato che la società, pur essendo a conoscenza del mancato collegamento dei reflui di tutta la zona al depuratore, fa pagare alla USL 10 di Firenze e ad altri utenti il costo di una depurazione inesistente.
Infatti l’ospedale paga il costo intero del servizio idrico pari a 2,09 euro al metro cubo mentre dovrebbe pagarne 1,55 - circa un quarto in meno. Quindi Publiacqua sottrae alla struttura pubblica una somma presumibilmente superiore a 10.000 euro annui.
Ricordiamo a tal proposito che la sentenza della Corte Costituzionale n. 335 del 2008 ha stabilito che le società di gestione del servizio idrico non possono prelevare le quote relative a servizi fognari e di depurazione se non presenti. Invitiamo pertanto Publiacqua ad eliminare da subito la quota relativa alla depurazione dalle fatture di tutti coloro che hanno gli scarichi nel torrente San Donnino ed a rimborsare immediatamente le somme prelevate per la depurazione dal 16 ottobre 2008 (data di pubblicazione della sentenza) ad oggi.
Invitiamo altresì la USL 10 di Firenze ed i proprietari e affittuari degli immobili dell’area in questione a richiedere direttamente – con modalità stabilite dalla Autorità di Ambito - anche le somme relative ai cinque anni precedenti il 2008 (il rimborso di tale quinquennio è previsto solo su esplicita richiesta).
Nel sito di Publiacqua alla voce RESTITUZIONE TARIFFA DEPURAZIONE
si trovano le istruzioni per le richieste da parte degli utenti.