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Omoboni risponde a Nicola Porro: 'Squadre virtuali guidate dall'odio della cattiva informazione'

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Da sinistra Paolo Omoboni e Nicola Porro Da sinistra Paolo Omoboni e Nicola Porro © N.c.
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Scrive il sindaco di Borgo, Paolo Omoboni, in relazione alla polemica sull'ordinanza per il divieto di stazionamento in centro (rilanciata dal blog di Nicola Porro, vicedirettore de Il Giornale): 

Caro dott. Porro, il suo anatema contro di me è un motivo di orgoglio. Lo dico senza ironia.

Sa perché? Perché domani si celebra il 25 aprile e ho capito ancora una volta quanto i metodi di un tempo passato continuino a circolare, soprattutto in rete.

Qualche "riferimento" locale (magari noto per prese di posizioni forti su bambini stranieri all'asilo e scuola paragonata a Auschwitz) le passa una notizia.

La notizia viene presa senza approfondire e si confeziona un titolo che non c'entra nulla. Partono gli attacchi al profilo social ("ora ti rimettono a posto" era uno dei commenti più fini ed equilibrati), tralasciando i commenti aberranti sul suo post.

Le consiglio, Porro, di leggere l'ordinanza e le ragioni dell'ordinanza, che ho spiegato bene a chi voleva ascoltare, comprese le associazioni di categoria che hanno espresso apprezzamento. Ripartire e difendere chi apre dopo tanto tempo (proprio e soprattutto i ristoratori che se vorranno, possono avere suolo gratis in più per i tavoli) e trovare una soluzione, affinché nei prossimi mesi tutti possano lavorare e divertirsi, tutelando la salute di tutti.

Sa cosa Porro?

Quella misura che ho preso non piace a tutti. Lo so. Molti la criticano. Apertamente, duramente. Ma almeno sono persone del mio paese, un paese dove magari ci si "sfoga", ma alla fine la volontà di trovare una soluzione si trova sempre. Non sono delle "squadre" virtuali che si muovono dove li porta l'odio della cattiva informazione.

Buon 25 aprile, dott. Porro.

 

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