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Villa Martini. Le considerazioni di un residente dopo il 'nulla di fatto' per la nuova strada

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La zona di Villa Martini La zona di Villa Martini © Google
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E' notizia di ieri (martedì 17 agosto) riportata dal quotidiano La Nazione sulla pagina del Mugello, il fatto che la nuova strada per l'accesso alla lottizzazione di Villa Martini, a Borgo San Lorenzo, non si farà. Questo perché le richieste ai cittadini residenti di contribuire alla spesa (con 1500-1800 euro a testa) non hanno trovato adesioni. E invece dei 150mila euro attesi si era arrivati a raccogliere solo 8mila euro. E così sfuma anche la possibilità di ottenere il contributo regionale per la realizzazione dell'opera, pari a 120mila euro. 

In merito a questo oggi (mercoledì) pubblichiamo il contributo - riflessione di un abitante, che ci spiega le proprie ragioni della posizione critica in merito alla strada:

CONSIDERAZIONI SUL PROGETTO DELLA NUOVA VIABILITA' di Villa martini E  SULLA PROPOSTA DEL COMUNE DI COMPARTECIPAZIONE DEGLI ABITANTI ALLE SPESE
La viabilità attuale è “vicinale” e pertanto sussiste la compartecipazione del Comune e dei proprietari “frontisti”; la strada in progetto è oltremodo costituita da un nuovo tratto viario che è in tutto e per tutto una nuova opera pubblica. Considerazione quest’ultima avallata anche dal fatto che dovrà essere realizzata su un terreno ad uso agricolo e non già dedicato ad una qualche viabilità, terreno che peraltro dovrà essere espropriato. 

Si prefigurano quindi due tipi di intervento, diversamente distinti dal punto di vista giuridico: 
1. una nuova strada che è una nuova opera pubblica, per circa 4/5 dell’intero tracciato in progetto;
2. la sistemazione di un tratto della vicinale esistente, che interessa circa 1/5 del progetto. 
Altro elemento che deve essere rilevato è che la nuova strada rappresenta un adeguamento normativo e quindi una messa insicurezza della viabilità pubblica, come appunto è riportato sulle tavole del progetto, ovvero: «Adeguamento Normativo Rotatoria Tra SP551 e Via Pietro Caiani per la Messa in sicurezza incrocio "Villa Martini" tra SP 551 e nuova strada comunale di collegamento con località "Villa Martini"», che peraltro definisce la nuova strada come «… comunale …».

Sussistono quindi alcuni dubbi in ordine all’inquadramento giuridico-patrimoniale dell’intervento così come proposto, ovvero con il contributo privato dei residenti, ancorché volontario, che con tutta probabilità non verrebbe erogato neppure da tutti, e come, una volta realizzata la strada, venga inquadrata giuridicamente, anche in riferimento alle manutenzioni future. 
Ciò appare oltremodo inconsueto pensando che il nuovo tratto stradale serve alla «… Messa in sicurezza dell’incrocio …», circostanza che riguarda una viabilità pubblica e quindi la gestione pubblica, e che palesemente interessa soprattutto gli utenti di tutta la viabilità provinciale/statale e non solo i residenti.

Pertanto, sintetizzando, sono da rilevare i seguenti elementi di criticità: 
1) il contributo privato in ordine all’esecuzione di una nuova opera pubblica; 
2) l’inquadramento giuridico sulle future manutenzioni in ordine al contributo privato versato; 
3) l’inquadramento giuridico del contributo sull’esproprio del terreno;
4) il contributo privato su un’opera di messa in sicurezza della viabilità pubblica provinciale/statale. 
Per quanto al contributo regionale, che pare sia stato erogato per la messa in sicurezza della rotonda, questo può essere utilmente utilizzato per questo scopo e non sarà così perduto.

Diversa è la messa in sicurezza dell’immissione a “T” della strada vicinale di Villa Martini sulla strada provinciale, questa può essere ottenuta con una “semplice” rimodellazione dell’incrocio stesso, allargando i raggi di immissione, facendo uno spartitraffico centrale, favorendo i coni di vista e portando l’ultima parte della strada vicinale alla stessa quota della provinciale; niente di più e niente di meno del vicino incrocio per Piazzano, che peraltro patisce di una minore visibilità per chi viene da Borgo San Lorenzo.

Infine, sulla questione degli oneri di urbanizzazione pagati al Comune dall’impresa che ha eseguito i lavori per la nuova edificazione e la realizzazione di appartamenti nella Villa e nel successivo edificio dietro l’Istituto Chino Chini, c’è da sottolineare che sono ricaduti su chi ha acquistato tali unità immobiliari e che gli stessi non hanno di fatto una sistemazione “civile” delle infrastrutture a servizio della zona. Vale la pena sottolineare che gli oneri di urbanizzazione sono utilizzati proprio per queste finalità: viabilità, fognature (che nella zona non esistono), illuminazione, ecc. 
La zona è abitata da circa 90 famiglie ed è chiaro che siamo davanti a una zona, pur periferica ma facente parte integrante dell’abitato della Città di Borgo San Lorenzo, ne è di fatto fisicamente unita attraverso il polo scolastico, l’area cimiteriale e il viale IV novembre, e dovrebbe essere logico, almeno per il 3° Millennio in cui stiamo vivendo, che tutta una Città dovrebbe avere le stesse dotazioni infrastrutturali.

Spetta quindi all’Amministrazione comunale far sì che ciò avvenga, senza sottoporre i cittadini a un ulteriore obolo oltre alle già gravose tasse che devono sopportare. 
Serve qui ricordare che qualche anno fa, fu approvato all’unanimità in Consiglio Comunale il passaggio di quel tratto di viabilità da “vicinale” a “comunale”, ovvero un primo passo per la sua sistemazione con fondi pubblici che potevano essere reperiti anche a stralci, e peraltro fu dato mandato agli uffici competenti di procedere in tale senso. Come mai non si è proceduto? Che fine ha fatto la decisione del Consiglio, peraltro all’unanimità, e quindi con l’accordo della maggioranza e dell’opposizione?
È del tutto singolare che l’Amministrazione comunale vanga ora a chiedere un contributo di 1800-2000 euro per ogni nucleo familiare, affermando che si tratta di una strada vicinale e quindi di competenza di tutti i frontisti (con la partecipazione del Comune), dimenticandosi di una propria “decisione” per trasformarla in comunale e quindi di competenza pubblica.
La proposta quindi non è civilmente, né giuridicamente accettabile…
Un abitante della zona

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Commenti 1
  • Antonio Giannini

    anche alla torre esiste qualcosa di simile la terra di nessuno . abbandonate a se stesse. via di castellina. via del fondaccio e via del bagnone. non esiste illuminazione pubblica non fanno pulizia strade non tagliano l'erba e non richiudono le buche che si sono formate. direi uno scandalo una vergogna

    rispondi a Antonio Giannini
    gio 19 agosto 2021 01:06