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Calcio dilettanti: per Luco - Dicomano la ricostruzione dei fatti

Per dovere di cronaca, cerchiamo di ricostruire i fatti

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Elisoccorso Pegaso Elisoccorso Pegaso © Fotocronache Germogli
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Premesso che quello che alla fine conterà ai fini dello svolgimento del campionato di Promozione dopo il match tra Luco e Dicomano sospeso dal direttore di gara e che ha visto l’infortunio di Nardoni trasportato dal Pegaso all’ospedale di Careggi, sarà la valutazione e la conseguente decisione della Federazione in base anche al referto arbitrale.

Per quanto ci riguarda, per dovere di cronaca, cerchiamo di fare un attimo di chiarezza su un match che ha molte cose da chiarire anche in base alle dichiarazioni/chiacchiere rilasciate dopo il match. Il nostro precedente articolo lo potete trovare qui

Di sicuro a farne le spese è stato Nardoni che, meno male, ha avuto nella serata di domenica la TAC negativa, solo una micro frattura ad una costola.

Tante sono le ipotesi per gli sviluppi di questa gara e varie sono state anche le ricostruzioni dei fatti.

Iniziamo da quella del Presidente Ciulli del Dicomano da noi contattato.

“Nardoni sta discretamente bene a parte le due costole rotte. Visto quello che è successo, diciamo che è andata bene. Starà fermo per diverso tempo e questo per noi, parlando dell’aspetto calcistico, per noi è un problema. E’ una quota un 2004 ripreso dal Montevarchi anche se è di Dicomano, investendoci diversi soldi. Non so quando lo rivedremo, forse a fine campionato. Per quanto riguarda l’altro aspetto, noi abbiamo fatto reclamo nel quale chiediamo venga revocata l’espulsione dei nostri due giocatori avvenute in un contesto concitato con Nardoni a terra privo di sensi e nessuno buttava fuori la palla e i nostri giocatori si sono un po alterati e l’arbitro ha decretato l’espulsione. Per quanto riguarda l’invasione l’hanno vista tutti, non so cosa scriverà l’arbitro. A questo punto mi aspetto di tutto, comunque era una tentata invasione, nessuno è entrato in campo però una persona si è arrampicata sulla rete e il segnalinee ha avuto un po di paura, quello che però verrà fuori, lo vedremo dopo il referto dell’arbitro.”

La versione della società del Luco, ce la offre Fabio Landi dirigente del club bianco blu.

“Quando non è stata messa fuori la palla, Nardoni era a terra e si è successivamente rialzato ed ha attraversato il campo correndo verso la sua area mentre si stava giocando. La palla è andata in calcio d’angolo ed è solo in quel momento che Nardoni si è messo a terra. Nardoni è sempre stato cosciente ed è sempre stato assistito anche dal nostro dirigente Paolo Ignesti con il loro massaggiatore fino al momento che è salito sul Pegaso. Credo si stia parlando di uno scontro di gioco e neppure di una invasione perchè nessuno è entrato in campo. Solo un tifoso si è arrampicato sulla rete per cercare di passare il cellulare al segnalinee che si è rifiutato di prenderlo quando al telefono c’erano gli operatori del 118 che chiedevano maggiori informazioni.

C’è da dire che il direttore di gara, al momento dello scontro, non ha fermato il gioco e comunque Nardoni si era rialzato. Sull’invasione, una prima valutazione è quella che il segnalinee non ha voluto passare il telefono ai soccorritori su richiesta del 118 che voleva accertarsi delle reali condizioni dell’infortunato per inviare i soccorsi. A momento del rifiuto, qualcuno ha protestato più vivacemente e secondo la società del Luco, non ci sono stati lanci di nessun tipo.

Molto probabilmente se l’arbitro, al momento dello scontro tra Nardoni e il portiere del Luco, avesse fischiato, il tutto finiva li.

Queste le versioni delle due società in attesa del verdetto di giovedi.

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