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Borgo. Storie della prima guerra mondiale e di un prigioniero di guerra

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Borgo. Storie della prima guerra mondiale e di un prigioniero di guerra Borgo. Storie della prima guerra mondiale e di un prigioniero di guerra © n.c.
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La presentazione di un libretto di ricordi, di tante e diversificate storie familiari e di vita vissuta, hanno fatto si che la sala delle conferenze di Villa  Pecori Giraldi non fosse capace di contenere tante persone; e non poteva esser diversamente.

La famiglia Scandaglini, è molto conosciuta sul territorio, una famiglia stimata, benvoluta e numerosa e quindi il mandare alle stampe un libretto che  contiene i ricordi del vecchio “patriarca” Angiolino (1894 – 1984), è stato il motivo di un ritrovo (una volta si diceva a “veglia”), fra parenti di primo, secondo e terzo grado ovviamente circondati da tanti amici e conoscenti.

Tutto iniziò, almeno come abbiamo ascoltato, quando alcuni famigliari di Angiolino, dopo aver ritrovato alcuni scritti di ricordi della Prima Guerra Mondiale o Grande Guerra (1915/1918), che lo stesso Scandaglini scrisse di suo pugno ad una età abbastanza avanzata, fu deciso di dare alle stampe, con il contributo di alcune personalità fra cui il Prof. Giovanni Verni presidente del comitato scientifico Cesmecr, e la realizzazione  grafica ed impaginazione a cura dello Studio di Francesco Noferini di Borgo San Lorenzo, la cui moglie Francesca Graziani si dice il caso è una nipote di Angiolino Scandaglini.

Il libro, dopo il saluto di Paola Poggini presidente della sezione Anpi di Borgo San Lorenzo, è stato presentato dal sindaco Giovanni Bettarini, da Antonio Margheri, presidente del Cesmecr e dal Prof. Giovanni Verni, i quali ognuno nel suo specifico settore hanno evidenziato e ricordato quello che è stato il periodo disumano della prima guerra mondiale, con tutti i risvolti storici  vissuti in prima persona da Angiolino Scandaglini.

Il finale, dopo che alcune giovanissime generazioni hanno letto alcuni passaggi del libro del loro avo (bella idea questa), la nipote Daniela Scandaglini, ha ripercorso la storia della sua famiglia, fra il lavoro, la socialità, la resistenza e l’impegno politico nel partito comunista, una storia questa, aggiungiamo noi (possediamo alcuni manoscritti, donatoci dalle famiglie, della prima, seconda guerra mondiale e durante la Liberazione di alcuni noti personaggi mugellani), che si intreccia con tante altre famiglie di estrazione popolare, democristiana, socialista, liberale - come ha ricordato Antonio Margheri nel suo intervento ( vedi la famiglia di Antonio Pini, popolare e cattolico) - che hanno avuto i loro cari, in tante condizioni disastrose, come il nostro Angiolo Scandaglini.

Alcuni giorni indietro è stato presentato, sempre a Villa Pecori Giraldi, il libro di Sandra Cerbai “Correva l’Anno, Padulivo 10 luglio 1944”, che ricorda l’eccidio nazista dove morirono dodici persone, con alcuni aspetti e fatti nuovi e inquietanti, così è in libreria un libro tratto dal diario manoscritto di don Giuseppe Donatini, parroco durante la seconda guerra mondiale a San Martino a Scopeto, che ha dovuto subire tante di quelle angherie da tutte le parti da perderne il conto.

Anche questo libro sulle memorie di un  prete ricordato come il “prete rosso”, per aver nascosto, curato e dato asilo a partigiani, soldati, sbandati etc,etc,  sarebbe davvero da leggere  e meditare.

Tornando al libretto in oggetto, dei ricordi di  Angiolo Scandaglini, coloro che lo volesse acquistare si può rivolgere allo Studio Noferini nel viale Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo.

 

Il tavolo della presidenza: da sinistra Daniela Scandaglini, Giuseppe Verni, Paola Poggini, Giovanni Bettarini e  Antonio Margheri.

 

Alcune congiunte di Angiolino Scandaglini in prima fila 

 

Panoramica della Sala delle Conferenze di Villa Pecori Giraldi

 

La piccola Teresa Lavacchini, una delle tante discendenti di Angiolino Scandaglini, mentre  legge un passo delle memorie di suo bisnonno. 

(Foto cronaca di Francesco Noferini)  

 

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Commenti 3
  • scandaglini vanna

    Si ringrazia per il suo bell'articolo. Si concorda con lei che occorre pubblicare memorie e ricordi come questi xche siano motivo di riflessione per le nuove generazioni e anche perch trasmettono alti valori ed ideali (merce rara oggi) e....come ci diceva nostro nonno: vi prego di leggere le mie avversit perch vi siano d'esperienza e speriamo non vi occorrano certi insegnamenti ! Vanna, Massimo e Andrea Scandaglini

    rispondi a scandaglini vanna
    mer 2 ottobre 2013 01:22
  • aldo giovannini

    grazie a tutti voi per questa bella serata e grazie per aver ritirato fuori questi scritti del nonno. Il mio motto sempre stato quello di non nascondere mai la storia, poich fa come l'olio nell'acqua, torna sempre, immancabilmente a galla a raccontarci e ricordarci tante verit di vita vissuta,come appunto in questo caso. Cari saluti, Giovannini

    rispondi a aldo giovannini
    mar 1 ottobre 2013 04:11
  • DANIELA SCANDAGLINI

    Vorrei ringraziare Aldo Giovannini per il bellissimo ed esauriente articolo dedicato all'iniziativa che riguardava la presentazione del libro di mio nonno. E' stata una serata commovente, emozionante, piena di tanta soddisfazione che ci ha ripagato del lavoro svolto in questi mesi per lasciare testimonianza di una storia di guerra drammatica che, come mio nonno, ha coinvolto anche tantissime altre persone. Spero che da questo vengano fuori altre memorie, altri diari da lasciare nelle mani delle future generazioni.Ancora grazie a tutti per la numerosa partecipazione!

    rispondi a DANIELA SCANDAGLINI
    mar 1 ottobre 2013 11:23